Identificato il cadavere del Lago di Paola, manca solo la prova del dna

17/03/2012 di
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Gli inquirenti sono giunti a una svolta, grazie alle ultime testimonianze, e, valutando gli ultimi elementi, tornano a battere con forza la pista del suicidio, mai scartata. Ancora non è possibile divulgare il nome dell’uomo trovato morto cinque giorni fa nel lago di Paola: l’ultimo tassello utile per stabilire con certezza l’identità potrà essere aggiunto solo con l’esito della prova del dna.

A rendere possibile l’individuazione  era stata la testimonianza della titolare di una lavanderia di Sabaudia che, grazie alle foto degli indumenti divulgati dagli organi di stampa, aveva riconosciuto il talloncino della sua attività attaccato alla camicia. Ascoltata dai carabinieri la donna ha spiegato di ricordare quell’uomo che ogni tanto si recava nel suo negozio a portare i vestiti: sarebbe stato proprio lui a raccontarle diversi particolari della sua vita.

Si chiamerebbe Valerio, originario di Mestre, sarebbe giunto a Sabaudia da poco tempo, dopo aver perso la moglie. I carabinieri hanno perquisito l’appartamento dove viveva in affitto, trovando anche i suoi documenti. Troppo vecchia la foto apportata sulla carta d’identità per ottenere un riscontro certo. Per questo si attende la prova del dna.

L’uomo sarebbe stato in grossa difficoltà economica: il proprietario di casa ha raccontato ai carabinieri di essere stato costretto a cambiare la serratura, non vedendosi corrispondere le mensilità. I militari avrebbero anche individuato i due figli della vittima che, non avendo più rapporti con il padre da tanti anni, non sono giunti a Sabaudia per l’identificazione, spiegando di non essere in grado di riconoscerlo.

  1. Si un suicidio! Prima si è sparato, poi con un colpo di pistola in testa si è messo i pesi da sub sul corpo e si è lanciato dentro il lago di Paola…si è stato sicuramente un suicidio.

    Anche don Cesare Boschin è stato ucciso dai ladri. Ladri che sono entrati in casa e non hanno rubato niente, ma sicuramente erano ladri.

  2. Prima era quasi sicuramente un omicidio, in poche ore diventa un suicidio, ma non so che dire……

  3. Ben detto Marco, strani ladri quelli che non portano via soldi come nel caso del povero don Cesare Boschin…………

  4. @ Marco: vedo che hai molta fantasia (lo dico con sarcasmo)!!!
    Il corpo è stato ritrovato vicino alla banchina, il che fa pensare all’essersi messo i pesi logicamente prima, essersi avvicinato al bordo, per poi spararsi e cadere in acqua! Se qualcuno avesse voluto sbarazzarsi per sempre di lui, lo avrebbe caricato su una barca e avrebbe buttato il corpo in un punto profondo del lago….. non credi?! ;-)

  5. @Fabrizio E perché un suicida allora sentirebbe anche il bisogno di occultare il suo cadavere (il che spiegherebbe i pesi da sub)? E ribaltando il tuo ragionamento se aveva intenzione di sparire x sempre in maniera così estrema (circostanza molto rara in un suicidio) non poteva salire su una barca e lanciarsi in un punto profondo del lago?