Clan Ciarelli-Di Silvio, 34 arresti. Nuove accuse per la guerra criminale

16/04/2012 di
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Circa cento poliziotti, tra agenti della squadra mobile di Latina e Roma e quelli dell’anticrimine, sono stati impegnati dall’alba di questa mattina nell’operazione denominata “Caronte”, che ha portato all’emissione di 34 ordinanze di custodia cautelare, firmate dal gip Tiziana Coccoluto, 29 in carcere e cinque agli arresti domiciliari, notificate ad altrettanti membri delle famiglie Ciarelli e Di Silvio.

Associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una “serie indeterminata di reati” in materia di detenzione, porto e cessione illegale di più armi da sparo, omicidi, tentati omicidi, lesioni, incendi, rapine, estorsioni, usura, trasferimenti fraudolenti di valori e cessione di sostanze stupefacenti: sono questi i reati che vengono contestati nel nuovo fascicolo che tratta fatti risalenti alla guerra criminale del 2010 e oltre.

“Una fase che raccoglie un grande sforzo investigativo. – ha commentato il procuratore aggiunto Nunzia D’Elia, nel corso della conferenza che si è tenuta questa mattina in via Ezio – Un legame criminale tra le due famiglie, segnato anche dall’elemento culturale, si è istaurato all’indomani del tentato omicidio nei confronti di Carmine Ciarelli, episodio che ha scombussolato gli equilibri criminali della città”.

IL VIDEO

 

Tutti i dati dell’operazione CARONTE (file PPT)

Alcuni nuovi aspetti dell’inchiesta sarebbero legati all’omicidio di Massimiliano Moro e ad alcune sparatorie avvenute a Latina. Nel primo caso si parla dell’esistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico di alcuni membri del gruppo: per questo episodio era già stato indagato Andrea Pradissitto ma, nel corso delle indagini, non si è mai arrivati al sequestro dell’arma in questione.

Decisamente più chiari sembrerebbero i contorni dei tentati omicidi che si sono consumati a maggio del 2010 nei confronti di Maurizio Santucci e Silvio Savazzi, raggiunti da alcuni colpi di arma da fuoco nella zona di via Pionieri della Bonifica. Secondo gli inquirenti il ruolo di mandante sarebbe da attribuire a Costantino Di Silvio, detto Patatone, mentre gli esecutori sarebbero Carmine Di Silvio e Vincenzo Falzarano. Carmine e Costantino sarebbero responsabili anche dell’agguato ai danni di Francesco Annoni.

“Abbiamo cercato di rispondere a una città che chiedeva sicurezza – ha commentato il capo della squadra mobile Cristiano Tatarelli – attraverso grandi sforzi che ci hanno permesso di riuscire a portare, ai processi svolti fino ad oggi, queste persone in stato di detenzione”.

I riscontri della Mobile hanno portato anche a delineare presunte responsabilità nei confronti di Carmine Ciarelli, considerato il mandante di due spedizioni punitive nei confronti di Gianfranco Fiori, il giovane che era stato arrestato con l’accusa di aver provato ad uccidere lo stesso Carmine con sette proiettili davanti al bar Sicuranza, nel quartiere Pantanaccio.

Secondo gli inquirenti Ciarelli, con la collaborazione di Carmine Di Silvio e Mattiuzzo, avrebbe incaricato Ciappola, Esposito e Papa di uccidere Fiori, poi fermate dai carabinieri al Lido di Latina. Fallito il tentativo Carmine Di Silvio e Carmine Ciarelli avrebbero organizzato un secondo attentato: in questo caso tre persone sarebbero state spedite a Cervinia, dove si trovava in quel momento Fiori, un viaggio interrotto a Torino grazie a un controllo della polizia.

Ad Andrea Pradissitto e Simone Grenga viene contestato il tentato omicidio di Fabrizio Marchetto, il giovane considerato dai Di Silvio coinvolto nell’uccisione di Ferdinando detto  il Bello, padre di Patatone, ucciso da una bomba piazzata sotto la sua auto a Capoportiere  nel 2003.

 

“Il carattere pervasivo di questi gruppi ha reso difficoltoso da anni il lavoro delle forze dell’ordine; – ha spiegato il questore di Latina Alberto Intini – questa attività, che può considerarsi non conclusa determina una grande opera di rassicurazione per i cittadini”.

Poche rispetto alla norma, ma tante in rapporto alle altre indagini, le dieci denunce raccolte in questa inchiesta aggiungono elementi importanti all’accusa.

Il ruolo di capi promotori dell’organizzazione sarebbe da attribuire a Carmine, Pasquale e Ferdinando Ciarelli detto Macù, Ferdinando detto Furt e Giuseppe Di Silvio, detto Romolo. Erano loro a determinare la strategia criminale e a prendere decisioni di rilievo. Pupetto Di Silvio, secondo l’accusa, organizzava nel concreto le azioni da compiere.

Le donne della gang pensavano a riscuotere il denaro frutto di usura e a nascondere le armi. Contestati episodi già finiti in altre inchieste precedenti, ma ora arricchiti da nuovi elementi di indagine che porteranno a contestazioni più documentate.

A carico di C.V. di anni 20, B.G. di anni 55,  e V.P. di anni 55, il Gip ha emesso ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per il reato di detenzione abusiva di arma da sparo. Medesimo provvedimento ha raggiunto C.C. di anni 54 e C.S. di anni 38 per il delitto di concorso in usura. Tra questi un agente immobiliare di Latina.

 

Questi nello specifico i reati contestati:

 

CIARELLI Carmine e CIARELLI Ferdinando detto Furt nato il 17/11/1963 decidevano altresì l’erogazione di mutui con determinazione dei tassi usurari da applicare, imponendo talora, quale modalità di erogazione dei prestiti, l’acquisto a credito di autovetture da parte dei mutuanti, decidendo sia le azioni e le intimidazioni necessarie per la riscossione dei crediti, (anche mediante acquisizione e/o impossessamento di beni immobili, selezionando i “prestanome” per l’intestazione fittizia di beni) sia le azioni per indurre le vittime a non denunciare o a ritrattare le dichiarazioni già rese alla PG o all’autorità giudiziaria.

CIARELLI Pasquale, CIARELLI Ferdinando detto Macù, svolgevano altresì il compito di sovrintendere e procedere all’attività di esazione dei crediti usurari con condotte estorsive consistenti in intimidazioni, minacce, sequestri di persona, percosse e lesioni.

E’ stato attribuito il ruolo di organizzatore a DI SILVIO Ferdinando Pupetto di anni 23, il quale organizzava appunto la commissione dei reati, reperendo i mezzi da utilizzare, individuando i soggetti idonei per il compimento di azioni delittuose e stabilendo le modalità operative, nonché dando indicazioni per intimidire i testimoni;

mentre hanno il ruolo di partecipi:

DI SILVIO Giuseppe detto Ciappola,di anni 27, ESPOSITO Mario di anni 33 e PAPA Giuliano di anni 27, con il compito di occultare e custodire le armi, nonché di eseguire materialmente reati, tra cui tentati omicidi;

DI STEFANO Fabio, di anni 23 con il compito di reperire, custodire e occultare le armi, di eseguire aggressioni, intimidazioni ed estorsioni;

FALZARANO Vincenzo, di anni 29 con il compito di reperire, custodire e occultare le armi, di eseguire aggressioni, intimidazioni ed estorsioni, nonché di commettere attentati e tentati omicidi;

CARBONI Mario, di anni 27con il compito di eseguire aggressioni, intimidazioni ed estorsioni, di commettere attentati e tentati omicidi, nonché di procedere all’esazione e al recupero dei crediti usurari, di fungere da autista, accompagnatore e “guardia del corpo”;

PAGLIERINI Alessandro, detto “Il Cinese”, di anni 36 con il compito di eseguire aggressioni, intimidazioni ed estorsioni, nonché di commettere attentati e tentati omicidi;

GRENGA Simone, di anni 26 con il compito di detenere armi, eseguire aggressioni, intimidazioni spedizioni punitive ed estorsioni, nonché di commettere attentati e tentati omicidi e omicidi;

PRADISSITTO Andrea, di anni 22 con il compito di detenere armi, eseguire aggressioni, intimidazioni ed estorsioni, anche per il recupero dei crediti usurari, nonché di commettere attentati, tentati omicidi e omicidi;

DI SILVIO Maria Cristina, di anni 40 con il compito di occultare e custodire le armi;

DI SILVIO ANTONIO, (detto Sapurò) di anni 31, con il compito di reperire e custodire armi e munizioni;

IZZO Monia, di anni 29 con il compito di collaborare all’attività estorsiva e di esazione crediti;

CIARELLI Antoniogiorgio, di anni 32con il compito di eseguire attentati, tentati omicidi, omicidi, nonché di aiutare e fornire ricovero agli associati ricercati dalle forze dell’ordine;

Di SILVIO Antonio detto Patatino di anni 19 con il compito di eseguire intimidazioni, estorsioni e rapine;

DI SILVIO Rosaria di anni 47 con il compito di esazione dei crediti usurari;

CIARELLI Rosaria, di anni 48 con il compito di procedere all’attività di esazione dei crediti usurari con condotte estorsive consistenti in minacce, sequestri di persona, percosse e lesioni nonché con il compito di curare gli interessi del clan familiare con ampia facoltà discrezionale specie durante i periodi di detenzione di Ciarelli Carmine e Ferdinando .

 

Per tali reati il GIP ha emesso provvedimenti restrittivi della libertà personale a carico di Di Silvio Carmine di anni 39, Di Silvio Giuseppe, detto Ciappola , Esposito Mario, Papa Giuliano, Mattiuzzo Gianluca di anni 30, Ciarelli Carmine, CIiarelli Ferdinando detto “Macù” cl.1982, Paglierini Alessandro, Carboni Mario, Falzarano Vincenzo, Pradissitto Andrea, Grenga Simone, Ciarelli Ferdinando senior (detto Furt), Ciarelli Antoniogiorgio.

  1. Giusto.

    Pero’ adesso che siano processati, giudicati e condannati a pene esemplari e non ridicole come l’ultima.

    Clan Ciarelli e Di Silvio: Latina non vi vuole.

    Andatevene o altrimenti che sia galera a vita.

  2. più ne metti dentro e più ce ne sono? ma quanti sono? complimenti alla polizia di stato per la pulizia che stanno facendo. almeno speriamo in loro. grazie polizia.

  3. ….Consegnateli alle Autorità indiane e fate liberare subito i due marò:è l’unica soluzione!!!!

  4. continuo a ripeterlo finchè posso,si riproducono come conigli,trà 10 anni saranno la maggioranza,fermiamoli prima che sia troppo tardi

  5. ERA ORA !!! C***O. Ed ora teneteli dentro però…altrimenti gli fate solo un regalo e tanta pubblicità

  6. Pena certa non sconti e speriamo che al piu’ presto fanno un mega carcere.

  7. speriamo di non vedere i soliti ingranaggi pazzi!
    tipo la giustizia che libera i delinquenti o li condanna a pene lievissime e ridicole… come ormai avviene sempre di più.
    ancora penso a quella famigia di latina che ha rinunciato all’alloggio popolare per paura delle ritorsioni da parte di questi signori

  8. QUALCOSA STA CAMBIANDO a LATINA! Mi domando come mai il “movimento antizingari” da parte delle istituzioni locali si sia scatenato dopo il commissariamento. Forse l’ ex Sindaco (ed i suoi vicini) era il filtro ultimo alla giusta “pulizia” in corso?

  9. si, vabbè!! Tutto ‘sto casino poi, con gli avvocati che si possono permettere, si beccano mezza giornata di carcere per schiamazzi notturni, usciranno puliti e ce li ritroveremo in giro a far danni.. Sbattetela dentro ‘sta munnezz de gente e buttate via la chiave!

  10. i loro avvocati si stanno fregando le mani,lavoro garantito per anni,quel nano malefico impomatato stà brindando,chi vuol capire capisca

  11. Speriamo che non sia il solito doppio regalo.
    Pubblicità per loro e tanti soldi per i soliti avvocati che staranno già fregandosi le mani pensando alle ricche parcelle per difendere queste m…e .

  12. 34 persone che dobbiamo mantenere nelle patrie galere sono un problema economico non indifferente……..

  13. Onore agli uomini della Mobile e al loro comandante Tatarelli. Gli unici che rischiano veramente nonostante i giudici.

  14. X maaaa—-no il nano impomatato è un’avvocato,il nano col ferrari è quello pelato

  15. Ora pero’ io andrei a chiedere il conto al Giudicie che l’altro giorno ha emesso una sentenza a dir poco assurda, trattando i Pluripregiudicati e per OMICIDIO, come fossero cherubini incensurati alla prima contravvenzione. Ma di fronte a quest’altra notizie un minimo di Vergogna gli sara Venuta? La mobile ed i Carabinieri fanno quello che possono…. coi mezzi che hanno a disposizione, che anche la magistratura faccia la sua parte…CASPITA. Perche se no sono un sacco di soldi dei contribuenti buttati a mare e la partita sarebbe persa. Basta con la Giustizia Spettacolo tipo Grand Hotel.

  16. Cari Giudici, qui non si parla piu’ di piccoli reati al Patrimonio…..qui ormai siamo all’associazione a delinquere di Stampo Mafioso…… qui ci vuole il 41bis altro che 4 anni per omicidio ma fateve un’esame di Coscienza.

  17. Ma quanti sono non finiscono mai? Sono peggio dei conigli Australiani? Si chieda la sterilizzazione chimica. Senno’ tocchera’ chiedere a Luigi figlio del Grande Eduardo De Filippo di riscrivere la piece teatrale “Gli esami non finiscono Mai” in …..Gli Zingari non finiscono mai.

  18. Una volta quando c’era le reiterazione del reato, le pene erano molto piu’ severe anzi si sommavano con quelle precedenti alle quali si erano concessi degli sconti applicando le Attenuanti Generiche. Giudiciiiii, questi sono sempre loro che delinquono, ridelinquono,ridelinquono………..questi non si recuperano piu’ e’, cromosomico il loro problema …..ebbene Voi continuate a concedere sconti di pena? Scusate per capire quali sarebbero le motivazioni…giuridiche per non pensare male?

  19. ma per che a questi invece di tenerli a sbafo sulle spalle dei contribuenti nn li metano a lavorare con pala e piko al mio paese si usa cosi qua da voi per che no….

  20. me che credete che la tutto si regola….e che latina diventa una citta “pulita”???
    ….poveri voi….
    Tra villaggio Trieste e il quartiere del cimitero passando per il pantanaccio ma lo sapete quanti pischelli sono pronti a mangiarsi la torta……???

  21. pesniamo solo a sostenere cristiano tatarelli, uomo di stato e uomo di legge, con 2 palle da pare invidia a tutta latina e provincia!
    Finalmente si è creato un gruppio di persone che dedicano la loro vita al bene comune e a difendere i più deboli questa città deve essere orgogliosa di dare ospitalità a persone come tatarelli e giancristofaro! dovrebbe invece chiedere la cacciata di giudici come quelli che hanno preceduo il processo andromeda ed i legali di quei porci da stalla!
    ONORE A VOI UOMINI DI STATO CHE IMPEGNATA LA VOSTRA VITA CONTO LA CORRUZIONE IL MALE, LE INGIUSTIZIE E LE INEQUITà CHE TORMENTANO GLI INDIFESI ED I PIU’ DEBOLI! CHE LA FORTUNA E L’AUDIACIA SIANO SEMPRE CON VOI, PECHè LA GENTE COMUNE GIà LO è ED IN VOI CONFIDE PER PROSPETTIVE DI VITA MIGLIORI!

  22. organizziamo una manifestazione con qualche striscione per ringraziare la mobile di latina, tatarelli ed anche giancristofaro? passiamo in piazza del popolo, palazzo del governo, questura e tribunale! per dare un segnale che esiste una latina fatta di gente vera, di gente che ama la legalità, la civiltà e rifiuta ogni forma di violenza! che ne pensate????

  23. State facendo troppo sangue,e il troppo è nemico del giusto

  24. ma non vi vergognate di quello che avete fatto??la chiamate pure operazione?ma di che solo x farvi pubblicita’avete preso persone che nn centravano nulla ora che stanno tutti dentro xche’si sentono ancora tutte queste cose…omicidi incendi rapine non ve lo domandate?i zingari hanno la nomina e voi fate i fatti vergogna!!!la legge e’uguale x tutti

  25. Senza una nuova classe dirigente che con idee per la rinascita della città; senza un minimo di ripresa economica che faccia tornare il lavoro sul territorio devastato da anni di crisi (non solo l’ultima)… la vedo difficile.

    Comunque oggi è una bella giornata …

  26. Ho visto solo ora il Video, e domando perche quando arrestano un’incensurato la prima cosa che fa la Polizia e’ mettere le MANETTE, mentre a questa feccia non le Hanno MESSE?

  27. le solite cose note, i soliti nomi, adesso per un pò si respira, poi tra un pò ritornerà tutto come prima. Insisto, ho paura che neanche usare più bene la matita serve, serve una rivoluzione culturale, cioè prevenzione e denuncia, siamo in grado tutti di fare questo? ….

  28. nulla è per sempre…magliana, faccia d’angelo, sandokan, reina….e ora anche loro…qualcuno purtroppo prenderà il posto.

  29. però a leggere i nomi mi sembra tutta gente che già doveva stare in gabbia

  30. ma lo sapete che occupano oltre 10 appartamenti delle case popolari??

  31. Ma chi sono quelli con l’invalidità?
    E quello che si è adoperato per fargli avere l’invalidità e che è andato sotto processo, che fine ha fatto?
    E il sindaco che l’appoggiava?
    E la commissione che ha dato l’ok?

  32. GRAZIE DI CUORE ALLA POLIZIA DI STATO E GRAZIE ALLA REDAZIONE DI QUESTO SITO. E’ ANCHE GRAZIE AI NOSTRI COMMENTI DI SDEGNO CHE QUALCOSA SI STA MUOVENDO.

    MI AUGURO SOLO CHE IL LAVORO SVOLTO SIA RIPAGATO DA GIUDICI GIUSTI!

  33. Quindi da domani al parcheggio dell’Inps non ci saranno più gli zingari?

  34. GRAZIE ALLE FORZE DELL’ ORDINE DITELO TUTTI AD ALTA VOCE, SPERIAMO CHE CI SIA QUALCHE GIUDICE SERIO CHE CE LI TOLGA DI MEZZO PER UN BEL PO’ DI TEMPO. ERANO TORNATI IN MASSA AL CENTRO DELLA CITTÀ A FARE I CAFONI……MARCITE IN GALERA ……

  35. ONORE A TATARELLI… ONORE AGLI UOMINI DELLA MOBILE… ONORE A GIANCRISTOFARO…. ONORE A QUESTI UOMINI VERI IN UNA CITTA’ DI VIGLIACCHI!!!!!!!!!!!!!

  36. se date una letta a chi sono i loro avvocati difensori e a chi sono saranno i giudici (corrotti) che li giudicheranno non c’è da stare tanto allegri : usciranno TUTTI molto presto.

  37. Prima del maxiprocesso alla mafia siciliana, molti sostenevano che la mafia non era una associazione,ma solamente dei gruppi. Il maxi processo del pool antimafia dimostrò che la mafia era una associazione.
    Quello che sta succedendo a Latina assomiglia molto a quella vicenda.
    C’é chi sostiene che le attività criminosi dei due clan sono azioni determinate da una associazione a delinquere ben organizzata e ramificata, e chi invece continua a dire il contrario. Questo é il vero scontro in atto nella città.
    Valga per tutte da una parte la richiesta di 116 anni fatta dal Pubblico Ministero e una sostanziale e sostenziosa e secondo me gratuita riduzione della pena ottenuta in appello dal clan Di Silvio-Ciarelli.
    Quelle attività delittuose sono parte di una azione fatta da una associazione organizzata, ben collaudata, con un consenso nella città fatto di paura e di forti interessi.
    Ora che la magistratura e la Questura di Latina hanno quasi sgominato il primo livello, occorre arrivare al secondo ed anche al terzo livello.
    Dove finivano i soldi della usura, dove quella delle estorsioni, dove veniva investito quel fiume di denaro proveniente dalla droga, dalle minacce, dai furti, dai prestiti a tassi da usura ???
    Dove? A noi interessa sapere dove hanno investito.
    E se hanno investito, chi, quali uffici, quali personaggi, quali strutture consigliavano e orientavano quegli investimenti, quali commercialisti, quali “menti raffinate”suggerivano, in quali settori?.
    Questo é l’altro livello della criminalità organizzata presente in città.
    A meno che qualcuno non pensi che quel fiume di soldi quel clan li metteva sotto il mattone o ci compravano i cornetti rossi da vendere in giro per la città.
    E’ il secondo livello é un altro pezzo importantissimo nella storia della criminalità organizzata della città.
    Chi suggeriva al clan di investire, cosa comprare e dove comprare e da chi comprare???
    Epoi c’é il TERZO LIVELLO. Quello politico. Quello che ha creato in questi anni le sue fortune sulle attività dei clan.
    Fortune in termini economici e in termini elettorali. In termini di consenso e di guadagno.
    Il fatto più triste é che la Magistratura e la Polizia sono stati lasciati soli.
    La politica di destra e di sinistra in queti anni ha pensato ad altro, ha guardato altro, ha fatto altro.
    Non si sono mai interessati delle aggressioni, degli incendi , degli omicidi, dei ricatti delle minacce, della droga. Non era problema loro.
    La politica, le forze politiche di questa città ha avuto paura, ha mostrato indifferenza, é stata corresponsabile lassista e connivente, ha espresso solidarietà solo quando a cinque politici sono giunte cinque pallottole.
    Mai si era vista tanta solidarietà nei confronti delle famiglie sottoposte al ricatto, alla violenza, alle estorsioni.
    Non ho mai letto una denuncia di un uomo politico di un consigliere comunale. Mai e poi mai.
    Non abbiamo mai sentito un solo conisgliere comunale esprimere solidarietà alle famiglie, ai proprietari di attività, ai genitori di figli drogati, ai ragazzi drogati. .
    Mai. Solo se la criminalità tocca o sfiora la casta allora questa reagisce. Magistratura e la Polizia debbono continuare a fare il loro lavoro.
    Bisgona iniziare a preparare una grande manifestazione popolare, cittadina contro la violenza contro la criminalità organizzata.
    Deve essere un fatto di popolo, E sarebbe il modo migliore per stare dalla parte della Magistratura e della Polizia.
    Grazie.

  38. Cari comnisglieri comunali del PD,caro sindaco PERCHE’ NON CONVOCATE UNA MANIFESTAZIONE CITTADINA CONTRO LA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA, contro la violenza, perché non proclamate una giornata di mobilitazione cittadina per esprimere la vostra vera solidarietà nei confronti della Polizia di Stato e della Magistratura.
    Una grande manifestazione cittadina per la democrazia.
    Non lo farete perché state pensando ad altro, avete altre cose sulle quali impegnare il vostro piccolo cervello.

    Latina ha bisogno di pulizia, di moralità, di democrazia.
    Convocate un consiglio comunale STRAORDINARIO per dire che siete dalla parte della Magistratura e delle Forze di Polizia.
    Per non lasciare soli magistrati e poliziotti che proteggono anche voi e le vostre famiglie.
    So anche che non lo farete. Siete troppo codardi.
    Per voi la democrazia é una semplice, vuota, insignifcante parola.
    Per voi la democrazia ha senso quando parlate di finanziamento ai partiti, quando venite minacciati voi in prima persona. Il resto non vi riguarda.
    Grazie

  39. UN PASSO è STATO FATTO PIU DI COSI LA QUESTURA NON POTEVA FARE…SAPETEE CHE BELLO QUESTA CITTà SENSA QUESTI RIFIUTI CI SAREBBERO MENO FATTI DI CRONACA E PIU CIVILTà…SEQUESTRATEGLI ANCHE LE CASE E TERRENI CHE NON HANNO PRESO CON IL SUDORE E CON IL LAVORO…POI UNA VOLTA FATTO ANCHE QUELLO POSSIAMO CANTARE VITTORIA…

  40. Mi capita spesso di andare all’ufficio postale di via Toti.Non ci crederete,ma questa gente chiede i soldi ai pensionati.Indagate.

  41. un grazie e un grande plauso agli uomini di tatarelli che stanno continuando la loro operazione di controllo sul territorio..
    ma volevo solo farvi fare una riflessione…
    ma la guerra in quanti si fa? a me sembra che ci siano stati arresti esemplari solo da un lato… e dall’altro? c’è chi forse in questi momenti sta acquistando ancora più potere…
    non voglio di certo mettere in discussione la soddisfazione per questi arresti esemplari…
    ma non dimentichiamoci chi ha iniziato la guerra criminale… forse dopo si sarà mosso con più intelligenza e senza commettere errori… non lo so!
    ricordatevi la storia della vostra città.. la guerra criminale iniziò già negli anni 90 quando vennero i casalesi a latina e per prima cosa cercarono di piegare ai loro voleri i ciarelli… poi continuò… con tregue e scontri più o meno cruenti…
    ricordiamo l’autobomba del 2003… quindi cerchiamo di rimanere con i piedi per terra e riflettere sulle dinamiche che si stanno susseguendo…
    sicuri che sta vincendo solo la legalità?

  42. Ammiro l’ottimismo dei più quando polizia e magistratura mettono in atto queste eccellenti azioni di pulizia. Purtroppo bisogna però ricordare che la velocità di riproduzioni delle famiglie “nomadi” è altissima e che i figli dei rom dimostrano di essere peggiori dei padri. Date retta a me: nonostante il recente e quanto mai auspicato impegno delle forze dell’ordine, Latina in futuro non può andare che peggiorando.

  43. arrestate anche i loro avvocati!!! solo così la PULIZIA DEL MARCIO a Latina sarà davvero completa !