Professional day, le proposte per il rilancio del lavoro

02/03/2012 di

Almeno tre proposte per il rilancio e la crescita per ogni ordine professionale (in tutto 27) su fisco, lavoro, ambiente, sicurezza, depositate in occasione del ‘Professional day’ oggi a Roma. Il popolo della ‘partite Ivà si mobilita in una giornata che vuole porre all’attenzione dell’opinione pubblica la valenza e l’orgoglio delle libere professioni: 2 milioni e 300mila iscritti e un indotto occupazionale di circa 4 milioni di addetti.

In collegamento via satellite e via internet con l’evento di Roma, 140 sedi territoriali, dai medici, agli avvocati, ingegneri, geometri ecc. Tra i tanti interventi, anche quello del ministro della Giustizia Paola Severino: «La qualità del professionista e la qualità dei servizi devono convincere i cittadini – ha detto la Guardasigilli – del fatto che il professionista è uno degli elementi fondamentali della nostra società, il soggetto al quale affidarsi con assoluta serenità, sapendo che saprà dare un contributo alla risoluzione dei problemi di ciascuno dei cittadini». Il ministro ha auspicato una riforma degli ordini «in grado di formare il professionista per i nuovi compiti e per le nuove sfide da affrontare. Capaci di svincolarsi dalla logica degli interessi di categoria per proiettarsi verso la tutela di interessi più ampi». «Vi è la disponibilità del mondo delle professioni a mettersi al servizio delle riforme – dice il presidente del Comitato unitario delle Professioni (che li riunisce tutti), Marina Calderone – la sfida delle professioni si gioca in ambito internazionale, il mondo del lavoro sta cambiando e abbiamo la necessità di investire sui nostri giovani. La crisi ha colpito non poco anche i professionisti: il calo medio del fatturato – ha detto – è stato 30% in tutti i comparti».

Dai commercialisti arriva la proposta di «un progetto di legge finalizzato all’aggiornamento dello Statuto del contribuente e, soprattutto, alla sua elevazione a norma di rango costituzionale». «La necessità delle riforme è un fatto certo, noi vogliamo aiutare il Governo a farle nel modo giusto, al momento invece per il mondo delle professioni prevalgono le incertezze» ha detto il presidente Claudio Siciliotti. Semplificazione delle leggi in materia successoria, l’introduzione nel nostro ordinamento delle convenzioni pre-matrimoniali e del ‘patto di convivenzà sono le proposte illustrate dai notai. Rigenerazione sostenibile delle città, valorizzazione del territorio e reale taglio della burocrazia, sono le priorità individuate dagli architetti. Dai chimici italiani il suggerimento più innovativo: dare agli Ordini professionali la valenza di vere e proprie Authority, in modo da poter garantire la sicurezza dei consumatori anche in un’ottica di mercato liberalizzato. Intanto nel decreto liberalizzazioni si susseguono le novità e le successive modifiche che toccano le professioni nel vivo, dal tirocinio alle tariffe minime e massime, alle società degli under 35. «L’opinione pubblica pensa che il vero ostacolo alle liberalizzazioni siano i professionisti: non è vero – dice Calderone, presidente dei consulenti del lavoro – non siamo una casta, siamo lavoratori autonomi senza i benefici di cui godono le imprese».