Aprilia in lutto, oggi l’addio a Massimo Di Legge

26/09/2011 di
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La salma del caporal maggiore Massimo Di Legge, morto insieme a due compagni all’età di 28 anni qualche giorno fa in Afghanistan per un incidente stradale, è arrivata ieri nella camera ardente che è stata allestita nel palazzo comunale di Aprilia.

Accolta da un picchetto di commilitoni del raggruppamento logistico centrale, la bara del soldato, avvolta in una bandiera tricolore, è stata portata nella camera ardente da sei militari. L’arrivo del carro funebre è stato salutato da un applauso e da scene di profonda commozione e disperazione da parte della famiglia e degli amici. In particolare il fratello di Di Legge non ha smesso di battersi il petto e di ripetere il nome di Massimo. Attorno a lui l’abbraccio e gli occhi lucidi degli amici di Aprilia. Di Legge era partito per l’Afghanistan lo scorso 3 maggio e sarebbe dovuto tornare in Italia a metà di ottobre. La salma è stata accolta, assieme a quelle degli altri due militari, stamattina a Pratica di Mare attorno alle 9 e 30. Poi, a Roma, sono stati effettuati gli esami autoptici all’Istituto di medicina legale disposti dalla Procura militare di Roma.

A rendere omaggio al corpo del militare caduto è arrivato il generale di corpo d’armata, Mauro Moscatelli, comandante militare della Capitale. È atteso l’arrivo della governatrice del Lazio, Renata Polverini. Ora sulle scale del palazzo comunale decine di giovani si abbracciano consolandosi a vicenda. È presente anche il sindaco di Aprilia, Domenico D’Alessio, che ha proclamato per oggi una giornata di lutto cittadino.

Oggi alle 16, nella chiesa centrale di Aprilia, avranno luogo le esequie. La camera ardente resterà aperta fino alle 15 e 30. Per tutte le vie di Aprilia i manifesti funebri, listati a tricolore, con il volto del giovane morto lo scorso 23 settembre ad Herat.