Allarme carceri: a Latina 90 persone in più dei posti previsti

31/01/2012 di
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Duecentocinquanta detenuti in più in due mesi, duemila presenze oltre la capienza regolamentare. Questa l’analisi dei dati elaborati dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria relativa alle presenze in carcere. Nel penitenziario di Latina la situazione non è certo tra le migliori: 178 i carcerati in via Aspromonte rispetto agli 86 posti previsti.

«Le stime in nostro possesso – ha detto il Garante – sono addirittura più allarmanti dei numeri indicati, sabato scorso, dal Presidente della Corte d’Appello di Roma Giorgio Santacroce in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario, che aveva parlato di 6.591 reclusi nelle carceri del Lazio. Ma, al di là dei numeri, è quanto quotidianamente accade nelle carceri a confermarci la criticità della situazione”.

Rispetto all’ultima rilevazione diffusa dal Garante, relativa a novembre 2011, i detenuti nel Lazio sono passati da 6.602 ai 6.846 attuali, con un incremento di 250 unità in soli 2 mesi. Rispetto ad un anno fa, gennaio 2011 – quando i detenuti erano 6.377- si è registrato un incremento di presenza di 469 unità”.

  1. Questo è il degrato in cui il governo del Cav. ci ha lasciato. Non ha saputo dare uno sviluppo alla azienda italia. Ha creato soltanto disoccupazione e povertà e debito pubblico che adesso i cittadini onesti sono chiamati per risanarlo. E’ stato vigile soltanto nel farsi leggi ad aziendam e ad personam per non essere sbattuto in galera col 41bis. E’ stato costretto a lasciare il governo. Nonostante leggi a favore, le sue aziende erano entrate in default.

  2. Se politici e tecnici volessero risolvere questo problema, basterebbe emanare leggi più dure, così le persone prima di compiere qualche reato ci pensano due volte, invece qui si pensa solo a servire l’europa e a non fare leggi per il proprio paese.

  3. Mentre eravamo tutti intenti a preoccuparci di tassisti, crociere e forconi, guarda guarda cosa ti infilano nel decreto “liberalizzazioni” i nostri amici seduti al governo. Una ventina di righe all’articolo 44, mica niente di che, che ancora nessuno ha letto e di cui nessun giornale ha fatto ancora parola.
    Il provvedimento si chiama Project financing per la realizzazione di infrastrutture carcerarie, ed in sintesi realizza un sogno da tempo coltivato: quello di affidare le carceri ai privati. Si sa, le carceri son piene, mica vorremo un indulto al giorno con tutti i delinquenti che ci sono oggi.

    Non solo si permette ai privati costruire le carceri, ma si scrive nero su bianco che :
    al fine di assicurare il perseguimento dell’equilibrio economico-finanziario dell’investimento, al concessionario riconosciuta, a titolo di prezzo, una tariffa per la gestione dell’infrastruttura e per i servizi connessi, ad esclusione della custodia.

    Questo significa che la gestione carceraria, escluse le guardie, affidata a privati imprenditori. Riuscite ad immaginare cosa significa in Italia, con infiltrazioni mafiose a tutti i livelli ed in special modo nell’edilizia? Che le carceri saranno gestite dai delinquenti. Quelli di serie A, naturalmente, perchè quelli di serie B saranno il “prodotto”, ovvero coloro su cui si farà business. Un tot a carcerato. E il carcere, naturalmente, dovrà essere sempre pieno altrimenti non conviene: non buttate più cartacce per terra, mi raccomando.

    C’è dell’altro: Il concessionario nella propria offerta deve prevedere che le fondazioni di origine bancaria contribuiscano alla realizzazione delle infrastrutture di cui al comma 1, con il finanziamento di almeno il 20 per cento del costo di investimento.

    In soldoni, è fatto obbligo di far partecipare le banche alla spartizione della torta. Torta di denaro pubblico, perchè è sempre lo Stato che paga. A meno che non si voglia far lavorare a gratis i detenuti, in concorrenza con le aziende, e con il compenso intascato dall'”imprenditore carcerario”. Funziona così,, in USA. Siamo fiduciosi che, nel decreto “privatizzazioni”, si privatizzerà anche il lavoro schiavo dei carcerati.

    Io credo che un provvedimento del genere avrebbe meritato un dibattito pubblico in un “Paese normale”. Che una simile cessione di democrazia, di controllo e di libertà da parte dello Stato dovrebbe essere ben conosciuta dai cittadini e dall’opinione pubblica, e non infilata di soppiatto tra gli articoli mentre il gregge è distratto a pensare ai taxi.

  4. mandiamoli in albergo così le vacanze se le fanno meglio…………