Regione: addio vitalizi, arriva il superbollo sulle auto

07/12/2011 di
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C’è l’abolizione dei vitalizi e il superbollo sulle auto (+10%), la dismissione di una fetta del patrimonio immobiliare regionale e la tassa sui benzinai, ma anche il bando per realizzare o ristrutturare tante nuove scuole in finanza di progetto e la conferma del Patto regionalizzato, accompagnata però da un settore trasporti ‘a dietà (da 700 a 550 milioni di fondi propri), in attesa di segnali dal Governo.

È la Manovra finanziaria regionale 2012, presentata oggi dalla governatrice del Lazio Renata Polverini, insieme con l’assessore al Bilancio Stefano Cetica. Che con una battuta («non è più tempo di sogni, ma di piedi per terra») dà tutto il senso di una manovra su cui pesano i tagli di quattro finanziarie statali. Tra cui l’ultima, quella di Monti, ancora tutta da definire. La manovra della Regione Lazio, che dovrà arrivare in Aula entro il 22 dicembre ed approvata entro il 31, vale in tutto 1,7 miliardi di euro, tanti quanti i fondi che mancano dopo un poker di pesanti finanziarie nazionali: 1,4 miliardi provengono da recuperi, e 300 milioni da nuove entrate.

Degli 1,4 miliardi di recupero, 800 milioni sono l’effetto di tagli sul conto capitale, mentre 600 da quelli sulla spesa corrente. Tutti gli assessorati, insomma, hanno dovuto ridurre il loro budget, spiegano Polverini e Cetica. «Non ci sono opere nuove – chiarisce poi la governatrice – ma riusciamo a confermare tutti gli impegni in termini di investimenti. Riusciamo a non far soffrire i settori più sensibili, come il lavoro e le politiche sociali». E nel frattempo si cerca di fare cassa: 300 milioni arriveranno dalla lotta all’evasione sui ticket, dal rincaro del bollo auto, dalla nuova tassa sui benzinai e dal riversamento diretto dell’evasione Irap e Irpef. Senza contare – Polverini ci tiene a sottolinearlo – «l’avanzo di bilancio di 45 milioni dalla sanità, che potranno essere messi in campo. È la prima volta che accade nel Lazio». C’è inoltre il programma di dismissione del patrimonio immobiliare, che vale in totale 1,5 miliardi circa. Si pensa di venderne, al netto di alcune proprietà intoccabili, un terzo, per un ricavo di 500 milioni. Capitolo vitalizi per i consiglieri regionali: la proposta Polverini, sul modello dell’Emilia Romagna, prevede l’addio definitivo dal 2015. Per chi l’ha già maturato, l’età a cui scatterà è 60 anni (contro i 55 di oggi, che spesso diventano 50), mentre trattenute mensili e tfr saranno equiparate ai lavoratori dipendenti. Una manovra che non piace affatto all’opposizione. Secondo il capogruppo di Sel ed ex assessore al Bilancio Luigi Nieri, la Finanziaria è solo «tagli, tasse e maquillage contabile. Assenti le attività nei settori strategici, nessun nodo della sanità sciolto: non c’è nè rigore nè equità». Giulia Rodano (Idv) vicepresidente della commissione Sanità, ha più di un dubbio sull’avanzo di bilancio sanitario: «È mirabolante: dopo aver lamentato per mesi un disavanzo strutturale di 800 milioni, saremmo addirittura in avanzo di 45 milioni». Per il capogruppo Pd Esterino Montino bisognava essere più coraggiosi sui costi della politica. Le proposte della Polverini, spiega, «ricalcano le nostre, che vanno oltre i vitalizi: riduzione delle commissioni del 40%, giunta composta per 2/3 da consiglieri eletti, e norme contro i ‘furbetti della firmà in Aula. I cittadini – conclude – chiedono ben altro che i pannicelli caldi».

  1. Dopo l’aumento della benzina, arriva l’aumento del bollo. E questo è solo l’inizio. L’onda lunga di altri aumenti arriverà tra qualche mese. I tecnici che adesso ci comandano, tutti professori, laureati alla Bocconi non si accogono che aumentando il carburante e prossimamente l’IVA, faranno aumentare gli alimenti e quantaltro che andranno ad aggravare le già misere risorse del cittadino. Al posto di questi professori, ripeto, laureati alla Bocconi, ci fossero stati degli studenti asini, sicuramente avrebbero fatto meglio di loro. Purtroppo, hanno studiato alla Bocconi e ce li dobbiamo mantenere e sopportarli per queste loro vergognose scelte. Vengono dalla Bocconi!!!!!!

  2. I tanti 1/2 politici, ominicchi, parassiti, opportunisti, cialtroni, ciarlatani, che, nel governo dei bunga bunga, che nelle poche ore parlamentari non vissute per il bene dell’italia, che , vediamo bene oggi è una nazione costretta ad andare per elemosina, ma per fare leggi, leggine, intrallazi ,vari, che dovevano servire a salvareil loro datore di poltrone, di previlegi ,di arricchiementi facili. Oggi hanno la faccia tosta di ripresentarsi ripuliti e vergini dalla loro sporca politica. E’ incredibile leggere che esseri politicamente spudorati, come Gasparri, la Bernini, Cicchitto, l’ infido Alfano, hanno l’idea di far fallire questo governo non politico. La loro ingordigia e senza limti. Ma la vera vergogna è sentire le stronzate del leghista Reguzzoni, che parla come se la situazione fallimentare economica, la disoccupazione, la miseria, che la lega per puro interesse personale, ha contribuito ad alimentare, in compagnia del Nano di Arcore, è colpa di questo governo.

  3. A seguito del governo del Cav. che ha ripulito le tasche degli italiani, in particorar modo il ceto medio-basso, conviene abitare nelle chiese visto che il Vaticano viene esentato nel pagare questa tassa. Alcuni parlamentari sono entrati in possesso dell’elenco dei beni di proprietà della Chiesa, scoprendo che tra i convitti riservati a ospitare sacerdoti in realtà ci sono dei veri e propri alberghi, naturalmente senza pagare le tasse. Che ci vuoi fare…….è la Chiesa. Per loro pagano i cittadini.

  4. Sarebbe giusto far pagare le tasse alla Chiesa per gli immobili che adopera non a scopo di culto, ma per fini commerciali