Addio Finestra, il sindaco nostalgico che amò Littoria

26/04/2012 di
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Addio ad Ajmone Finestra, il sindaco nostalgico, passionale, follemente innamorato della sua città. Ma anche uno dei più contestati per via del suo passato fascista, mai rinnegato e anzi spesso esaltato. Il suo sogno mai realizzato resterà quello di ridare a Latina il suo nome originario: quello che, fondandola, il 18 dicembre del 1932 dopo la bonifica delle paludi pontine, le diede Mussolini e cioè Littoria.

Sindaco di Latina per due mandati dal 1993 al 2002 e dal ’79 per due legislature senatore del Msi, fu sempre vicino all’idea di destra di Almirante e non accettò mai la svolta finiana di Fiuggi. In gioventù aderì alla Repubblica sociale italiana, rivendicando questa sua scelta fino alla fine, con orgoglio. Una volta sindaco tornò ad affrontare il tema di Latina-Littoria.

Così nel ’95 la commissione toponomastica del Comune, su sua indicazione, chiamò Littoria il quartiere noto urbanisticamente «come R/0», quello all’interno della circonvallazione e con i palazzi di fondazione. La scelta fu avallata allora anche dal progettista del nuovo piano regolatore della città, Pierluigi Cervellati, il quale sostenne che per il suo disegno urbanistico sarebbe «ripartito dall’idea di Littoria» e come, tra l’altro, nessuno si era preoccupato di cambiare il nome ad altre città fondate nel Ventennio fascista in quel periodo come Aprilia, Pontina, Sabaudia e Pomezia. quando diventò sindaco di Latina, nel 1993, Ajmone Finestra, morto la scorsa notte all’età di 91 anni, confidò chiaramente ai suoi: «Io Latina la richiamerei Littoria, ma non è il momento». Un piccolo segno del Ventennio, però, il sindaco-nostalgico riuscì a lasciarlo chiamando ufficialmente il nucleo storico del centro di Latina, «Quartiere Littoria». Un nome rimasto negli atti pubblici ufficiali dell’amministrazione comunale, ma ormai molto meno nel linguaggio comune.

Lo stesso sindaco Finestra in quell’ occasione ricordò che gli anziani che per primi hanno vissuto in città e i pionieri della bonifica ancora oggi dicono quando si recano in centro «andiamo a Littoria». Nel 2005, nel 60/esimo anniversario del cambio di nome, avvenuto nel 1945, ormai da ex sindaco, Finestra lanciò un’ultima proposta: chiamare la città «Latina, già Littoria».

Secondo lui era «arrivato il momento di ricucire quello strappo, deciso da quattro persone, avvenuto in una stanza chiusa senza prima sentire cosa ne pensassero le persone che Littoria l’avevano vista nascere. Senza nostalgismi e senza retorica» .

Secondo l’ex sindaco «dobbiamo recuperare, anche dal punto di vista formale, gli anni che vanno dalla fondazione al 1945, gli anni del primo grande sviluppo che, da semplice paese rurale, ha fatto di Littoria un capoluogo di Provincia celebrato in tutto il mondo».

Ora, a distanza di anni, si riparla di quella proposta di cambiare nome. E’ nato anche un comitato per indire un referendum. Più di qualcuno storce il naso e si domanda quando questa città comincerà finalmente a guardare avanti anziché dietro.

  1. si potrebbe anche cambiare quel cartello con il nome del fratello, se ogni sindaco intitola una piaza o strada al fratello sorella zii cuguni e parenti vari non bastano le strade e le piazze, oppure ripristiniamo la vecchia toponomastica con i nomi dei figli di mussolini e dei regnanti di casa savoia.

  2. Non mi scandalò allora ne mi scandalizzerebbe ora… ho dato sempre poco valore alle parole ed ai nomi… valgono più i valori e la memoria . Non dimentichiamo ove ci portò chi ci governò allora. Dittatura e guerra…. tragedie italiane…
    Comunque rinnovate condoglianze.

  3. il miglior sindaco che LITTORIA abbia mai avuto.
    Sempre nei nostri cuori .

  4. Se fosse per lui oggi devremmo avere un’europa nazifascista , sai che bello in giro con il manganello a purgare e picchiare tutti quelli che ti stanno sui fondelli , ma sti americani non si potevano fa gli affari loro , sempre co sta mania di potare democrazia dappertuto , pensa come sarebbe stato bello , invece sti americani……..

  5. Pensare di aver avuto un sindaco come finestra e dopo Zaccheo mi sento vuoto completamente

  6. Doverosissimo fare le dovute condoglianze alla famiglia Finestra e rammaricarsi della scomparsa di una persona legata al territorio.

    PERO’ … la valutazione politica che do ai suoi 2 mandati e a TUTTA la giunta che lo ha sostenuto, per quanto mi riguarda non è positiva.

    Per citare un 2/3 insuccessi pesanti che ancora ci portiamo dietro:

    1) Terme di Fogliano …
    2) Intermodale ….
    3) Piano Regolatore

  7. cancellare LITTORIA dalla storia? Utopia comunista, regime che ha ucciso e ancora uccide. Ma studiate un pò di storia piuttosto……

  8. Come persona lo rispetto ma come politico non mi strappo i capelli per la sua mancanza.

  9. Quando uno muore è normale che siamo tutti buonisti …. condoglianze a Paolo e Carlo, detto questo lui da ragazzo ha fatto una scelta be precisa, scelse con chi stare e lo fece perche aveva quelle convinzioni politiche, mio nonno paterno la pensava come lui, quello materno, fece un’altra scelta che rispetto, condivido e sono ne sono fieramente orgoglioso. Ambedue avevano valori e amavano la patria, la famiglia, avevano solo idee diverse su come doveva essere questo paese. Io so che da parte stare, senza la retorica e nonostante oggi …. è stato un sindaco che ha creato le basi per quella città che è diventata oggi ….. come si sta a Latina ? giudicate voi …..

  10. Con Finestra sindaco gli zingari non c’erano.Adesso invece sempre i soliti nomi.

  11. Bravo Mino,hai proprio detto bene…..questi parlano di comunismo come se fosse una cosa bella…..sentite parlare quei rumeni che sono scappati da quel regime e poi giudicate.

  12. Io preferivo finestra e non Zaccheo che ha umiliato su striscia la notizia una città intera