Pianura Blu, Pennacchi: Agro Pontino è navigabile

16/03/2012 di
pennacchi-antonio

Si chiama «Pianura Blu – le vie dell’acqua della regione pontina» il progetto nato da un’idea di Antonio Pennacchi, scrittore pontino Premio Strega 2010 con il romanzo Canale Mussolini, e presentato oggi nella sala del Palazzo della Cultura di Latina, con il presidente della Camera di Commercio Vincenzo Zottola, il sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi e quello di Cisterna Antonello Merolla, e Fabio Massimo Frattale Mascioli del Pomos- il polo della mobilità sostenibile della Sapienza.

L’agro pontino, nato dalla bonifica, è ricco di 300 chilometri di canali e fiumi. L’idea è quella di rendere navigabili i corsi d’acqua, valorizzando quindi una delle ricchezze del territorio e restituendola alla fruizione della gente e dei turisti. L’obiettivo è quello di ridisegnare l’intero panorama agrario e urbanistico dell’agro pontino realizzando parchi fluviali e archeologici che attraversino il territorio fino al mare, nodi di scambio, aree sosta, campeggi, piste cliclabili e aree dedicate alla ristorazione. Tutto rigorosamente eco-sostenibile, come pure i battelli ecologici che sono allo studio dei ricercatori del centro Pomos di Cisterna. A presentare il progetto, partendo da un video realizzato sull’antico ponte romano di Tor Tre Ponti, è stato proprio Antonio Pennacchi, con una ricca e colorita lezione di storia. «Dopo la bonifica – spiega alla platea – ci siamo improvvisamente vergognati della nostra acqua, tanto da tombinare dei corsi d’acqua che attraversavano le città. La percezione che abbiamo del nostro territorio è di tutta terra. Ma noi eravamo palude e l’acqua è una risorsa che dobbiamo utilizzare e valorizzare. I tempi sono cambiati, se c’è la volontà politica, si possono rendere navigabili gran parte dei nostri corsi d’acqua, creando dei percorsi dalle montagne fino al mare».

Pennacchi mostra piantine e carte antiche e moderne e spiega come realizzare il progetto e al contempo valorizzare e sfruttare turisticamente gli antichi percorsi romani lungo la via Appia, compreso il ponte romano di Tor Tre Ponti, che ancora oggi resiste al passaggio di auto e tir. «Dalla forza del nostro passato – dice ancora Pennacchi – possiamo costruire il futuro e una diversa qualità della vita in una provincia che è ormai al collasso».

  1. … in realtà tempo fa andava dicendo che l’acqua dovrebbe farci ribrezzo (si riferiva ai, veramente terribili progetti zaccheiani di piazza del popolo: le “vasche” chi se le ricorda?) e i bonificatori s’erano fatti un mazzo tanto per toglierla.
    … poi mi sembra che in una provincia dove il Consorzio non c’ha manco i soldi per togliere le frasche dai canali, tra un po’ l’acqua torna davvero … tutto navigabile lo facciamo l’agro pontino, altro che canali!

    Comunque, una cosa è certa: Antonio Pennacchi, con la sua passione, ama Latina veramente. Nonostante tutto. E questo mi piace.

  2. Il primo battello sarà a remi o a vela, i comuni e la provincia non hanno denaro per il carburante.
    Il presidente della prossima società di navigazione sarà sicuramente un trombato della politica.
    Quante chiacchere inutili, la politica si nutre soltanto di questo.

  3. Pennacchi dovrebbe dire il vero e cioè che la sua musa ispiratrice si chiama Saverio D’Ottavi, giovane che ama Latina, che ha rinunciato ad un impiego in banca e che con la sua associazione “Latina Navigabile”, naviga già sul fiume Cavata, facendo conoscere il nostro territorio a tante persone, apprezzandone la natura e la bellezza di questi luoghi, senza tanta demagogia e con vera passione. Ci riflettano tutti questi “scienziati” che fanno convegni di promozione del territorio, che si riempiono la bocca di parole tipo “fare sistema”,”fare impresa” ed in realtà non conoscono neanche le origini e la storia del Foro Appio.

  4. Pennacchi è un grande scrittore visionario ma politicamente…..le visioni non sono sempre immediatamente percepibili dal popolo : buona l’idea di partenza, del tutto insufficienti i partner scelti per il convegno, attenzione ai futuri compagni di viaggio !

  5. Dove sono tutti gli enti che hanno autorità sui corsi d’acqua. Assenti. ed i coloni, meglio ex, confinanti dei canali che hanno contribuito alla devastazione del paesaggio. assenti.

  6. Dopo il fallimento della metropolitana dobbiamo fantasticare e perdere soldi su degli anacronistici porti fluviali? Pennacchi, mi faccia il piacere, invece di fare proposte usi le sue idee per scrivere qualche romanzo di fantascienza o fantapolitica….