Fioravante: “Espulsione dal Patto? Io vado avanti”

12/10/2011 di

Dopo l’espulsione dal “Patto” Marco Fioravante, candidato sindaco della lista e unico rappresentante in consiglio comunale, risponde alle accuse. “La decisione di espellermi dalla lista civica – afferma Marco Fioravante – è stata presa senza un confronto sereno e costruttivo. Nella riunione di lunedì, in cui è emersa la volontà di allontanarmi da Il Patto, erano presenti solamente una ventina di persone, un numero poco rappresentativo dell’intero movimento da me rappresentato durante la scorsa tornata elettorale. Quel che più mi lascia esterrefatto è il modo in cui è avvenuto il tutto. Ho saputo della decisione solo attraverso la stampa senza ricevere un comunicato ufficiale da parte di quel ristretto gruppo di persone che si è autoproclamato portatore del verbo e che poco si confronta con il resto del movimento”.

“Il lavoro svolto da consigliere comunale, dal giorno della mia elezione fino ad oggi – afferma Marco Fioravante –, è stato condotto in linea con gli interessi generali della città e con la massima condivisione di coloro che hanno preso parte alla competizione elettorale e sono stati vicini alla lista senza ulteriori scopi politici e personali. Ogni mia azione politica è stata condivisa con quasi la totalità di coloro che hanno accettato di mettersi in gioco candidandosi alle scorse elezioni
comunali. Ad oggi ancora non riesco a capire – continua Fioravante – quali siano state le posizioni assunte in consiglio che non siano state pienamente condivise dal gruppo che ha votato la mia espulsione. Tutti i miei interventi sono stati fatti in totale trasparenza rispettando quello che era lo spirito del movimento e la volontà di lavorare per il bene della città”. “Naturalmente non ho alcuna intenzione di rassegnare le dimissioni da consigliere comunale – conclude Fioravante – ed è mia intenzione continuare il lavoro intrapreso, e condiviso, dalla maggioranza del movimento civico. Non posso, e non voglio, mancare di rispetto nei confronti di coloro che hanno lavorato affinché ci fosse in comune un rappresentante civico della città di Latina”.