Scorie in Libertà, al teatro Moderno il nuovo film di Pannone

08/06/2012 di
CENTRALE ELETTRO NUCLEARE GARIGLIANO

Giovedì 14 giugno alle ore 20,30 presso il teatro Moderno, in via Via Sisto V angolo piazza San Marco, verrà proiettato in anteprima nazionale l’ultimo film di Gianfranco Pannone “Scorie in Libertà”.

Il film affronta la controversa storia del nucleare in Italia, tra speranza di sviluppo, preoccupazioni, disinformazione e interessi internazionali. Tra i protagonisti un imprenditore, un giovane biologo, un agricoltore ambientalista, un fisico e diversi cittadini di Borgo Sabotino, che con le loro testimonianze accompagnano il racconto del regista pontino, tra ricordi autobiografici e filmati d’epoca; il tutto a descrivere non solo la costruzione e l’abbandono della centrale e del Cirene, ma anche il contesto territoriale e urbanistico che le circonda, tra discarica, poligono di tiro e abusivismo.

“E’ un film che ho voluto fortemente, nonostante i grandi problemi che ho incontrato, e che sono riuscito a realizzare low budget a distanza di 20 da Piccola America e di 10 da Latina/Littoria – ha dichiarato Gianfranco Pannone – Torno spesso a Latina, città nella quale sono cresciuto ed ho cominciato a lavorare, una città che rappresenta in parte l’intero Paese. Anche per quanto riguarda il nucleare ho trovato interessante raccontare una popolazione distaccata e poco consapevole, un territorio ricco ma devastato ed asservito”.

Dopo il successo ottenuto al Festival Torino Ambiente, come unica opera italiana in concorso, “Scorie in Libertà” sarà evento speciale alle Giornate del Nuovo Cinema di Pesaro e poi, da settembre, verrà distribuito da ARCI-UCCA nelle sale cinematografiche italiane.

Un appuntamento da non perdere quello del 14 giugno, cui sarà presente l’autore ed alcuni dei protagonisti, un’occasione per conoscere una storia ancora in parte misteriosa e riflettere sul futuro della nostra città e del nostro Paese.

  1. “… interessante raccontare una popolazione distaccata e poco consapevole, un territorio ricco ma devastato ed asservito”.

    Triste, angosciante ma realistica analisi.