Del Balzo: “No alla chiusura degli uffici dei giudici di pace”

«Con la chiusura dei presidi di legalità si creano disagi ai cittadini.» Lo afferma in una nota il consigliere regionale Pdl Romolo Del Balzo in merito alla chiusura degli uffici del giudice di pace e alla soppressione dei tribunali ubicati fuori dai capoluoghi di provincia definita dal Decreto Monti.

«Il decreto legislativo Monti sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie e la, pertanto, chiusura degli uffici dei giudici di pace va a penalizzare un servizio erogato alla popolazione, un servizio preposto invece alla tutela degli interessi dei
cittadini tutti e Minturno ha un ufficio giudiziario efficiente dove ogni anno vengono depositati circa diecimila di ricorsi. Minturno necessita di mantenere attivo l’ufficio giudiziario ed è auspicabile – continua – che tutto il comprensorio si
mobiliti per non far sopprimere l’ufficio del giudice di pace proprio per evitare numerosi disguidi all’amministrazione e ai cittadini che hanno sempre avuto questo ufficio come punto di riferimento locale. Appoggio l’iniziativa promossa dall’Avvocato Pino D’Amici e condivisa da molti professionisti e condivido le motivazioni che l’hanno spinto ad incontrare il commissario prefettizio Greco per sostenere la causa e scongiurare la chiusura del servizio. Proprio in un’ottica di condivisione, il Commissario prefettizio Greco, impegnato a tutelare l’operatività della struttura, ha
convocato una conferenza dei sindaci del sud pontino per il 25 gennaio prossimo con l’intento di trovare un accordo con i Comuni di Castelforte, Santi Cosma e Damiano e Spigno Saturnia.

Mi auguro – conclude Del Balzo – che tutte le istituzioni del sud pontino sentano il dovere di difendere questo ufficio giudiziario e che si attivino anche per scongiurare la ventilata chiusura del Tribunale di Gaeta, prevista nelle misure anticrisi. La presenza di sedi giudiziarie periferiche, come quella di Gaeta, è indice di garanzia della giustizia anche per quei cittadini che vivono nelle zone più limitrofe della Regione».