Aprilia, mille persone per l’addio a Massimo Di Legge

26/09/2011 di
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Circa un migliaio di persone ad Aprilia ha dato l’ultimo saluto al caporal maggiore Massimo Di Legge, morto in Afghanistan per un incidente stradale.

Nella chiesa arcipretale di San Michele Arcangelo e Santa Maria Goretti, in piazza Roma, sono stati presenti per i funerali anche il sindaco Domenico D’Alessio, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, la presidente della Regione Lazio Renata Polverini, il prefetto di Latina Antonio D’Acunto.

Il feretro, avvolto nel tricolore, è uscito intorno alle 16 dalla sala consiliare dove era stata allestita la camera ardente per attraversare piazza Roma. La gente, in lacrime, ha fatto volare petali di rose bianche e rosse. Dietro alla bara, la famiglia, tra cui il fratello che piangeva e partecipava all’applauso della folla.

«Massimo è un modello esemplare per dare un senso concreto alla nostra vita cristiana e umana. Bisogna lavorare dando un contributo per un mondo più’ giusto e più’ vero – ha detto l’arcivescovo emerito di Catanzaro Antonio Ciliberti che ha officiato la funzione religiosa – Oggi Aprilia può essere orgogliosa di questo suo nobile figlio, ha dato un grande contributo per portare la pace tra gli uomini. È morto per un mondo migliore». Al termine dei funerali è stata letta la preghiera del soldato. Poi, il feretro è uscito tra gli applausi.

Questa mattina alle 9, all’apertura della camera ardente nell’aula consiliare del Comune di Aprilia si è recato il Vescovo di Albano, monsignor Marcello Semeraro, per benedire il feretro del soldato. Con lui, anche don Giovanni Cassata il sindaco di Aprilia Domenico D’Alessio. Durante la mattinata ha visitato la camera ardente, in rappresentanza della Provincia di Latina, il vicepresidente Salvatore De Monaco.