NUCLEARE, BONELLI: GOVERNO DICA DOVE SARANNO LE CENTRALI

10/02/2010 di

«Il Consiglio dei Ministri ha dato oggi il via libera ad una clamorosa truffa ai danni dei cittadini italiani, perché il nucleare non solo è dannoso per l’ambiente e la salute ma è anche insostenibile dal punto di vista economico». Lo dichiara il presidente nazionale dei verdi Angelo Bonelli che aggiunge: «Il governo per l’affare nucleare ha deciso di mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Questa operazione del ministro Scajola porterà ad un aumento del 15% delle bollette in cui già sono presenti costi per 400 milioni di euro per lo smaltimento delle scorie delle centrali dismesse dopo il referendum dell’87».

«Il centrodestra la smetta con il gioco delle tre carte per paura di un boomerang elettorale alle prossime regionali e dica ai cittadini quali sono i siti che hanno già scelto. Fonti francesi ci confermano che la rosa di località per le centrali atomiche è quella che avevamo già indicato. Ossia: Montalto di Castro (Viterbo), Borgo Sabotino (Latina), Trino Vercellese (Vercelli), Corso (Piacenza), Oristano, Palma di Montechiaro (Agrigento), Monfalcone (Gorizia), Chioggia (Venezia), mentre l’ex centrale del Garigliano (tra Latina e Caserta) sarà il deposito nazionale per le scorie».

«Il nucleare è un pessimo affare per il nostro Paese, come dimostrano i dati del ministero dell’Ambiente tedesco che ci dicono che la Germania dal 1950 ad oggi ha speso 165 miliardi di euro pubblici per sostenere le sue centrali – ha concluso Bonelli -. Per questa ragione la nostra mobilitazione sarà forte e decisa a partire dalla manifestazione nazionale del 13 marzo il no nuke day». Bonelli è al 15 giorno di sciopero della fame per protestare contro la scomparsa dell’ambiente dai palinsesti televisivi e contro la mancanza di contraddittorio sul ritorno al nucleare.

NUCLEARE, MOSCARDELLI (PD): «ALLA POLVERINI SEMBRA MANCARE FIATO». «Il Governo, ignorando la posizione delle Regioni,
ha approvato il decreto sul ritorno al nucleare, e dalle prime indiscrezioni pare proprio che il Lazio sarà coinvolto in pieno, con la riattivazione della centrale nucleare di Borgo Sabotino e con una centrale a Montalto di Castro». Lo afferma in una nota Claudio Moscardelli, vice capogruppo del Pd alla Regione Lazio. «Di fronte a questa dato di fatto, al candidato della destra alla Regione Lazio, Renata Polverini, sembra mancare il fiato.
Mi chiedo se sia una decisione strategica del suo solerte ufficio comunicazione – ironizza l’esponente del Pd – o se il Pdl ha deciso di toglierle la parola dopo le precedenti e poco felici uscite dell’ex sindacalista». «I cittadini della Provincia di Latina e non solo – continua Moscardelli – visto che
il ritorno al nucleare coinvolgerà anche i territori del sud della provincia romana, come Anzio e Nettuno, e del viterbese, possono ora individuare una chiara differenza tra Bonino e Polverini. La prima è contro il nucleare, la seconda, insieme ai partiti che la sostengono, e su tutti l’Udc – conclude Moscardelli -, vedono di buon occhio la riattivazione delle centrali atomiche sul territorio regionale».