Terreno demaniale “acquistato” da un notaio, raggiro a Itri

Sedici ettari di terreno demaniale sono stati sequestrati ieri dal Nipaf del Corpo Forestale a Itri. Sotto accusa un notaio con la passione della viticoltura che è stato denunciato per appropriazione indebita e abuso d’ufficio.

Il professionista di Formia, con ufficio a Minturno, è accusato di essere venuto in possesso del vasto appezzamento di terreno, del valore di circa 500.000 euro, con un artificio giuridico e procedurale, peraltro avallato da un notaio di Priverno. I sigilli sono stati apposti ai 16 ettari di terreno incolto nella prima mattinata di ieri dalle guardie forestali, in esecuzione di un’ordinanza firmata dal gip Laura Matilde Campoli su richiesta del sostituto procuratore della repubblica di Latina Gregorio Capasso. Secondo le indagini il notaio aveva preso possesso del terreno già lo scorso anno formalizzandone persino l’acquisto presso il Catasto di Latina.

Poi, con successivo atto di donazione, lo ha intestato al figlio, pure lui notaio a Formia. Il Comune di Itri, effettuando una verifica catastale dei terreni esistenti sul proprio territorio, ha accertato con molta sorpresa di non essere più proprietario di molte particelle nel foglio catastale numero 4 dello stesso ente. E sono subito scattate le indagini.

Il notaio al centro della clamorosa vicenda è noto anche come viticoltore. Probabilmente – scrive Il Messaggero – era sua intenzione estendere anche sul terreno ora sequestrato dalle guardie forestali la sua attività di produttore di un antico vino di origini romane, il Cecubo. Questa attività è stata già avviata da anni con successo dal notaio con la passione dell’enologia sul terreno, di cui è regolarmente proprietario, confinante proprio con quello sul quale ieri il Nipaf ha apposto i sigilli. Il terreno sequestrato è stato, nella stessa giornata di ieri, consegnato formalmente al Comune di Itri. Al momento del blitz degli agenti della Forestale non erano presenti i due notai, né padre né figlio.