Scontava gli arresti domiciliari in una villetta abusiva sui resti romani

30/03/2012 di
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Un quarantenne di Minturno stava scontando gli arresti domiciliari in una villetta di lusso sul lungomare di Vidicino, rivelatasi poi essere costruita abusivamente su resti romani di inestimabile valore archeologico. L’abuso edilizio è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Formia e dai carabinieri.

Da tempo l’uomo era controllato dai finanzieri, insospettiti dallo strano andirivieni di persone che entravano ed uscivano dalla sua proprietà, vicina al porticciolo di Capo Sele. Presentatisi ieri mattina alla porta della villetta per verificare la presenza dell’uomo e dare una risposta ai sospetti emersi nel corso delle osservazioni, i finanzieri e i carabinieri della stazione di Formia, hanno potuto constatare come l’uomo, insieme alla compagna che viveva con lui, avesse deciso di trasformare la dimora in un resort di lusso con mobili high-tech e finiture di pregio, televisori ultrapiatti, un sofisticato
sistema di videosorveglianza, nonchè una piscina interrata.

Sin qui nulla di strano, se non che l’abitazione sorge proprio sopra un sistema di grotte risalenti all’epoca romana, con tanto di affreschi, che la coppia aveva deciso di «attrezzare» a magazzino per i materiali edili e trasformare in vere e proprie suite super lusso, grazie all’opera di una squadra di muratori senza scrupoli che, rigorosamente in nero e senza alcuna autorizzazione, hanno scavato, deturpato e violentato irrimediabilmente quegli ambienti antichi.

Sul posto sono stati fatti intervenire funzionari del Comune di Formia che, dopo un primo sopralluogo dell’area, hanno constatato una serie di abusi edilizi ed hanno avviato approfonditi controlli per verificare la storia della proprietà e dei lavori di ampliamento eseguiti nel tempo. Inoltre grazie all’apporto del Nucleo tutela ambientale dell’Arma dei Carabinieri è stato possibile accertare la presenza di alcuni frammenti di anfore antiche che, insieme a materiale di risulta erano stati gettati in alcuni sacchi pronti per essere smaltiti senza alcun riguardo.

Ora i reperti, custoditi presso gli uffici del gruppo della Guardia di Finanza di Formia, saranno sottoposti ad approfonditi accertamenti a cura della Soprintendenza ai beni archeologici di Roma che, nei prossimi giorni, effettuerà anche un sopralluogo del complesso sistema di grotte. Alla fine della giornata, la coppia di fidanzati è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Latina per abusivismo edilizio, nonchè per danneggiamento e sottrazione di reperti archeologici.

Inoltre la posizione dell’uomo è stata segnalata al tribunale di sorveglianza per le valutazioni di competenza, mentre la posizione dei lavoratori ed eventuali ulteriori responsabilità saranno vagliate nei prossimi giorni. Il sito è stato posto sotto sequestro e messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria pontina.