Poste in tilt, niente pensioni agli sportelli

01/02/2012 di
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Oggi “circa 200mila pensionati, le cui spettanze non sono state accreditate sui libretti postali dal sistema informatico di Poste Italiane, non sono riusciti a riscuotere la pensione”. È quanto denuncia in una nota il segretario generale della CislPoste, Mario Petitto.

A causa di un guasto anche a Latina e in molti centri della provincia ci sono stati grossi problemi. In molti casi i pensionati non hanno potuto incassare il pagamento. Proteste e momenti di tensione si sono registrati in diversi uffici postali dove non si capiva neppure il motivo del blocco. Domani è previsto il ritorno alla normalità.

“In migliaia di uffici – continua il sindacalista della Cisl – si sono formate lunghe code di cittadini arrabbiati e c’è stata tensione, scaricata come sempre sugli incolpevoli lavoratori degli sportelli”.  “Nonostante le costanti rassicurazioni dell’ad Sarmi, che decanta le meraviglie della più grande rete informatica d’Europa, l’Spl-Cisl, il sindacato largamente più rappresentativo dell’azienda, deve ancora una volta denunciare le inefficienze del sistema informatico di Poste Italiane, che tutti i giorni crea qualche problema in migliaia di uffici postali del Paese, con grave danno per i lavoratori che diventano il parafulmine delle ire dei cittadini”.

Non è la prima volta che il sistema informatico di Poste Italiane va in tilt. Lo scorso giugno per quasi una settimana gli utenti non avevano potuto accedere ai servizi online e di sportello per un black out al server centrale. In quell’occasione erano intervenuti sia l’Agcom sia l’Antitrust che avevano definito il perdurare dell’emergenza “inaccettabile” mentre le associazioni dei consumatori erano scese in campo per chiedere il risarcimento danni tramite procedura di conciliazione. Per fare fronte ai disservizi la socetà aveva tenuto aperti i suoi uffici anche l’oltre l’usuale orario di chiusura.

  1. Qualcuno sa dire quando il sistema tornerà fruibile?

    Ci vorranno settimane come al solito? Mesi? Ma che cavolo di Paese siamo diventati???

  2. La cosa triste è che quando entri in questi uffici tovi libri e cd in vendita,la hostess che ti propone contratti di telefonia e relativi cellulari e mille servizi che nulla hanno a che fare con le Poste….poi il servizio principale, quello per cui sono nate non funziona assolutamente…la consegna della corrispondenza…questa sconosciuta….VERGOGNA!!!

  3. ……vogliono avere funzioni da banca vabbene ottimo, allora mi apro un conto corrente in banca e mi accredito la pensione. arrivederci e grazie.

  4. Che dire !!!! ????? Forse sussistono i requisiti per il reato di ” Interruzione di pubblico servizio” poiche’ le poste sono pur sempre un servizio pubblico, al quale, anche volendo, non possiamo sottrarci, una Banca, un Barbiere un Supermarket ecc. te lo puoi scegliere, le Poste……… no.

  5. Ste Poste c’hanno prorpio rotto il c….
    Propongo per quanto possibile di boicottarne i servizi e le attività.