CAMIONISTA ACCUSATO DI STUPRO CHIEDE CASTRAZIONE CHIMICA

11/08/2009 di

Un camionista è accusato di aver stuprato quattro prostitute e da cinque mesi è in carcere, ma vuole riabbaracciare la sua famiglia e per questo è diposto anche a subire la castrazione chimica. Accade a Latina, e il quotidiano Il Tempo racconta che l’uomo, di 47 anni, accusato dello stupro di quattro prostitute tra l’Eur e la Laurentina, si proclama innocente ma a casa sua sono stati trovati cellulare e numero telefonico di una delle prostitute violentate. Ieri davanti al Tribunale del Riesame il camionista è arrivato a chiedere la castrazione chimica pur di poter ritornare a casa dalla moglie e dalle sue figlie.


I guai per Valentino Marchitti sono iniziati il 6 marzo scorso, quando investigatori della Questura di Roma si sono presentati nella sua abitazione in seguito a una denuncia di quattro prostitute romene, secondo le quali il camionista le aveva caricate sul suo automezzo e le aveva costrette con la minaccia di un coltello a fare sesso, rapinandole. A casa di Marchitti gli investigatori hanno trovato un cellulare di una delle prostitute e un foglio del cronotachigrafo del camion, con sopra annotato il numero di telefono di una delle presunte vittime dello stupro. A nulla sono valsi, continua il quotidiano, i vari tentativi dei difensori di Marchitti di evidenziare alcune incongruenze nelle denunce delle vittime. I legali hanno chiesto la revoca della misura della custodia cautelare in carcere o la sostituzione con una misura meno pesante, insistendo anche sul fatto che Marchitti, incensurato, è incompatibile con il regime carcerario ed hanno proposto la castrazione chimica del loro assistito. A giorni si dovrebbe sciogliere la riserva e Marchitti spera di poter riabbracciare la sua famiglia a Lenola, un paese in provincia di Latina, arroccato sui monti Ausoni.