Codacons contro il caro libri nelle scuole

11/09/2012 di
massimo_cusumano

E’ allerta caro-libri e il Codacons ha aperto un’apposita pagina web sul blog www.carlorienzi.it  dove studenti e genitori possono segnalare le nuove edizioni di quei testi che quest’anno, sia in formato cartaceo sia digitale, non presentano modifiche sostanziali rispetto alle edizioni dello scorso anno.

E il libro digitale rischia di aumentare notevolmente i costi a carico delle famiglie. (Video LazioTv)

  1. Le solite frasi dell’anno passato. Così pure negli anni più indietro. Non è successo mai niente per abbassare il prezzo del libbro. Mi chiedo perchè deve succedere quest’anno. La questione si deve risolvere a livello politico. Ma questi latitano. Date una controllata chi ci sta dietro gli editori dei testi scolastici. E troverete anche la risposta. A rimetterci saranno sempre i genitori. Anche per i prossimi anni.

  2. non si può sempre aspettare la manna dall’alto. i genitori si mettano d’accordo per ribellarsi a questo ricatto. potrebbero comprare un set di libri per classe e fotocopiarlo per tutti, per esempio.

  3. lo so, ma vorrei vedere se polizia, carabinieri e procure della repubblica agirebbero contro i genitori compatti, si creerebbe un casino enorme, e sarebbe l’occasione per controdenunciare le case editrici per truffa, visto che cambiano 2 righe, spostano un paragrafo e la chiamano nuova edizione.
    oppure obbligherei gli insegnanti ad accettare qualsiasi edizione del testo scolastico (facendo il lavoro per cui sono pagati) verificando quella in possesso degli alunni e magari integrandola con fotocopie (che sotto una certa percentuale sono pure legali).
    i modi ci sarebbero, la cosa fondamentale è che i genitori temono di esporre i loro figli, magari non vogliono fargli fare brutta figura e cedono a questo ricatto. non è giusto. qualsiasi iniziativa presa collettivamente farebbe finire questa vergogna tutta italiana.

  4. Ha senso comprare tutti questi libri? Non discuto il prezzo discusso l’eccessivo nozionismo su cui vogliamo indottrinare i ragazzi. Siamo un paese creativo dobbiamo puntare su questo punto di forza, sulla logica piuttosto che comprare una enciclopedia britannica.

  5. Ci sono degli esempi, già da qualche anno, di istituti scolastici che producono in proprio i testi scolastici. In Puglia c’è un liceo scientifico che lo fa.
    In fin dei conti se uno insegna dovrebbe anche essere in grado di metterlo nero su bianco, basta riunire gli insegnanti della stessa materia e il gioco è fatto.
    Serve solo la volontà di volerlo fare. Invece i presidi e i professori prendono i regalini dagli informatori del libro così come accade per i medici.
    C’è anche il preside del Grassi che l’anno scorso ha fatto il bello con questo discorso però poi alla fine dei conti ha fatto solo la sceneggiata.
    Dovrebbero iniziare a ribellarsi i rappresentati dei genitori invece di pensare solo alle gitarelle.

  6. ci sono alcuni irresponsabili che prevedono 3 o 4 libri per la propria materia, senza usarli quasi durante l’anno, oppure ne fanno comprare altri ad anno in corso sostenendo che i libri di testo non li hanno scelti loro…….

  7. bisogna dirle in faccia queste cose ai docenti ed ai capi di Istituto -coordinino qualcosa oltre al caos dell’assegnazione cattedre- E’ difficile fare due conti quando si “scelgono” questi libri ? o cade tutto ineluttabilmente dall’alto ?

  8. un’altra casta che si deve dare una regolata: non si può strillare contro l’ingresso di nuovi docenti quando la gran parte di essi non è abilitata ad un tubo, tantomeno ad insegnare…….. e i risultati si vedono !