Il Prefetto bacchetta Di Giorgi: “Nessuna notizia sull’incompatibilità”

28/11/2011 di
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Il Prefetto di Latina chiede lumi sulla questione dell’incompatibilità di Di Giorgi e bacchetta il sindaco per non averlo informato come richiesto in precedenza. Lo ha fatto con una lettera inviata anche al presidente del Consiglio comunale. Un vero e proprio richiamo nel quale si afferma che le notizie sul caso sono arrivate solo dalla stampa.

«Quello che si è verificato è un fatto grave – commenta Giorgio De Marchis capogruppo del Pd – nessuno ha comunicato al Prefetto gli atti della discussione consiliare dai quali emerge il macroscopico errore politico ed istituzionale commesso dalla maggioranza che ha bocciato la mozione che contestava una incompatibilità evidente impedendo al il Prefetto, come previsto dalla disciplina legislativa vigente di esercitare a sua volta l’azione per proporre la decadenza del Sindaco».

«Una situazione grave ed imbarazzante alla quale – continua De Marchis – non bisognava esporre le istituzioni cittadine, già duramente indebolite sul piano della autorevolezza dalla brutta pagina dell’incompatibilità del Sindaco, dobbiamo prendere atto dell’atteggiamento disinvolto del sindaco che snobba le strade istituzionali costringendo lo stesso Prefetto a ribadire che ha “appreso solo dagli organi di stampa delle intenzioni del sindaco Di Giorgi. Proprio in questi giorni – conclude Giorgio De Marchis – ci aspettiamo che il Presidente del Tribunale fissi l’udienza per la decadenza del Sindaco, ci mobiliteremo subito per notificare la data al Sindaco, aspetteremo le decisioni di di Giorgi che potrebbe nelle more rimuovere ancora l’incompatibilità (come previsto dall’art. 82 del d.P.R. 16 maggio 1960, n. 570 ) ed infine si andrà in giudizio che avrà un percorso veloce e si concluderà in una singola udienza».

  1. Caro prefetto, questi del PDL si sentono onnipotenti, come il loro come il loro GURU ispiratore anche detto Psyco-Nano, quando una regola o legge non gli garba la modificano a loro convenienza, Che ci vuole fare? Il loro Logo e’ PDL e si puo’ leggere Come Partito (Casa/bordello) delle Liberta’ o come Partito dei Ladri, tanto questo o quello per me pari son. …

  2. E questo è quanto ha insegnato Berlusconi al calvo rampollo. Farsi scudo della votazione popolare per fare un pò come si vuole. Te lo hanno detto i cittadini di stare lì, vero DiGiorgio e tu non hai intenzione di dare conto a nessuno. La nostra democrazia è bacata sin dalle viscere.

  3. In questi giorni la Corte Costituzionale ha emesso una sentenza sulla incompatibilità del doppio incarico in Regione e al Comune. La Corte si è espressa per il caso del sindaco di Cassano allo Ionio (Cosenza) che dovrà rinunciare o alla poltrona di sindaco o a quella di consigliere regionale.
    Mi chiedo: Latina fa ancora parte della Repubblica Italiana o appartiene alla repubbblica delle banane?
    Come mai questa importante sentenza della Consulta viene ignorata a Latina?

  4. Ma che davvero ci vuole la DIA o la DDA per porre fine a questo scempio? IMBARAZZANTE!!!

  5. Connie è diverso. La Regione Lazion ha sospeso Giorgino in attesa di una pendenza giurisdizionale. Insomma…..cediamo un pò se riusciamo ad aggirare la legge facendo un pò come caxxo ce pare.

  6. Ma, comunque, se ci fossero nuovamente le elezioni, secondo voi cambierebbe qualcosa? potrebbero mettere pure maietta come sindaco, o rimettere zaccheo, o qualsiasi altro. Vincerebbero ugualmente al primo turno. Ah , becera democrazia generaosa con gli stolti e con i furbi.

  7. Se fosse così saeebbe diventato sindaco (o almeno il candidatoa sindaco). La realtà è diversa….A Latina ci sono troppe “vite pelate” purtroppo …..

  8. ma nessuno parla e informa del doppio incarico di Moscardelli alla Regione e al Consiglio Comunale. Sono sempre i soliti progressisti che vogliono arrivare dove il consenso non li porterà mai. Si sà che erano convinti di vincere l’elezioni ma invece…….. ci sono rimasti male.