I rifiuti edili si potranno riutilizzare

22/06/2012 di

Gli ingegneri pontini sono impegnati nel corso su “La gestione dei rifiuti inerti in cantiere e negli impianti alla luce delle recenti Linee Guida per la gestione della filiera”, iniziato il 20 giugno scorso presso la sede dell’Ordine in piazza Celli, 3.

L’iniziativa nasce dopo l’approvazione da parte della Regione Lazio delle linee guida per recepire, prima in Italia, la normativa nazionale sulla gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione, che a sua volta fa propria la direttiva europea in materia. Queste nuove disposizioni prevedono la redazione di elaborati progettuali obbligatori: si tratta dei “Piani di gestione dei rifiuti” e “Piani di gestione delle terre da scavo”. I continui aggiornamenti della normativa vigente rendono necessari periodici approfondimenti formativi e aprono importanti possibilità di lavoro per i professionisti del settore.

Fino a qualche anno fa i rifiuti da cantiere, provenienti dalle costruzioni o demolizioni di edifici già esistenti, venivano considerati rifiuti urbani e conferiti in discarica. La nuova normativa, invece, prevede che i materiali di risulta siano prima classificati per definirne la tipologia e la pericolosità per l’ambiente, poi, se idonei e dopo opportuno trattamento, possano essere riutilizzati in nuovi lavori come materie prime secondarie.

“Questa iniziativa – spiega il presidente dell’Ordine Fabrizio Ferracci – si inserisce nell’ambito degli incontri tesi all’aggiornamento dei nostri iscritti per lo svolgimento del lavoro all’interno dei cantieri. Infatti, gli argomenti trattati nel corso, oltre a mettere a riparo da difficoltà operative in cantiere e a chiarire il sistema di responsabilità delle figure presenti (direzione lavori, committenza, impresa), consentono al professionista di comprendere i possibili nuovi servizi da offrire nell’ambito della progettazione e della consulenza fornita all’impresa”.

“Il piano di gestione dei rifiuti andrebbe elaborato preventivamente – sottolinea l’ingegner Massimo Panini – e il mio invito è a prestare la maggiore attenzione possibile a tale piano già in sede di presentazione del progetto, soprattutto se si tratta di opere pubbliche”.

Nel primo dei due incontri il coordinatore regionale dell’associazione produttori aggregati riciclati (Anpar), Stefano Cicerani, ha illustrato le linee giuda della nuova normativa regionale. Nel prossimo Ferdinando Maria Leone, responsabile del settore Ciclo integrato dei rifiuti della Regione Lazio, fornirà elementi specifici sulle caratteristiche dei materiali, le tecniche di riciclo e le procedure amministrative da seguire.

  1. “Fino a qualche anno fa i rifiuti da cantiere, provenienti dalle costruzioni o demolizioni di edifici già esistenti, venivano considerati rifiuti urbani e conferiti in discarica.”
    Però, fino agli anni PRIMA di qualche anno fà, gli stessi rifiuti di cantiere derivanti da demolizioni -ad eccezione di vetri, tubi, ecc- erano normalmente usati per massicciate stradali, scavi per piantumare filari di viti… non è poi cambiato così molto.
    Com’è che in tanti anni il decreto Ronchi e leggi attuative hanno solo messo in difficoltà gli imprenditori del settore e fatto lievitare i prezzi per psedudo-trattamenti degli inerti?