Ucciso dopo la festa di Capodanno, altre tre condanne

15/10/2012 di
carabinieri di notte

Nella notte di Capodanno del 2010 il 19enne romeno Julian Bivolaru fu ucciso a Sante Marie (L’Aquila) per aver difeso una ragazza da un corteggiamento non gradito. Due anni fa il ventiquattrenne Adrian Zabuliche fu condannato a dieci anni di reclusione per omicidio preterintenzionale con rito abbreviato dal Tribunale di Avezzano (L’Aquila).

Oggi in corte d’Assise, sempre all’Aquila, altri tre giovani romeni sono stati condannati per lo stesso reato in concorso, due di loro a 10 anni, uno a 6 anni e 8 mesi, in quanto ritenuti responsabili di aver rafforzato l’azione criminosa, spingendo Adrian Zabuliche a compierla.

Secondo la ricostruzione del delitto fatta nell’immediatezza dai carabinieri, Bivolaru e Cristian Zorin Zabuliche, fratello minore di Adrian, poco dopo la mezzanotte, durante una festa, cominciarono a litigare. Cristian andò in auto ad Aprilia (Latina) per chiedere aiuto al fratello e si ripresentò con lui sul posto dei festeggiamenti intorno alle 2. Bivolaru allora fu picchiato selvaggiamente per ore, poi fu raggiunto alla gamba da una coltellata che gli recise l’arteria femorale, provocando la morte in pochi minuti per dissanguamento. Cristian Zorin Zabuliche e il connazionale Marian Miron sono stati condannati a dieci anni, George Kostika Pintile a 6 anni e 8 mesi perchè gli sono state riconosciute attenuanti generiche prevalenti.

Ognuno di loro è stato condannato anche al risarcimento danni in sede civile con una provvisionale di 50 mila euro e al pagamento degli onorari (10mila euro). Tre le persone costituitesi parte civile, difese dagli avvocati Leonardo Casciere e Germana Bove. I tre imputati erano rappresentati dai legali Antonio Milo e Andrea Tinarelli.