Teatro, il Pd contro la privatizzazione

21/08/2012 di
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“Il bando con il quale il Comune di Latina vuole affidare a privati l’organizzazione della stagione teatrale lascia scoperti interi settori che non si capisce come verranno gestiti: pensiamo alla danza, alla musica, alle arti figurative, alle compagnie teatrali locali, al rapporto con le scuole”.

Il consigliere comunale del Pd Alessandro Cozzolino ritorna sul bando pubblicato sull’albo pretorio del Comune di Latina alla vigilia di ferragosto con il quale si cerca un privato cui affidare la stagione teatrale.

“Un bando incompleto e fatto in fretta con una scadenza brevissima – commenta Cozzolino – con il quale il Comune lascia fuori molte attività e non dice come verranno risolti i problemi. Questa maggioranza continua a dimostrare che il problema è la completa mancanza di idee, di programmazione di governance della cultura.”.

Prova ne sia che il sindaco non ha mai nominato un assessore al ramo, ma ha detenuto nelle sue mani la delega, disinteressandosi sempre delle politiche culturali. “Prima della scadenza del bando prevista per il 29 agosto chiediamo che sia soddisfatta la richiesta del Partito democratico della convocazione urgente di una commissione cultura – continua il consigliere – e che il sindaco intervenga per spiegare non solo i limiti di questo bando, ma delle politiche culturali del Comune di Latina in generale”. Da tempo il Pd lamenta l’oblio in cui è stato lasciato il teatro, con calcinacci che cadono per via della mancata manutenzione.

“Memori delle esperienze negative del passato – suggerisce ancora Cozzolino – serve una riflessione seria sull’utilizzo di quella struttura. Perché, per esempio, non pensare a una stagione dei gruppi musicali locali nel teatrino che si trova nei sotterranei. Tutta la struttura poi va sburocratizzata e restituita alla sua funzione originaria: via dunque gli uffici comunali di altri settori e spazio alle associazioni culturali. Il bar interno potrebbe essere aperto sempre, affidandone la gestione con un bando pubblico, in modo che le persone possano vivere il teatro sempre”.

Il Partito democratico propone dunque una struttura dinamica, che interagisca con il territorio e con le persone e non un monumento all’immobilismo. “Questa struttura – conclude Alessandro Cozzolino – deve superare la dimensione comunale in cui anni di gestione al ribasso l’hanno relegata, ma deve assumere una dimensione provinciale e regionale perché ha tutte le potenzialità per divenire un grande punto di aggregazione culturale non solo per i cittadini di Latina”.

  1. …A Cozzolino..basta ciance!!! Nel Teatro ci sono 400 posti a sedere …nella città di Latina ci sono 120.000 abitanti che sono contrari alla Privatizzazione dell’Acqua Pubblica ed hanno votato con oltre il 90% al Referendum di Giugno 2011…ma fino ad oggi non avete fatto nessuna battaglia e installato nessun gazebo per la racolta di firme nonostante tutta la cittadinanza è interessata a questo problema!!! VERGOGNA te i tuoi compari ed il Vice Presidente di AcquaLatina che è uomo vostro!!!
    E ci state nascondendo anche anche che in virtù delle privatizzazioni del vecchio Governo Prodi, la quota privata delle Municipalizzate salirà al 70% e quella Pubblica scenderà al 30% (in italiano significa che società come Acqualatina saranno composte da capitale privato al 70% e del Comune per il 30%….sai che bollette!!!) dal 01/01/2013 con gravi ripercussioni per le tasche dei cittadini..pardon sudditi..anche vostri!!!

  2. Scommettete che danno la gestione alla 2010 società di spettacolo??

  3. Cao Cozzolino, il PD non fa opposizione, fa finta di fare opposizione, e si divide la torta con Di Giorgi, 70% a loro e 30% al Pd. Io ho votato PD perchè facciate politica, non per dividerdi il potere. La gente non vi ha votato per fare la finta opposizione, basta siete ridicoli, così come è ridicolo Di Giorgi. Nella mia Circoscrizione ho letto che organizzano la festa del PD sono due anni che il presidente del circolo non organizza una riunione di circolo, sono anni che non si organizzano assemblee. Però parli con lui, è Bersani in persona, sei tu fuori legge, lui è nel giusto. Lui affronta i problemi e non è tenuto a spiegarli. Non servono le riunione, basta lui. Tutto è legato solo a rapporti personali senza una visione politica, mi spieghi che male abbiamo fatto per sopporttare gente che non fa politica, ma che tira avanti a crearsi il consenso personale, per evere il voto di preferenza. Perchè bisogna indignarsi del problema del teatro, avete deciso di diverdi la torta settanta a loro e trenta a voi. E pensate così di risolvere i problemi di una città, che in mano alla camorra, che è lercia nel suo tessuto sociale più profonda, da quello borghese, quello istituzionale, quello scolastico, quello sindacale, per non parlare di quello imprenditoriale. L’economia collassa, l’agricoltura è ridotta alla schiavitu, le industrie chiudono, i negozi spariscono e non frega niente a nessuno. La criminalità dilaga, la corruzzione avanza impetterita senza scrupoli. Anzi se parli di questi problemi vieni visto con fastidio, con supponenza. E la rabbia aumenta perchè Di Pietro è un pagliaccio, Grillo peggio che peggio, e noi siamo ancora peggiori, perchè siamo viscidi, pavidi corrotti. E sappiamo benissimo che non vvotare è peggio. E’ giusto che le persone intelligenti siano ridotte a vivere la politica in questa città in questo stato, senza un segnale di cambiamento, che sia vero, che aparta dal rapporto con la gente normale, quelli che hanno 50 E in tasca perchè di più non ne possono avere, stritolati da una classe politica pazzescamente inadeguata. Allora invece di piagnucolare, sulla torta al teatro, pensate hai problemi reali dei cittadini e date un colpo di frusta al sistema, sempre se ne siete capaci.