Criticità 115, i sindacati dichiarano lo stato di agitazione

19/05/2012 di
vigili-del-fuocowirhekb

Le segreterie provinciali della Fp Cgil di Frosinone e Latina si sono riunite il 17 con i coordinatori dei rispettivi esecutivi dei comandi dei vigili del fuoco di Latina e Frosinone per decidere le iniziative da assumere relativamente alla cronica e non più sostenibile carenza degli organici che quotidianamente mettono a rischio il regolare funzionamento delle sedi di servizio e la copertura funzionale dei mezzi di soccorso.

“Tale criticità esige un’attenzione e un intervento particolarmente incisivo nei comprensori di Latina e Frosinone – dichiarano i rappresentanti sindacali – , in considerazione della maggiore complessità ed estensione territoriale di riferimento da coprire nelle operazioni di    soccorso.

Nelle province di Latina e di Frosinone appare, più che altrove, urgente e necessario l’avvio di una seria riorganizzazione dei servizi di soccorso, anche e  soprattutto alla luce delle novità prospettate dal “Progetto Soccorso Italia in 20 minuti” che, oltre a non aver previsto alcun tipo di coinvolgimento dei nostri territori, rischia di mettere a repentaglio l’incolumità dei futuri operatori del settore che si intenderà utilizzare, dell’utenza stessa e di fatto sminuisce il ruolo strategico e la professionalità dei vigili da noi auspicata attraverso le reiterate richieste di apertura permanente delle sedi di Arce e Castelforte.

Altra criticità è rappresentata dallo storico e ingiustificato ritardo nel pagamento delle spettanze dovute per l’attività svolta al di fuori del normale orario di lavoro, a cui nei Comandi si ricorre in maniera crescente, vista l’esiguità degli organici disponibili.

Sono di fatto fondamentali e irrinunciabili le attività di soccorso assicurate in tale regime, tra cui ad esempio lo stesso funzionamento di diversi distaccamenti, la campagna antincendi boschivi (che, di fatto, viene utilizzata anche per i servizi di soccorso   tecnico urgente) e l’emergenza neve.

Un ulteriore problema è il persistere dell’atteggiamento evasivo e dilatorio da parte delle Amministrazioni interessate rispetto alla problematica urgente dell’esigenza di tutela dell’esposizione rischio amianto del personale dei vigili, nonostante quanto documentato dal terzo rapporto ReNaM. Il Registro Nazionale Mesoteliomi ha evidenziato ben 58 decessi di pompieri causati dalle inalazioni dell’amianto, nonostante la messa al bando di tale fibra sia avvenuta da anni, ormai.

 

Ritenendo che vi sia urgenza di affrontare le problematiche evidenziate, le scriventi Segreterie Provinciali dichiarano l’immediato stato di agitazione del personale dei vigili del fuoco attivando le procedure previste dalla L. 146/90 e successive modifiche.