Apre un conto in banca con documenti falsi, arrestato

17/03/2012 di

Un 50enne, originario di Aprilia, è stato arrestato dai carabinieri della stazione Roma Tuscolana per tentata truffa e detenzione di documenti d’identità falsi. L’uomo, nei giorni scorsi, si è recato presso un istituto di credito di Via Appia Nuova ed ha aperto il conto corrente esibendo una carta d’identità falsa, che riportava la sua foto ma aveva i dati anagrafici fittizi. Gli impiegati della banca, non accortisi del raggiro, hanno portato a compimento l’operazione.

Dopo qualche giorno il 50enne ha versato ben 5 assegni contraffatti, per un valore di oltre 9mila euro, effettuando tale operazione tramite lo sportello automatico in quanto, non rapportandosi direttamente con l’operatore, pensava di farla franca e quindi di vederseli accreditati sul proprio conto. Raggiunta la data della valuta, il truffatore ha tentato di prelevare il contante dallo sportello automatico, ma la tessera bancomat gli era stata disattivata.

A quel punto l’uomo, incensurato, è entrato in banca per chiedere informazioni sul motivo dell’anomalia, ma il dipendente dell’istituto, che aveva scoperto il raggiro, lo ha distratto inventando una scusa, e ha chiamato i Carabinieri. Immediatamente giunti sul posto, i militari, che erano già sulle sue tracce, lo hanno ammanettato ed accompagnato in caserma in attesa di essere processato con il rito per direttissima.

  1. Perche’ se un cittadino normale apre un conto con un documento taroccato… Viene arrestato…. mentre se un politico viene eletto con imbrogli e voti taroccati, invece non succede nulla? Eppure ha rubato e malversato al pari di un normale TRUFFATORE! Anzi trattandosi di POLITICO cioe’ di persona assimilabile al Pubblico Ufficiale, il Suo reato e’ molto piu’ Grave! E allora rifaccio la domanda, perche’ una marea di Politici/ladri/ Mafiosi anche condannati come tali, sono ancora in Parlamento e nei posti dove hanno LADRATO vedi anche ns. Citta’ e continuano a prendere lauti stipendi pagati da chi e’ stato derubato, cioe’ noi cittadini? Ai Posteri l’ardua risposta.