Jesolo, in 80.000 rendono omaggio alle vittime di Aprilia

06/05/2012 di
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Attesi in 60 mila sono arrivati in 80 mila a Jesolo (Venezia) non più per partecipare ad una festa per il raduno dell’Associazione nazionale carabinieri, ma per presenziare alla messa in ricordo delle 5 vittime morte nell’incidente di ieri sulla A13, nel padovano.

Il numero è aumentato proprio per rendere omaggio alle 3 donne e ai 2 uomini partiti da Aprilia per raggiungere la località turistica veneziana e condividere con migliaia di amici, che hanno in comune gli stessi ideali, e che invece il destino ha voluto che il viaggio si interrompesse bruscamente.

Quella che doveva essere una giornata di gioia si è trasformata in un momento di lutto. Pioviggina a Iesolo e ciò rende ancora più triste questa domenica. Il silenzio nella centrale piazza Martini a Iesolo è rotto solo dalle parole del cappellano militare del Comando generale dell’Arma, monsignor Ugo Borlegno, che ha concelebrato assieme al cappellano militare del Veneto don Tombolan e da altri cappellani militari regionali. L’altare è allestito al centro della piazza, sul lato stanno invece le autorità militari e civili, arrivati in gran numero, a partire dal presidente del consiglio regionale del Veneto, Clodovaldo Ruffato, l’assessore regionale ai trasporti Renato Chisso in rappresentanza della Regione Veneto la presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto e vari sindaci tra cui quello della località balneare Francesco Calzavana.

ALCUNI FERITI DIMESSI. La Direzione Sanitaria dell’Azienda Ospedaliera di Padova ha emesso un bollettino medico sullo stato di salute dei 18 feriti dell’incidente relativo al pullman, lungo la A13 con 22 persone a bordo, cinque delle quali sono decedute, che da Aprilia si stava recando, ieri, al raduno dei carabinieri a Jesolo (Venezia). Cinque pazienti, dei 12 che erano giunti ieri in Azienda Ospedaliera di Padova, sono stati dimessi nella tarda serata di ieri con prognosi modeste oscillanti tra i 10 e i 20 giorni. Due pazienti restano ricoverati per completare gli accertamenti e gli interventi terapeutici, ma non destano particolari preoccupazioni. Cinque pazienti, ricoverati in terapia intensiva, permangono in riserva di prognosi anche se per uno di essi la situazione appare più stabile e già in via di miglioramento. Per gli altri sono in corso ulteriori accertamenti e trattamenti e bisognerà attendere i prossimi giorni per comprendere l’evoluzione del quadro clinico. Inoltre, il Creu (Coordinamento regionale per emergenza e urgenza) comunica che i tre pazienti ricoverati nelle tre Terapie Intensive di Treviso, Piove di Sacco ed Abano Terme, pur rimanendo in riserva di prognosi, risultano stabili. Gli altri tre pazienti ricoverati nei reparti di degenza o in Osservazione Breve Intensiva ad Abano Terme e a Monselice non destano particolari preoccupazioni.

IL SINDACO. I tre uomini e le due donne di Aprilia morti ieri nell’incidente stradale sull’A13, nel padovano, mentre stavano raggiungendo Jesolo per partecipare al raduno nazionale dei carabinieri in congedo, saranno ricordati con un’iniziativa in futuro proprio nella località turistica veneziana. Lo ha detto il sindaco di Iesolo Francesco Calzavana ricordando che oggi «doveva essere una grande festa ed è invece un momento di ricordo di queste cinque persone». «C’è ancora più mestizia e tristezza in questa giornata. Avevamo lavorato per due anni perchè fosse una grande festa ed invece oggi si è trasformata in un ricordo un omaggio doveroso a Gianfranco Gruosso, Settimio Iaconianni, Maria Aronica, Roberto Arioli e Maria Domenica Colella». Il sindaco ha aggiunto poi che la città di Iesolo ricorderà in futuro i cinque di Aprilia «con un evento, non con un raduno come quello di oggi ma un’iniziativa per non farli dimenticare».

DELEGAZIONE PARTE DA APRILIA. Una delegazione del Comune di Aprilia è partita questa mattina, alle 6, alla volta di Padova, per incontrare i feriti e i familiari delle vittime dell’incidente di ieri sull’A13. Il sindaco facente funzioni Antonio Terra, insieme a due consiglieri comunali di Aprilia, due assessori, il comandante dei vigili urbani e i membri di alcune associazioni della protezione civile faranno visita negli ospedali dove sono ancora ricoverati alcuni dei componenti della sezione di Aprilia dell’associazione nazionale carabinieri, che ieri erano partiti per partecipare al raduno nazionale di Jesolo. «Questa mattina – racconta il sindaco Antonio Terra, in viaggio – abbiamo sentito per telefono alcuni dei feriti ricoverati, quelli meno gravi. È una situazione tragica. Aspettiamo di arrivare a destinazione, al comando provinciale dei carabinieri di Padova. Lì cercheremo anche di capire quando le salme potranno rientrare ad Aprilia e come poter organizzare la camera ardente e i funerali». Uno dei feriti, Domenico Laviano, ex candidato al consiglio comunale di Aprilia, è stato raggiunto telefonicamente dal sindaco. Nell’incidente ha perso la moglie, Maria Aronica, 57 anni, una delle volontarie dell’Anc di Aprilia. Al sindaco ha raccontato che è stato lui stesso a tirare fuori il corpo della moglie dalle lamiere del pullman.