Aeroporto a Latina, il comitato rilancia la battaglia

26/08/2012 di
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Nei giorni scorsi si è riunito il Consiglio Direttivo dell’Associazione “AEROPORTO PER LATINA” per valutare la situazione dopo l’annunciato trasferimento a Lecce della Scuola di volo basico dell’Aeronautica Militare, attualmente dislocata presso l’aeroporto Comani di Latina Scalo.

“E’ venuta meno – scrive il comitato –  una delle forti ragioni ostative, la eventuale forzata convivenza fra voli militari e civili, che nel 2007 fecero accantonare al governo l’idea di Latina scegliendo l’ipotesi Viterbo come terzo polo aeroportuale regionale, iniziativa troppo onerosa e quindi inattuabile. Alla luce di questa importante novità l’associazione “AEROPORTO PER LATINA” rilancia con forza, e con rinnovata energia, l’idea di dotare il territorio pontino, e quello a sud di Roma, di uno scalo civile inviando una nota, in tal senso, al Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera ed ai tre segretari nazionali dei partiti che sostengono il governo, Alfano, Bersani, Casini”.

Nella missiva i vertici dell’Associazione sottolineano il lavoro fino ad oggi svolto non solo per divulgare in città e provincia l’idea dell’importanza di uno scalo civile, ma anche per creare una rete di relazioni fra gli attori sociali ed istituzionali, capace di appoggiare e rendere concreta l’ iniziativa. Le decisioni del Governo del 2007 sulla collocazione del terzo polo aeroportuale del Lazio a Viterbo, ha dato certamente un duro colpo alle aspettative pontine, ma non ha interrotto il lavoro dell’Associazione, tant’è che oggi, riaperti giochi, riprende a pieno ritmo la battaglia per l’aeroporto. L’idea è quella di far ripartire un tavolo intorno al qual far sedere tutti i soggetti interessati alla realizzazione dell’opera, come accadde nel 2007, in modo che ognuno nel proprio ruolo, possa dare il proprio contributo di idee, esperienze e capacità.

“AEROPORTO PER LATINA” è ben consapevole del momento così complicato per il nostro Paese, e della difficoltà nel reperire risorse da destinare a nuove infrastrutture, ma ritiene che il progetto aeroporto-Latina abbia tutte le carte per essere considerato competitivo e vincente. In linea con le più recenti disposizioni legislative in materia di sviluppo e nel contempo di contenimento della spesa pubblica, la conversione dell’Aeroporto militare “Comani” al traffico civile e commerciale comporterebbe enormi vantaggi economici per lo sviluppo turistico, industriale, commerciale, agricolo senza costi a carico degli Enti Pubblici.

Parliamo, infatti, di un aeroporto militare funzionante che, con poca spesa, potrebbe essere tranquillamente trasformato in civile e commerciale, nonchè della sua contiguità alla linea ferroviaria Roma-Napoli che consente, con un treno diretto, di raggiungere Roma Termini in venti minuti. A questo va aggiunta la vicinanza di due arterie importanti come la Pontina e la statale Appia che non richiederebbero costosi interventi di adeguamento.

Elementi questi, non di poco conto ai quali devono essere sommate le non poche potenzialità commerciali da sviluppare, basti pensare che la zona di Latina rappresenta, con Pomezia e Frosinone, il secondo polo chimico farmaceutico italiano o che il Mercato Ortofrutticolo di Fondi, il più grande d’Europa, si trova solo a poche decine di chilometri. Per non tacere poi della costa pontina che, grazie ad un aeroporto low cost, potrebbe diventare meta di migliaia di turisti.

Il progetto aeroporto- Latina, rispetto ad altri, può avere costi d’investimento assai ridotti ed un ritorno in termini economici e di sviluppo del territorio, che non si riscontrerebbe in nessuna altra parte della Regione, un elemento questo che si chiede al Ministro di considerare attentamente quando il suo dicastero deciderà sulla nuova mappa delle infrastrutture aeroportuali italiane.

Un aeroporto a Latina non significherebbe solo decongestionare il traffico aereo dell’area romana, ma costituirebbe un eccezionale volano di crescita occupazionale, facendo ripartire il tessuto economico di una provincia ormai sull’orlo del baratro. Una provincia che sta pagando un prezzo pesantissimo in termini occupazionali con migliaia di persone espulse dalle attività lavorative e tantissimi giovani che si affacciano al mondo del lavoro in cerca di una prima occupazione, senza riuscire a trovare risposte”.

  1. Pro o contro che siano sono curioso di conoscere quali forze politiche ci metteranno la faccia su un’ipotesi del genere. Chi sará a favore dovrà trovare delle risposte a chi teme un peggioramento del proprio livello di vita. Chi sará contro dovrà motivare bene la sua opposizione ad un’opera che ha delle possibilità di migliorare la situazione pietosa della città e dell(ex) provincia. Speriamo in un dibattito serio e pubblico e non in una azzuffata da baretto di paese. Se così fosse meglio Viterbo.

  2. A parte tutte le mie perplessità inerenti gli aspetti di impatto sull’ambiente e sulla salute pubblica, che ho più volte ribadito nei commenti ai predenti articoli, vorrei far presenti le inesattezze e distorsioni di parte riportate nell’attuale aticolo: 1) la linea ferroviaria non è nelle condizioni di garantire il raggiungimento di Roma Termini in 20 minuti, questo anche con un ipotetico treno diretto senza fermate intermedie (che sarebbe oltremodo impossibile in quanto comunque troverebbe sulla sua strada i treni più lenti che tali fermate le fanno); la situazione è sotto gli occhi di tutti ed è purtroppo esperienza pratica di tutti; 2) la Pontina è una strada pericolosissima e che si blocca per ogni minimo intoppo (incidenti anche banali, incendi di sterpaglie, allagamenti, ecc.) ed il suo adeguamento e potenziamento, anche se necessario ed urgente, è difficile, tantè che spesso si parla di fare una strada nuova; 3) l’Appia in direzione Roma attraversa paesi e città e presenta innumerevoli incroci ed acessi carrabili diretti; è impensabile un suo potenziamento ed allargamento, ci sono fabbricati a ridosso della strada. 4) il collegamento con il sud della provincia è ancora più problematico; per via ferrata si consideri lo stato della linea, le innumerevoli fermate intermedie e l’assenza di alcuni collegamenti diretti; per le strade la Mediana, anche essa pericolosissima ed inadeguata, nonoste messa da poco in sicurezza, per quanto possibile, arriva solo a Terracina, e l’Appia presenta le stesse pesanti problematiche del tratto LT-RM (a tutti è nota la pericolosità del tratto LT-Terracina detto La Fettuccia); 5) per il collegamento con Frosinone e provincia, come è a tutti noto, non è diretto ed è molto problematico. In merito ai citati aspetti di impatto sull’ambiente e sulla salute pubblica, che non ripropongo, mi aspetto e spero delle rispote concrete e non, come spesso nei predenti interventi, di essere additato e censurato come ingenuo ambientalista che vuole negare la creazione di “varie migliaia” di posti di lavoro o la risposta che di fronte a tale smisurata ed indicibile possibilità di sviluppo, risolutrice immediata di tutti i mali della Provincia, tutto passa in secondo piano.

  3. Latina, con questi “stratega”è e rimarrà una città isolata dal resto del mondo, non capisco se nel loro dizionario esiste….”SVILUPPO ECOCOMPATIBILE”.se tutto questo non esiste, consiglio di tornare al tempo della prebonifica, iniziando a lavorare i terreni con i cavalli , muli, asini, allevare bestiame, con la possibilità di concimare i terreni solo con il letame prodotto da questi, … inqunamento zero , sviluppo zero , occupazione zero, etc. etc. ….LATINA ISOLA FELICE

  4. vedi troppi film serie airport…………..
    Dici delle cose che non esistono tipo traettorie sicure e carburante sversato sulle campagne.
    Mai letto minchiate piu minchiate di queste.

  5. Per pasquino e tutti i fautori dell’aeroporto che continuamente mi denigrano, criticano e spesso offendono:
    In merito alla sicurezza aeroportuale non ho competenze e non mi posso esprimere.
    Im merito alle problematiche ambientali e di ricadute sulla salute umana ho diciamo competenze di carattere professionale, con tanto di titoli accademici (che per ragioni di privacy non menziono), ma comunque tutti possono fare una banale ricerca sul web (volendo anche su riviste scientifiche specializzate) e constatare che vi sono vari studi, alcuni anche autorevoli, che attestano l’impatto ambientale degli aeroporti in termini di inquinamento e le conseguenti ricadute dirette ed indirette sulla salute umana; uno fra tutti, molto significativo e recente: nel 2010 vi è stata l’eruzione del vulcano islandese, che per le sue polveri ha bloccato i voli aerei nel nord Europa; dei ricercatori hanno fatto, in quei giorni, dei rilievi constatando che i livelli di inquinamento erano quasi azzerati, rispetto ai giorni in cui l’aeroporto era in attività (http://www.lamiaaria.it/rubriche/cosa-si-fa-in-europa/grazie-alla-nube-di-cenere-provato-l%27inquinamento-degli-aeroporti-londinesi.aspx) (http://www.londonair.org.uk/london/reports/airportclosure_20042010.pdf).
    Scusate se vi ho tediato con queste banali “minchiate” (il termine l’ho preso in prestito, perchè in genere io parolacce denigratorie non ne uso).
    Meditate e documentatevi sulle mie “m……e”, prima di proferire sentenze di cui tutti, un giorno, ci potremo pentire.

  6. che ridere alcuni commenti… noto illuminanti commenti di chi per ovvie ragioni di interesse personale in quanto abita nei pressi di latina scalo o pontenuovo non vuole aerei tra le palle… l’aerepoorto sarebbe come altre cose fondamentale per risollevare le sorti di questa melma di città…..latina è immobile sono 30 anni che è immobile… per ogni cosa sempre a commentare che non va bene no no no no no no no no no porto no aereporto no tram no autostrada no per fare qualsiasi cosa come per il lido mille vincoli naturalistici e ambientali..mi fate vomitare

  7. @Ernesto
    ti faccio una domanda. se tu avessi un’azienda agricola tra Cisterna e Latina Scalo…e sono centinia, anzi migliaia..cosa penseresti di decine di aerei al giorno che ti volano a poche centinaia di metri sulla testa?
    la tua attivita’ ne trarrebbe giovamento o ne sarebbe danneggiata?

  8. Ci dici secondo te quali sarebbero i problemi?
    Non ho competenze ambientali, ma ho qualche competenza tecnica e ti dico che la maggior parte degli aeroporti europei sono circondati da aziende agricole e nessuno ancora si e lamentato.

  9. appunto… ognuno mette in mezzo sempre le proprie esigenze personali…non far decollare grandi progetti solo perchè c’è chi ha la sua azienda agricola è ridicolo…tipico atteggiamento ostruzionista fatto da gente ignorante che ha sempre coltivato pomodori e che va tutto bene ma l’importante è che non si tocca la propria attività….una situazione del genere genera tanti posti di lavoro oltre che tanta luce alla città a livello europeo divenendo cosi latina lo scalo per la capitale…..chi vive qui chi spera in un futuro migliore per se stesso e per i suoi figli… chi non vuole crepare in questa melma dove gli zingari fanno da padrone e dove i 4 personaggi politici spolpnao le ultime misere risorse di questa città deve per forza appoggiare un progetto del genere…e chi non lo fa se ne andasse dritto a fanculo…e l’azienda agricola che fa kiwi e pomodori per me puo anche fallire….perchè a noi non ci campa questa azienda agricola