Senzatetto muore per il freddo in una fabbrica abbandonata

14/02/2012 di
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Un senzatetto è stato trovato privo di vita questa mattina in una fabbrica abbandonata nel quartiere Pantanaccio a Latina. Ancora non si conoscono con esattezza le cause del decesso ma dai primi accertamenti esterni sembrerebbe sia morto a causa del freddo.

Una crisi ipotermica lo avrebbe colpito nel cuore della notte. Sul posto si sono recati gli agenti della Squadra Volante, i colleghi della Scientifica e i sanitari del 118 che hanno potuto solo costatare il decesso. Sono in corso accertamenti per identificare la vittima.

  1. Bei tempi quando c’erano i veri ANGELI CUSTODI..ora con questi scienziati della Croce Rossa…questi sono i risultati!!!

  2. La signora Fanti,farebbe bene a lasciare la poltrona da Assessore ai servizi sociali.Trovo una grande responsabilità da parte sua.

  3. Non credo che questa persona si sia rivolta al dormitorio “provvisorio” e sia stata mandata via, ma è un fatto che un essere umano stanotte ha perso la vita a causa del freddo, nella civilissima Latina.
    Si sarebbe potuto salvare con un po’ di informazione in più, o magari se fossero stati ancora in servizio gli “Angeli Custodi”, che hanno per molto tempo operato egregiamente sul territorio?
    Possiamo parlare, come troppo di frequente accade, di tragedia evitabile?
    Io non lo so, e purtroppo qualunque parola ora suona superflua, perché siamo di fronte all’irrimediabile.
    Forse però è necessario interrogarci e tentare di trovare non LA soluzione, ma magari qualche intervento che possa rendere più difficile il ripetersi di tali eventi; questo mi sembra il minimo. Non per polemica, ma come un dovere etico di solidarietà nei comportamenti e non nelle chiacchiere.
    Fermo restando il dolore per una vita perduta, che nulla e nessuno potranno più portare indietro.

  4. Adesso è facile per chiunque, sputare sentenze, additando politici o enti. C’è un dramma umano che non si risolve sostituendo un politico, aprendo 10 strutture d’accoglienza. Ci sono casi di persone che rifiutano ogni tipo di assistenza. Ne abbiamo la prova ogni giorno e ogni notte nelle nostre uscite sia con gli Angeli Custodi CRI e sia con il SASFID (Servizio di Assistenza ai Senza Fissa Dimora). Invece molte persone vengono accompagnate al dormotorio “provvisorio” di Latina ogni sera (i registri parlano chiaro), e sono persone che da sole non potrebbero raggiungerlo, oppure persone che sotto l’effetto dell’alcool perdono l’orientamento. Purtroppo anche Roma, Milano e altre grandi città, nonostante sono dotate di molte strutture, registrano decessi di clochard, spesso sono gli “irriducibili”, quelli che rifiutano la società che li circonda. Fortunatamente da qualche anno cìè una struttura a Latina che accoglie si senzatetto, altrimenti le morti sarebbero molte di più. Quanto accaduto, sia uno stimolo per tutti, per essere più efficienti, più attenti.
    E magari, prima di attaccare l’attuale gestione del servizio Angeli Custodi a cura della Croce Rossa, fate mente locale e ricordiamoci di quei cittadini indiani che sono morti dal freddo nei pressi dell’ospedale di Latina, in pieno centro e sotto “l’eccellente” gestione precedente del servizio. da lì, per la prima volta, grazie alla Croce Rossa, anche a Latina si è iniziato a dare ospitalità notturna ai sfd, con le tende in via Ezio e l’ex consonzio dall’anno successivo sino ad oggi.
    Giancarlo Rufo
    Commissario Provinciale
    Croce Rossa Italiana – Latina

  5. vergogna, la gente muore di freddo e il dormitorio pubblico chiuso fat schifo fate pietà

  6. Ancora demagogia caro Commissario Rufo, ci speighi perchè quelli che ora fanno servizio con voi come Angeli Custodi sono retribuiti ed assunti tramite agenzie interinali ed i vostri veri VOLONTARI non prendono neanche un centesimo e svolgono il loro servizio in silenzio e spirito di abnegazione?. Ci spieghi anche come fanno a guidare le auto con i colori e le effegie CRI?….Ma soprattutto ci spieghi questo cordone ombelicale con l’Amministrazione Provinciale a cosa è dovuto?

  7. Mi ha fatto pensare quanto esposto dal commissario Rufo in merito a questi clochard “irriducibili”, che preferebbero addirittura sfidare la morte piuttosto che stabilire un seppur minimo rapporto con la società che li circonda. Ogni storia, racconto, testimonianza di ognuno di essi sarebbe meritevole di un più che attento approfondimento. Sono certo che ne potrebbe scaturire un grande insegnamento di psicologia e sociologia, oltre che di umanità. Ad ogni modo è molto triste pensare che al giorno d’oggi si possa ancora morire di freddo.

  8. Il freddo uccide, ma il comune di Latina dov’è?

    Caduti nel vuoto gli appelli dell’associazione, quest’oggi è purtroppo deceduto un senzatetto, causa freddo. Incredibile come nel 2012 si debba ancora morire per queste cause. Il comune era stato avvisato, per questo motivo l’ufficio legale dell’associazione valuterà fin dai prossimi giorni di presentare un esposto alla procura per valutare le responsabilità dell’amministrazione nell’accaduto.

    Latina 14/02/2012

  9. Caro Bastian Contrario,
    innanzitutto complimenti per il suo pseudonimo chiaro segno di una persona che vuole trincerarsi dietro un anonimato complice di chi non ha cognizione delle cose e parla tanto per il gusto di farlo.
    Credo che le cose interne di un’Organizzazione come quelle della CRI non siano affar suo e comunque non interessino le persone che su questa pagina si preoccupano più del problema reale che della sua demagogica scienza. Se fosse un poco più furbi, potrebbe appalesarsi e chiedere informazioni direttamente alla Croce Rossa, forse scoprirebbe un mondo sconosciuto che potrebbe aprirle gli occhi e farle conoscere realtà inaspettate. A meno che lei non sia tanto vicino alla CRI da conoscerla già, ma ne dubito.
    Saluti e buona giornata.

  10. Non sottovalutare mai la parola dignità, e il significato che ognuno di noi da a quella parola. Ogni storia è un caso a se, il problema no è come l’amministrazione dei servizi sociali, svolge il suo ruolo. Purtroppo molti assistenti sociali sono di una cattiveria e acidità devastante, di un pressapochismo indecente per l’importanza del ruolo e la cosa più grave che qualcuna di queste persone che definiscono di sinistra e vengono da una storia famigliare di gente di sinistra, comunisti, seri, onesti, leali, siano conniventi con questa destra becera, e si siano ridotti a rimorchio di assessori incompetenti non è dato saperlo. Rimane il fatto che basta un pò di monitoraggio del territoria ed adeguati interventi, che il senzatetto, il clochard o il viandante possoo avere un pasto caldo, una coperta in più, rispettando le loro scelte e loro dignità. La mancanza di rispetto, il pregiudizio è questo è il grande problema.