Ambulanza in ritardo, a giudizio un operatore del 118

17/10/2012 di
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Sarà processato l’operatore del 118 indagato per la morte di Annarita Saltarelli, la 49enne deceduta tre anni fa mentre attendeva l’ambulanza arrivata circa 43 minuti dopo la chiamata. Per lui il pm aveva chiesto l’archiviazione, ma il giudice si è opposto disponendo l’imputazione coatta.

Dopo la chiamata dei parenti della donna, parte civile rappresentata dall’avvocato Oreste Palmieri, era stato richiesto un intervento in via Virgilio, mentre l’infermiere, per errore, avrebbe indicato all’autista via dei Gigli a Latina scalo. Il processo inizierà a gennaio.

  1. E cosa c’entra questa foto di un incidente? Se il fatto è successo al villaggio trieste in via virgilio in casa mentre qui siamo al piccarello difronte orizzonte e l’ambulanza è andata a Latina Scalo..

    Cercate di mettere foto reali o almeno con fatti che possono coincidere come “la sola ambulanza”

  2. Vorrei ricordare alla collega (che sopra tramite facebook ha commentato), che la custodia e la presa in carico del telefono avviene da parte dell’infermiere o del sanitario piu alto in grado. Inoltre gli operatori di cosolle ossia infermieri di centrale comunicano con la postazione territoriale in maniera professionale e con terminologia scientifica e lo vorrebbero fare con personale qualificato…Riguardo il triage sicuramente dipende dalla professionalità del personale delle singole C.O. provinciali.Per concludere ,noi infermieri “di strada” non ci tiriamo indietro davanti a nulla, e sicuramente la custudia del telefono e l’annotazione di una via non ci mette paura e poi..perchè dare il telefeno ad un operatore il quale fa fatica a scrivere e pronunciare il proprio nome???????
    P.S ovviamente questo non vale per tutti gli autisti!!!!!!!!
    attendo risposta