Evasione fiscale, Latina tra le peggiori in Italia

28/08/2012 di
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Dopo tanti risultati negativi sulla qualità della vita, una ricerca pubblicata dal Sole 24 Ore evidenzia il rischio di evasione fiscale a Latina. La provincia pontina si piazza infatti al 96° posto su 103 province.

I dati, elaborati dal centro studi Sintesi, tengono conto del divario tra il livello di benessere e il reddito dichiarato dalle famiglie. Più è alto il divario più è alto il rischio di evasione fiscale. Si parla di «rischio» solo per una sorta di prudenza statistica, ma in realtà si potrebbe tranquillamente evidenziare una realtà certa.

L’indicatore – scrive Il Messaggero – ha una media nazionale di 100: punteggi bassi indicano che i redditi sono inferiori al tenore di vita. Latina ha un punteggio di 75. Peggio della provincia pontina ci sono solo Trapani, Viterbo, Rieti, Caserta, Agrigento, Catania e ultima in classifica Ragusa con punteggio 54. Latina, rispetto alla stessa classifica del 2006, peggiora notevolmente perdendo ben 12 posizioni.

Un andamento che forse è ancora più allarmante del dato finale, visto che la situazione va peggiorando nel più inquietante e totale disinteresse. Il benessere è stato «misurato» utilizzando sette indicatori: consumi alimentari, energia elettrica per usi domestici, consumo di carburante, auto con cilindrata superiore a duemila, auto circolanti, variazione percentuale dei depositi bancari e abitazioni di pregio.

Dall’insieme dei dati è stato tratto un valore che, confrontato con il reddito dichiarato, ha evidenziato un’enorme forbice, ovvero i redditi in nero totalmente nascosti al fisco. I ricercatori hanno poi catalogato le varie modalità con cui gli italiani nascondono il reddito. Quella più eclatante e sfacciata, probabilmente la più diffusa, è la mancata emissione degli scontrini fiscali. Una pratica ormai consolidata in molti ambienti che si sta combattendo anche attraverso una prevenzione basata sull’ampia diffusione delle notizie relative alle operazioni di controllo.

Ma l’evasione si diffonde nel territorio anche attraverso le finte associazioni onlus, le attività commerciali mascherate da circoli culturali (fenomeno particolarmente diffuso a Latina), le finte società create con il solo scopo di intestare beni di lusso. Per non parlare degli affitti in nero e delle frodi sull’Iva e sui dazi che vengono organizzate con sempre maggiore abilità rendendo complesso il lavoro degli investigatori della Guardia di Finanza.

  1. Ma che novità…
    I “finti” ricchi ora però si stanno ridimenzionando.
    anche se non credo proprio che tutto ciò li tange.

  2. Ma no? Avete scoperto l’acqua calda °_° Con un presidente della provincia interdetto a pubblici incarichi che resta in carica che vi aspettate dal popolo? Che siano tutti un branco di pecore?

  3. E’ singolare come, per il furto di un borsello, i soliti forcaioli si affrettino a chiedere pene esemplari, gogne e quant’altro.
    Per coloro che rubano centinaia di migliaia di euro alla comunità, invece, neanche una parolina.
    Ci dev’essere qualcosa che mi sfugge.