Usura, fondazione Vecchi: “Chi denuncia va tutelato”

19/04/2012 di
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Poche denunce per usura, aveva sottolineato il procuratore aggiunto Nunzia D’Elia durante la conferenza stampa per l’operazione Caronte contro il clan Ciarelli-Di Silvio.

Ora arriva una riflessione della fondazione  Wanda Vecchi: “Le dichiarazioni della Questura e della Procura a seguito degli arresti legati all’operazione Caronte, devono imporre una doverosa riflessione nel merito della questione usura ed in particolare dallo spaccato che è emerso rispetto al mancato coraggio da parte delle vittime di denunciare la loro condizione”.

“La storia e l’esperienza della nostra Fondazione ci insegnano che denunciare deve essere ‘conveniente’. Il termine convenienza ha un duplice significato: quello della tutela delle forze dell’ordine e dello stato, e nel caso del lavoro svolto a Latina dalla Questura e dalla Procura la dimostrazione è stata di grandissima ed assoluta efficienza, nonché quello di natura economica, pertanto con l’applicazione della normativa che porta il soggetto usurato anche a risolvere i suoi problemi economici. E’proprio su questo ultimo tassello, purtroppo, che il sistema di tutela a chi si ritrova nelle maglie dell’usura, sta dimostrando delle crepe preoccupanti. A fronte di un aumento dei casi e, soprattutto, così come ha sottolineato la questura e la Procura, a fronte di moltissimi usurati ‘sommersi’, si rileva una scarsità di risorse economiche impegnate da parte delle istituzioni. Per far fronte alle numerossime esposizione economiche di famiglie, imprenditori e ad oggi purtroppo anche di giovani disoccupati, occorrono più soldi. Sono mesi che la nostra Fondazione denuncia questa criticità, ma ad oggi non si è registrata alcuna inversione di tendenza.

La piena e totale condivisione con le forze dell’ordine e con la Procura, sul coraggio di denunciare, ci fa quindi ritenere doveroso aggiungere che occorre chiudere il cerchio anche sotto l’aspetto economico. Un individuo usurato non trova il coraggio di denunciare se non è in grado di far fronte ai propri debiti. Se ad oggi, alla difficoltà di accedere al credito legale si aggiunge anche la difficoltà per scarsità di risorse da parte di associazioni e fondazioni, le persone che denunceranno saranno sempre meno rispetto a quelle che si lasceranno usurare.

Auspichiamo quindi la massima sinergia tra tutti gli organismi e i soggetti preposti per individuare un percorso che renda conveniente denunciare. Un percorso che renda ancora più efficace il contrasto alla terribile piaga dell’usura”.