CRIMINALITA’, IL CONSIGLIO COMUNALE CHIEDE INTERVENTI IMMEDIATI

01/02/2010 di

Il Consiglio comunale si è riunito per discutere dell’emergenza criminalità a Latina dopo gli ultimi fatti di sangue che hanno sconvolto la città. “Latina ha la volontà e la capacità di reagire” ha detto il sindaco Zaccheo. Il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno che impegna sindaco e giunta a chiedere maggiori risorse al Governo per la sicurezza.

 

L’intervento del sindaco Vincenzo Zaccheo:

“Saluto e ringrazio, per l’alta sensibilità sociale e istituzionale dimostrata, tutti i consiglieri comunali e gli autorevoli intervenuti.
In particolare il signor Prefetto D’Acunto, il Vescovo, mons. Petrocchi, i vertici provinciali degli apparati di sicurezza, le rappresentanze e le espressioni del mondo politico, sindacale, produttivo, della cultura, della scuola e del volontariato.
Vi ringrazio per aver raccolto l’invito ad essere presenti a questo particolare consiglio comunale che d’intesa con i Gruppi consiliari ho sollecitato dopo gli efferati fatti di sangue che hanno sconvolto la città.
Questo consiglio aperto dà la visione, anche plastica, di un momento aggregante alto e intenso che veicola all’esterno un messaggio forte e chiaro: nelle difficoltà, quando è in gioco il futuro e l’ordinato vivere civile della città, Latina sa ritrovare la sua anima.
Si ricompatta in un’ unità non di facciata ma nella consapevolezza di dover dare risposte ferme e determinate contro chi vuole minarne la pace sociale e la sicurezza.
Signori consiglieri, autorità.
I recenti, gravissimi, episodi malavitosi che hanno profondamente scosso la città e fatto impennare l’allarme sociale, esigono una reazione unitaria, forte e decisa delle istituzioni e della società civile in tutte le sue articolazioni.
La lotta al crimine non giustifica logiche di appartenenza, non ammette divisioni ideologiche e di schieramento.
L’emergenza impone di elevare lo stato di attenzione al massimo grado e di affermare, concretizzandola, una volontà politica, ripeto, forte e unitaria se si vuole avere successo nella lotta e nel contrasto alla criminalità piccola e grande.
Latina rappresenta una realtà sana, accogliente, operosa, civile.
Una realtà vitale e positiva che progetta e desidera una crescita e uno sviluppo economico del territorio scevri da ipoteche criminali le quali rappresentano, in ogni contesto e sotto ogni latitudine, un fattore di gravissima regressione.
Pur nel turbamento di queste ore terribili segnate dal rapido succedersi di fatti di sangue inaccettabili, Latina ha, però, la volontà e la capacità di reagire e contrastare fermamente le sfide poste dalla criminalità organizzata al mantenimento degli equilibri economici, sociali, culturali e politici.
Questo consiglio comunale, in forza della rappresentanza dell’intera comunità e in suo nome, come ho già avuto modo di dichiarare a commento dei fatti malavitosi accaduti, rifiuta totalmente, denuncia incondizionatamente e contrasta apertamente le presenze criminali.
Vogliamo rassicurare e far sapere all’intera città che useremo ogni mezzo per impedire che tali presenze tornino a manifestarsi, ovvero si radichino nel territorio che è legato a solidissime tradizioni di partecipazione democratica, di rispetto dell’autorità e della legalità.
L’obiettivo è arrivare a una comunità aperta, accogliente, integrata, solidale ma sicura.
Sì, perché il diritto alla sicurezza è un valore fondamentale non negoziabile.
E’ necessario e urgente, allora, proseguire nel contrasto alla criminalità organizzata perseguendo severamente, ad opera della Magistratura, i crimini commessi, intensificando l’attività di ‘intelligence’ e di contrasto, nei settori dell’economia in cui si riscontri la presenza di tali organizzazioni; nelle realtà locali che potrebbero entrare in affari con tali organizzazioni ed individui; nelle realtà che pensano di poter accettare supinamente di convivere con tali modi malavitosi.
Va dato atto ai vertici provinciali degli apparati di sicurezza dello Stato per la loro abnegazione nella lotta alla criminalità, combattuta con generosità tale da sopperire alla situazione del tutto inadeguata degli organici.
Latina, fortemente scossa da questi gravissimi fatti di sangue, chiede allo Stato e al Governo che venga dato alla sua comunità un convinto e preciso segnale di attenzione, in ciò confermando l’impegno senza precedenti profuso nel contrasto della malavita organizzata che infesta il nostro Paese.
La particolare virulenza dell’aggressione che la nostra città ha subìto rende dunque necessaria una reazione immediata, capace di stroncare sul nascere il rischio di pericolose derive criminali e, al tempo stesso, in grado di infondere rassicurazione e fiducia.
Questo sforzo richiede di mettere in campo strumenti e metodi mai sperimentati finora.
Di grande importanza, per il significato che assume, è il vertice che si terrà domani in Prefettura presieduto dal sottosegretario agli Interni, on. Mantovano presenti i responsabili nazionali e provinciali degli apparati di sicurezza.
Altrettanta forza ed efficacia potrà provenire dall’invio qui a Latina, che insieme a tutto il consiglio chiedo con forza al Governo, di una task-force specializzata, composta, cioè, da funzionari e ufficiali delle forze di polizia facenti parte delle articolazioni interprovinciali dedicate al contrasto della criminalità organizzata.
Accanto agli aumenti degli organici di magistratura e forze dell’ordine, ad interventi e mobilitazione straordinari, a fronte dell’aggressività criminale e dell’aumentata sensibilità ai problemi della sicurezza della città, va letta anche la firma del protocollo d’intesa tra Prefettura e Comune di Latina che persegue nuovi modelli di governo dell’ordine urbano, che sappiano affiancare i necessari interventi per la tutela e il ripristino della sicurezza pubblica con le iniziative mirate a favorire la vivibilità del territorio e la qualità della vita, coniugando prevenzione, mediazione dei conflitti, controllo e repressione.
Ma va ribadito ancora una volta che per un’efficace azione di prevenzione dei fenomeni criminali, la fondamentale attività della magistratura e delle forze dell’ordine va accompagnata anche da interventi di recupero sociale e culturale.
E in tale prospettiva un ruolo sicuramente non marginale spetta alle forze politiche, sindacali, produttive, culturali; alla scuola, alle associazioni di volontariato e alla Chiesa per l’alta valenza morale del suo magistero.
A tal proposito ringrazio mons. Petrocchi per la sua preziosa esortazione che ci sarà di stimolo per una più approfondita analisi delle ragioni di quanto è accaduto .
Per un’efficace politica della sicurezza dobbiamo impegnarci tutti: con continuità e incisività nella ricerca delle regole il più possibile condivise, privilegiando quelle democraticamente assunte come imprescindibile punto di riferimento per garantire la coesione sociale.
Indebolirla è come privarsi dell’anticorpo tra i più efficaci per combattere la criminalità.
Se in questo delicato momento non fossimo capaci di anteporre il bene comune, gli interessi della città a quelli personali e di gruppo, tradiremmo il patto sottoscritto con la città stessa.
La comunità intera ci chiede, appunto, volontà politica forte e unitaria per stroncare le metastasi attraverso le quali il cancro della criminalità organizzata sta tentando di minare il corpo, per fortuna ancora sano e intatto, della città che vuole, deve reagire con interventi netti e decisi all’aggressione malavitosa.
Lo richiede il suo patrimonio genetico fatto di valori morali, laboriosità, senso di solidarietà e dell’accoglienza.
Consentitemi, infine, di trasmettere un messaggio di speranza alla città, ancora sgomenta per l’efferatezza dei fatti criminosi di questi giorni.
Da qui parte un rinnovato atto d’amore per Latina per il cui bene, la sua sicurezza ci batteremo tutti, in una lotta che non sarà breve, né facile ma determinata, per restituirla serena e vivibile ai cittadini.
Grazie per questa partecipazione.
Grazie ai rappresentanti delle istituzioni, alle forze sociali e produttive, al mondo della cultura, della scuola, del volontariato e in particolare della chiesa.
A tutti voi che con la presenza a questo alto momento istituzionale oggi avete dato un segno di speranza forte, anzi la certezza che a vincere sarà ancora una volta Latina, ferma e decisa nella difesa dei valori che contano e del suo patrimonio sociale, culturale e democratico”.


ORDINE DEL GIORNO

Il Consiglio Comunale di Latina

Premesso che:

  • Gli ultimi episodi delittuosi che hanno insanguinato la città per il grande allarme sociale provocato impongono una reazione forte, decisa, coesa delle istituzioni e della società civile;

  • Latina vuole essere una realtà sana, accogliente, operosa e civile e desidera programmare lo sviluppo del suo territorio senza ipoteche criminali che rappresenterebbero un fattore di gravissima regressione;

  • le sfide poste dalla criminalità organizzata sotto ogni sua forma al mantenimento degli equilibri economici, sociali, culturali e politici vanno decisamente contrastate, combattute e isolate con ogni forma e mezzo;

  • è necessario lavorare per radicare una profonda e diffusa cultura della legalità, per un patto collettivo con i cittadini che comporta diritti e doveri per ciascuno;

  • l’obiettivo è arrivare ad un territorio aperto, accogliente, integrato, solidale ma sicuro;

  • il diritto alla sicurezza è un valore fondamentale, non negoziabile, che va garantito a tutti;

  • la crescita della domanda di sicurezza, pur con le necessarie differenze da luogo a luogo, riguarda ormai tutte le realtà urbane di dimensioni medie e grandi e non solo le aree a più elevata diffusione di manifestazioni criminose;

  • per contenere e contrastare la criminalità, piccola e grande, si rende necessario il potenziamento dei mezzi e degli organici di Magistratura e Forze dell’Ordine ancora sotto stimati rispetto alla preoccupante escalation degli atti criminosi che si registrano e alla vastità del territorio da monitorare;

CONSIDERATO

  • che la prevenzione dei reati e la sicurezza del territorio sono obiettivi primari e rappresentano la condizione fondamentale che garantisce il contratto sociale tra lo Stato e i cittadini;

  • che è opinione diffusa che negli anni la criminalità locale si è evoluta in attività quali usura, estorsione, spaccio di stupefacenti e sfruttamento della prostituzione anche per effetto di una generale sottovalutazione del fenomeno che oggi va adeguatamente contrastato con una presa di coscienza collettiva;


RILEVATO

  • che il contrasto dei reati commessi e la prevenzione del rischio che siano reiterati, devono essere realizzati con strategie differenziate che mettano a punto, in ogni specifico contesto e nel contrasto di ogni singolo fenomeno, risposte mirate ed adeguate che stronchino i fenomeni stessi. E’ necessario realizzare tale strategia prima che questi fenomeni possano assumere caratteri strutturali e radicati che moltiplicano i fatti criminosi, aumentano la pericolosità sociale dei loro autori, determinano insicurezza nei cittadini e gravi conseguenze sul nostro sistema economico e sulla concorrenza tra le imprese;

RITENUTO

  • che la criminalità organizzata, in tale contesto, rappresenta uno dei fenomeni più gravi, in quanto determina il moltiplicarsi dei reati, non solo per effetto delle scelte individuali dei suoi affiliati, ma perché tende a dotarsi di una stabile organizzazione malavitosa che ripete specifiche tipologie di comportamenti, sia attraverso azioni strutturalmente criminose (come spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione, rapine, usura ed estorsioni), sia attraverso lo svolgimento di lucrose attività economiche portate avanti con metodi criminali;

 

  • che è necessario e urgente proseguire nel contrasto alla criminalità organizzata, in tutte le sue forme, perseguendo severamente i crimini commessi ed intensificando l’attività di intelligence e di contrasto:

a) nei settori dell’economia in cui si riscontra la presenza di tali organizzazioni;

  1. nei contesti in cui agiscono singole persone affiliate a tali organizzazioni;

  2. nelle realtà locali che potrebbero entrare in affari con tali organizzazioni ed individui;

  3. nelle realtà che pensano di poter accettare supinamente di convivere con tali mondi malavitosi;

 

  • che è altresì necessario dare attuazione all’impegno assunto con il Protocollo d’intesa sottoscritto con il Prefetto per un’efficace azione di prevenzione e contrasto dei fenomeni criminali, predisponendo a tal fine risorse e mezzi adeguati;

 

RIBADISCE

che le istituzioni locali:

  • useranno ogni mezzo per impedire che i fenomeni malavitosi tornino a manifestarsi, ovvero si radichino nei territori, che sono legati a solidissime tradizioni di partecipazione democratica, di rispetto dell’autorità e della legalità;

IMPEGNA SINDACO E GIUNTA

  • a chiedere al Governo, considerata la particolarità dell’aggressione che la città ha subìto, di mettere in campo strumenti, metodi e iniziative eccezionali: 1) la convocazione di un Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica nel quale venga invitato a partecipare il Ministro degli Interni o un suo rappresentante; 2) l’istituzione di una task-force specializzata al contrasto della criminalità organizzata, in considerazione dell’innalzamento dei toni e del livello dell’attacco posto in essere alla vita civile e democratica; 3) l’istituzione di un Osservatorio per il monitoraggio dei flussi di denaro investiti in acquisto di immobili ed attività commerciali, comprese aste giudiziarie e fallimentari; 4) a non inviare nel nostro territorio altri soggetti destinatari di obbligo di soggiorno conseguentemente ad attività criminali.

  • ad adempiere tutti gli atti necessari per garantire il diritto primario alla sicurezza e alla pace sociale del territorio con le iniziative atte a favorirne la vivibilità e la qualità della vita, coniugando prevenzione, mediazione dei conflitti, controllo e repressione;

  • a dare attuazione all’impegno assunto con il Protocollo d’intesa sottoscritto con il Prefetto per un’efficace azione di prevenzione e contrasto dei fenomeni criminali;

  • a richiedere ai Ministri della Giustizia e dell’Interno risorse aggiuntive per il potenziamento degli organici della Magistratura presso la Procura, il Tribunale di Latina e delle Forze dell’Ordine, oggi sotto dimensionati, per dare risposte sempre più efficaci in termini di prevenzione e di contrasto alle infiltrazioni criminali;

  • a destinare maggiori risorse del bilancio comunale alla sicurezza;

  • a ribadire la richiesta: del ripristino di una sezione Polfer a Latina scalo, in cui è sita la stazione ferroviaria che è luogo nevralgico da monitorare; della realizzazione di una caserma dei carabinieri nei quartieri Q4 Q5 e della nuova sede della Guardia di Finanza;

  • a riaffermare la necessità di istituire a Latina una sede della Corte d’Appello con conseguente sezione della DDA;

  • a istituzionalizzare una campagna di sensibilizzazione dei giovani, da tenersi in tutte le scuole, sui temi del bullismo e della legalità;

  • a realizzare un sistema di monitoraggio del territorio attraverso l’installazione di telecamere in luoghi strategici;

  • a potenziare ulteriormente l’istituzione del vigile di quartiere e la vigilanza davanti alle scuole, presso la stazione autolinee oggetto di azioni di bullismo

  • a monitorare con attenzione le vicende traslative e/o di subingresso afferenti le attività commerciali, nonché l’attività edificatoria, soprattutto in relazione agli immobili di notevole dimensione.