De Marchis: “Assurdo ritardo sul bilancio di previsione”

31/03/2012 di

«Nei mesi scorsi gli amministratori del Comune di Latina erano lasciati andare alle solite vane promesse in merito all’approvazione del bilancio di previsione 2012, Cirilli aveva addirittura ventilato l’ipotesi di lavorare a Natale per approvare il bilancio entro 31 dicembre 2011. La stessa cosa aveva fatto il sindaco Di Giorgi. Inutile dire che nessuno aveva creduto a questi impegni». Il capogruppo del Partito democratico Giorgio De Marchis attacca: «Tuttavia nemmeno pensavamo che anche per il 2012 ci saremmo trovati nella solita situazione con un bilancio approvato a metà anno»

Purtroppo la circostanza che si profila sembra essere proprio questa, malgrado gli impegni assunti dall’assessore Maietta qualche giorno fa davanti alle telecamere di Lazio tv il bilancio non è stato approvato nemmeno dalla giunta e non è stato messo a disposizione per il lavoro dei consiglieri comunali. “Siamo molto preoccupati per questo ritardo – aggiunge il capogruppo – e lo sono soprattutto i cittadini di Latina. Occorre ricordare che per il nostro Comune si profila una stangata senza precedenti con l’imu e le addizionali irpef portate ai massimi livelli. Tutto questo è reso ancora più grave dall’immobilismo della maggioranza sui grandi nodi irrisolti. A partire dalla metro, passando per i debiti fuori bilancio e per finire con la Latina ambiente e le terme di Fogliano: milioni di debiti in parte ereditati dal passato, in parte consolidati dalla pessima gestione finanziaria e politica dell’amministrazione Di Giorgi. Chiediamo pertanto di avere una discussione aperta e trasparente sul bilancio. Chiediamo, inoltre, all’assessore di rendere pubbliche ai consiglieri e alla città le scelte che l’amministrazione comunale intende compiere sull’imu e sulla tassazione diretta e indiretta. All’interno di questa vicenda – conclude Giorgio De Marchis – sarebbe auspicabile una presa di posizione netta dell’amministrazione comunale in favore della restituzione dell’iva sulla tia per cercare per quanto possibile di allentare la morsa fiscale”.