Camera di Commercio: il progetto per l’aeroporto c’è

23/08/2012 di
veduta_aeroporto_comani_latina

Il progetto di riconversione dell’aeroporto militare “Comani” di Latina Scalo in scalo civile per voli low cost commissionato dalla Camera di Commercio di Latina nel 2007 continua ad essere a disposizione degli enti deputati alla sua realizzazione. Lo sottolinea la stessa Camera di Commercio, dopo le recenti ipotesi circa il rilancio della candidatura di Latina come nuovo scalo.

“Già allora – si legge in una nota – fu portato all’attenzione di tutte le istituzioni locali, della Regione Lazio, in particolare dell’Assessorato ai Trasporti e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La possibilità che questa soluzione, certamente la più economica e immediata, venga ripresa in considerazione è motivo di grande soddisfazione. Siamo, infatti, convinti che in momenti di ristrettezze e risparmi come quello che il nostro Paese sta vivendo, sia necessario individuare investimenti realizzabili con i costi e i tempi più brevi possibili. Disporre già di una pista, che necessita semplicemente di un adeguamento, piuttosto che pensare di costruirne una ex novo dà certamente maggiori garanzie rispetto al termine dei lavori e alle risorse necessarie.

La posizione geografica di Latina a poche decine di chilometri da Roma rende più affidabile l’investimento delle compagnie private, garantendo un bacino di utenza più che interessante. Rispetto ad altre decisioni frutto di progetti politici e non di una reale disponibilità di infrastrutture ferrate e stradali, Latina dispone già ora di una linea ferroviaria diretta e veloce con Roma e di investimenti già stanziati per l’adeguamento stradale di collegamento con la Capitale.

La Camera di Commercio, pertanto, ribadisce con forza il proprio sostegno al progetto e la sua disponibilità a collaborare con tutte le istituzioni locali e a fornire ogni supporto ai fini della sua attuazione”.

“La riconversione dell’aeroporto di Latina da un lato e il potenziamento della portualità commerciale di Gaeta” ha dichiarato il presidente Vincenzo Zottola “rappresentano due iniziative molto importanti non solo per la nostra provincia ma per l’intera economia regionale, capaci di liberare notevoli potenzialità inespresse in termini di trasporto merci e passeggeri”. “E’ arrivato il momento” ha concluso “che le idee e i progetti espressi si fondano in un unico progetto di sviluppo. Sarebbe finalmente ora al di là dei formalismi burocratici e amministrativi di discutere di Lazio meridionale, come territorio omogeneo in grado di garantire un importante supporto alla nostra regione. L’occasione ci viene offerta oggi dall’aeroporto ed è per questo che faremo il possibile per mettere a frutto il lavoro puntuale svolto in questi anni. Lo studio già c’è, ora è necessario avere la forza per realizzarlo”.

  1. Potrebbe essere una Grande opportunitá di sviluppo… Potrebbe…

  2. tra la lista dei cretini aggiungiamo anche la Camera di Commercio..per tutta la serie di valutazioni che sono uscite fuori nell’altro articolo che ne parlava…

  3. Ripropongo quanto da me scritto nei due commenti al precedente articolo sull’aeroporto:
    1) Siamo realistici, prima dell’aeroporto servono anche tutte le infrastrutture annesse, prima tra tutte una rete viaria e ferroviaria “decente” che colleghi l’ipotetico scalo pontino al resto della provincia, alla provincia di Frosinone ed a Roma e provincia; è innegabile che la rete di collegamento viaria è carente, basta pensare alla pericolossississississima pontina, che si blocca per un incendio di sterpaglie o un acqazzone, e che la rete ferroviaria è a dir poco ridicola, vetusta, inadeguata e lasciamo perdere… è esperienza di tutti, anche di chi il treno lo usa in modo saltuario, che spesso i teorici 30-50 minuti della tratta RM-LT si trasformano in una piccola interminabile odissea, per motivi anche banali.
    2) L’aspetto definiamolo ambientalista e salutista: per atterrare, e a volte anche dopo il decollo, gli aerei compiono innumerevoli giri a bassa-bassissima quota con motori su di giri ad alta e fastidiosa EMISSIONE SONORA, e diciamo che “presumo” anche ad alta emissione di GAS e PARTICOLATO. PENSATE A QUESTO PER TUTTO IL GIORNO E AD OGNI ORA DEL GIORNO!!!!!. PENSATE AGLI EFFETTI SULLA SALUTE DI NOI TUTTI E AGLI EFFETTI SULL’AGRO-ZOOTECNIA DEL POSTO!!!!!!!! Pensiamo quindi alle ricadute sulla qualità della vita e salute dei fortunati residenti in zona (ed in zona mi riferisco non solo a zone limitrofe all’aeroporto e a Latina Scalo, ma anche a Latina, Cisterna, ecc.), con presumibile aumento di incidenza di tumori e malattie respiratorie, oltre agli esaurimenti nervosi ed all’insonnia per l’inquinamento acustico. L’agro-zootecnia pontina, già in grave crisi, riceverebbe il colpo di grazia; non escluderei in merito che dopo poco, da qualche parte, magari in qualche paese del nord Europa, troverebbero resti di idrocarburi negli ortaggi o nelle mozzarelle pontine.
    3) Ribadisco che io prima dell’aeroporto voglio i servizi e le infrastrutture per le aree di periferia ed i borghi dimenticati. Voglio delle strade senza buche e rattoppi, con incroci in sicurezza! Voglio la manutenzione delle strade ed il taglio dell’erba lungo il ciglio stradale! (e queste banalità possono fare la differenza tra la vita e la morte per un banale incidente stradale dovuto al dissesto del manto stradale o all’erba sul ciglio della strada!) Voglio la rete fognaria! Voglio la rete del gas! Voglio l’ufficio postale! Voglio l’illuminazione pubblica! Voglio tutto quello che mi spetta di diritto come cittadino che paga le tasse! Per cui ritengo che il poco denaro pubblico, disponibile in questo momento di crisi, non debba essere dirottato o bloccato per la chimera estiva preelettorale dell’aeroporto.
    4) In merito ai fantomatici e innumerevoli posti di lavoro ipotizzati non credo che l’aeroporto possa diventare la panacea per la disoccupazione pontina, si ci saranno alcuni posti di lavoro, ma sicuramente non quell’elevato e spropositato numero che ci vorrebbero far credere (a ovvi fini preelettorali) e poi sappiamo bene come verrebbero assegnati quei pochi posti che si renderebbero disponibili (e dai, i giornale li leggiamo tutti e tutti sappiamo come funzionano ste cose). A dimenticavo, pensiamo anche ai posti che perderemmo nel comparto agro-zootecnico.
    Se si dovesse concretizzare la malsana ed insensata idea dell’aeroporto credo sia opportuno costituire un Comitato Anti Aeroporto!!!!!!!!

  4. Non credo che la realizzazione o meglio la riconversione dell’Aeroporto militare di Latina sia una buona idea da mettere in campo o quantomeno da realizzare. Latina e soprattutto il sud pontino hanno bisogno di altre infrastrutture. Se proprio si devono spendere soldi, sarebbe meglio farlo, per migliorare le strade che dal sud pontino portano a Latina, specialmente nel tratto: Formia – Terracina, che per percorrerlo forse non bastano 2 ore; migliorare e rendere più sicura la via Appia, da Terracina a Latina (la famosa fettucia di Terracina), ridare vita agli Ospedali di Minturno, Formia e Gaeta in via di “estinzione” Questo è quello che cerca la gente. A che serve l’aeroporto a Latina, Roma è a due passi!!!!!

  5. Poi continuando….., se proprio nel mirino della spesa pubblica, c’è solo l’aeroporto, non sarebbe meglio migliorare quello seppur piccolo, forse privato, turistico, esistente fra Cassino(Fr), Pontecorvo (Fr) e Castrocielo (Fr) forse strategicamente più adatto, considerata la strettissima vicinanza All’Autostrada A1 , e la vicinanza del porto di Gaeta?

  6. veramente non ci capite un clacson…..
    mi sembrate come tafazzi, che si bastona i maroni……
    con la situazione tragica che abbiamo venite a fare queste considerazioni del menga…….
    evidentemente avete delle posizioni lavorative che vi consentono dimsputare sumquesta eccezzionale opportunità…..
    chissà perchè camera di commercio e aziende sono favorevoli….

  7. vergognatevi…..
    c’è gente che perde la casa perchè non riesce a pagare il mutuo perchè è senza lavoro…….
    questa è una grande opportunità….

  8. che tempismo! siamo alla canna del gas, a livello nazionale si decide la riduzione degli aeroporti, in europa si contano i danni degli aeroporti low-cost, finanziati interamente dalle comunità locali e che non portano né occupazione né ricchezza, e qui non vedono l’ora di foraggiare ryan-air o chi per lei (e anche i fortunati imprenditori aggiudicatari degli appalti) per realizzare l’ennesima cattedrale nel deserto! ma mi spiegate chi vorrebbe atterrare a lt quando i collegamenti con roma sono da terzo mondo? verrebbe fori uno squallido scalo tipo beauvais, con un’edicola e un bar, sopo aver sperperato milioni.

  9. mamdi che paralate, l’Ilva di Taranto è una acciaieria vecchia quanto il cucco, ogni anno in campo aeronautico escono nuove norme sempre più restrittive sui livelli di rumore e di emissioni, se andate sul raccordo anulare in corrispondenza di Ciampino vi accorgete che non danno alcun fastidio….

    quanto agli imprenditori che vi fanno tanto schifo, la società Aeroporti di Roma che molto probabilmente prenderebbe in gestione l’aeroporto di Latina è di proprietà, tra gli altri, della Camera di Commercio di Roma e del Comune di Roma…..

    ma informatevi prima di dire queste boiate….

    se poi pensate che coltivando i kiwi o i pomodori si riescano ad attivare oltre 3000 posti di lavoro “buoni” mi confermate che non ci capite molto….

    sempre con queste cazzate pseudo ambientaliste, ci sono delle norme rigorose in merito! A differenza degli imprenditori del mattone, quelli si tante volte collegati con la criminalità, che per fame di costruire nelle aree libere vicine agli aeroporti ne contrastano la costruzione.

    comunque visto che sputate sulla possibilità di attivare tanti posti di lavoro “buoni” che potrebbero aiutare tanta gente bisognosa, vi auguro di trovarvi nella situazione di tutti coloro che ogni mese hanno serie difficoltà per arrivare a fine mese

  10. Se posso…. per evitare inquinamente di ogni sorta, dobbiamo fare un passo indietro in un’era primordiale, ripristinare i cavalli, le carrozze ,i somari, le fiaccole, etc.,etc, per essere più chiari , la nostra provincia non ha bisogno: del corridoio tirrenico, dell’aeroporto civile di Latina Scalo,del porto di Foce Verde, del raddoppio del porto di Gaeta , del collegamento con l’autostrada del sole,del rinnovo della pontina. … non abbiamo bisogno di “POSTI DI LAVORO” a noi ci basta essere ecologisti, rispettosi dell’ambiente, contro ogni forma di sviluppo, anche se “ecocompatibile”

  11. non ho mai letto interventi ( chiamiamoli cosi per educazione) di cosi basso spessore, privi di contenuti e caratterizzati da imbarazzanti inesattezze.

    L’aereoporto, se ben gestito, rappresenta una vera opportunita per il territorio, e se vi fosse sfuggito, le infrastrutture sono e saranno sempre alla base dello sviluppo.

    Ma che mi tocca leggere…….. ryan – air, non sapete neanche di cosa parlate.

    risparmiateci certe arroganze

  12. Ezio e Pasqua ma per favore. A Latina nessuna compagnia aerea sarebbe disposta a volarci … il prossimo scalo ipotizziamolo allora a Domodossola …per la felicità dei domodossolesi