Di Cocco: “Trasformiamo tutti i negozi in circoli privati”

06/03/2012 di
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“Il servizio andato in onda nell’ultima puntata de “Le Iene” è la prova provata di quanto Fipe sostiene da sempre: i circoli privati vanno contrastati. Possono eludere le tasse (come dichiarato da chi li gestisce) e potrebbero destare grande interesse a chi guarda con interesse al malaffare se il decreto sulle semplificazioni non venisse corretto con la reintroduzione dell’autorizzazione di pubblica sicurezza”. Lo sostiene in una nota la Federazione Italiana Pubblici Esercizi.

“Proprio su questa realtà – spiega la Fipe – abbiamo più volte richiamato l’attenzione delle Forze dell’Ordine e delle Amministrazioni Comunali dove questa problematica ha sollevato enormi criticità tra i titolari delle attività di ristoranti, pub, pizzerie ed i gestori dei “circoli privati”. Proprio su quest’ultimo punto, Fipe contesta quanto riferito dal ministro Patroni Griffi nell’ultimo resoconto parlamentare. Secondo Fipe, togliendo l’autorizzazione di pubblica sicurezza, cioè quella ritenuta dal Ministro inutilmente aggiuntiva, in realtà si impedisce l’intervento preventivo da parte delle forze dell’ordine in caso venisse ravvisata una situazione di pericolo per i cittadini. Ciò significa che polizia e carabinieri non potrebbero accedere immediatamente al luogo dove si somministrano cibi e bevande, ma dovrebbero attendere il mandato del magistrato.

Le situazioni di pericolo vanno da quelle più gravi a quelle apparentemente meno gravi, come per esempio il consumo di alcolici a persone di qualsiasi età e a qualsiasi ora. I circoli continuerebbero infatti ad essere soggetti al divieto di somministrazione di alcolici oltre le 3 del mattino, ma senza l’autorizzazione di pubblica sicurezza diventano luoghi esenti dai blitz. Tutto ciò aggrava la situazione di concorrenza sleale creata dai circoli a danno delle attività commerciali propriamente inquadrate e soggette a obblighi di legge più complessi e articolati. Non è un caso che alcuni circoli nascano proprio con l’obiettivo di effettuare un’attività da esercente eludendo norme, tasse e contributi di ogni genere; in altre parole effettuando concorrenza sleale nei confronti di chi è in regola”.

«Sono stati gli stessi gestori dei circoli – ha rivendicato il presidente nazionale Fipe, Lino Stoppani – a dichiarare davanti alla telecamera accesa delle “Iene” di evadere le tasse, spiegandone anche il meccanismo e vantandosi del fatto di non essere soggetti a controlli. Si tratta di una palese ingiustizia. Noi subiamo i controlli fiscali e passiamo da evasori; i circoli non rilasciano scontrini ‘a norma di legge’ e non pagano le imposte e l’Iva sulla somministrazione, eppure non si alza un dito per combattere questa situazione. Anzi, li si rende ancora più intoccabili anche a dispetto del riconoscimento di aiuto di Stato dichiarato dall’Unione europea e condiviso dal presidente del Consiglio, Mario Monti, (che ha preso provvedimento nei confronti della Chiesa, ma non di circoli e sagre) e del sottosegretario all’Economia, Gianfranco Polillo».

“Alla luce di quanto sopra – dichiara il Presidente Provinciale della FIPE-Confcommercio di Latina, Italo Di Cocco – annuncio che, ove mai non saranno assunte dal Governo e dal Parlamento le adeguate iniziative legislative atte a salvaguardare la qualità della enogastronomia e le condizioni di parità nell’esercizio delle attività, proporrò ai miei associati di chiedere ai Comuni la trasformazione della Autorizzazione Amministrativa per Pubblico Esercizio in quella di “semplice” Circolo Privato. E’ un atto provocatorio ma che serve a denunciare la grave concorrenza che subiscono giornalmente centinaia di ristoratori da soggetti che sono esentati da tasse, tributi e da controlli”.

  1. Non vi parrebbe vero di poter evadere ancora di piu? Gia’ lo fate regolarmente.

  2. e basta con la cavolate di italo e della di lui famiglia, basta…. basta…… fate da magnà e basta……

  3. …….” proporrò ai miei associati di chiedere ai Comuni la trasformazione della Autorizzazione Amministrativa per Pubblico Esercizio in quella di “semplice” Circolo Privato. E’ un atto provocatorio ma che serve a denunciare la grave concorrenza che subiscono giornalmente centinaia di ristoratori da soggetti che sono esentati da tasse, tributi e da controlli”……………..

    Sai che tremarella per i Comuni, ………….forse ci vorrebbero atti piu’ efficaci

    saluti

  4. Cara Italo è la tua casta politica, il vostro serbatoio elettorale, che ha produce illegalità. Guardiamo, seriamente a chi corrispondono i circoli e chi li geste e dove vanno a parare. Se ci fosse una normativa comunale chiara e semplice, controlli rigorosi e non strumentali a secondo dell’orientamento politico, forse il commercio di Latina sarebbe un pò meno selvaggio e migliore.

  5. Quoto disincantato. Ha colto pienamente nel segno. Basterebbe dare un’occhiata alla competenze di controllo e garanzia che l’amministrazione locale dovrebbe esercitare e che invece… vengono palesemente meno…

  6. A me questi personaggi da operettanon so se mi facciano piu’ ridere o piangere, fanno la Morale agli altri, Loro che sono i primi ad infrangerla ed infangarla, coio loro comportamenti non certo irreprensibili. Purtroppo chi deve controllare, per vari motivi, mancanza di mezzi e di personale, e fermiaci qui, ecc.ecc o chiudono un’occhio o arrivano molto tardi, quando cioe’ i buoi sono usciti. Ma tutti questi finti circoli culturali vedi in via Bassianese e sul lungomare.