Tunnel nel cuore di Ventotene, Wwf: “Scempio da fermare”

31/08/2011 di
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Il WWF Lazio chiede l’annullamento del bando di gara riguardante l’«Appalto di progettazione esecutiva, previa acquisizione della progettazione definitiva in sede di offerta ed esecuzione dei lavori di collegamento esterno al centro abitato per il porto nuovo con eliminazione del rischio frana» per un importo complessivo pari a 4.825.148,56 euro, somma finanziata con fondi trasferiti dalla Regione Lazio (delibera 815 del 22.10.09).

Si tratta, stando al progetto preliminare, di realizzare un tracciato alternativo alla stradina del porto nuovo della complessiva lunghezza di circa 259 metri, di cui buona parte scavati nel ventre di tufo dell’isola, il tutto per  assecondare presumibilmente  “le richieste dei turisti che necessitano del loro personale mezzo di trasporto”.

“Ricordiamo che sull’isola il maggior afflusso di turismo si concentra soprattutto nel mese di agosto – dichiara Vanessa Ranieri Presidente del WWF Lazio – Risulta quindi  veramente impensabile distruggere una bellezza tale per ottenere 250 metri di tunnel, bruciando così cinque milioni di euro che dovrebbero invece essere investiti per la conservazione dell’area protetta! Già a febbraio la nostra Associazione aveva denunciato ‘la mostruosità’ di un simile scempio ambientale su un’isola piccolissima che ha già molto sofferto per il grave dissesto ambientale a cui l’hanno portata anni e anni di incuria ed abusivismo selvaggio. Sebbene infatti l’isola risulti sulla carta Riserva naturale statale, Zona a protezione speciale e Sito di importanza comunitaria, su di essa solo una casa su tre risulterebbe accatastata, e molti sono i casi di illeciti  di cui l’associazione si é occupata. Siamo certi che il Sindaco, anche nella sua qualità di Presidente dell’area protetta, assieme alla sua giunta ripenserà alle scelte oggi avallate ritirando senza indugio il bando pubblicato il 22 agosto scorso. Crediamo infatti che si debba trovare una ricetta alternativa per ridurre il transito di mezzi  e salvare l’isola e il suo antico porto romano, regolamentandolo o addirittura limitandolo”.

In via alternativa alla realizzazione del tunnel si potrebbero introdurre sistemi di mobilità come il car-sharing, attraverso l’utilizzo dei pulmini elettrici fatti giungere dalla Regione Lazio già nel 2009, o magari sfruttando la già esistente strada di Cala Rossano e creare un apposito approdo per le merci, intervento peraltro già finanziato dalla Regione per un milione di euro. Si persegue invece senza alcuna vera motivazione la corsa selvaggia a finanziamenti, cemento e consumo di suolo in quella che può essere considerata uno dei nostri gioielli naturalistici più importanti, invidiata da tutto il mondo.

“Inoltre – conclude Ranieri – con un simile bando si prospetta verosimilmente un probabile  danno erariale, in quanto al momento non risulterebbero ancora effettuate le Valutazioni Ambientali obbligatorie di Incidenza e di Impatto ambientale, che siamo certi escluderebbero la possibilità di sviluppare la progettazione definitiva e la realizzazione di un’opera così impattante. Gli amministratori locali dovrebbero abbandonare certe scelte selvagge ed essere spinti, per converso, con grande senso di responsabilità, ad adottare politiche di conservazione e tutela che possano garantire alle prossime generazioni di godere di una simile bellezza, invece di autorizzare la realizzazione di progetti assolutamente incompatibili con la unicità naturalistica dell’area e far rischiare all’erario ma anche agli esponenti di Giunta probabili risarcimenti. Per questo chiediamo il ritiro immediato del bando, affinché Ventotene, un’isola bellissima e importantissima sotto il profilo storico e naturalistico, continui ad essere quella rara perla del Tirreno che tutti ci invidiano”.

  1. “Car Sharing” per 250 metri? ma stiamo scherzando? andate a piedi, pigroni !

  2. assurdo fare un tunnel di soli 259 metri su uno scoglio del genere…

  3. questa e l’italia dei spreconi
    invece di fare cose serie
    andate a lavorare che e meglio

  4. Di sicuro un alternativa c’è, ma caso strano il WWF si muove laddove le amministrazioni non sono della linea politica a cui si allinea.

    Fatto eclatante è lo stravolgimento del Trebbia con piloni nel fiume in zona a rischio idrogeologico, laddove ne il WWF, ne Legambiente, ne le esimie associazioni ambientaliste sinistra sono intervenute.

    E poi dicono che non operano per partito preso.

  5. LO SCEMPIO ALBERGA NELLE CAPOCCE DI CHI CI AMMINISTRA,
    possibile che i cittadini debbano difendersi dalle pubbliche amministrazioni?
    L’Italia è o non è un paese paradossale?

  6. infatti Quantum, l’isola è soggetta a dissesti idrogeologici e pensano di fare un tunnel per tagliarla da parte a parte? Devono essere degli emeriti……

  7. vorrei unirmi anche io alla vostra richiesta di ritiro di questo assurdo bando di gara di appalto. state raccogliendo delle firme?siamo un gruppo di amici come possiamo aiutarvi’

  8. Ma questi so matti!!!!!!! Ma come hanno in mano un gioiello d’isola e vogliono rovinarla cosi’ in maniera irreversibile????? VERGOGNATEVI FATE SCHIFO!!!!! NON MERITATE IL POSTO IN CUI ABITATE!!!! Certe bellezze vanno preservate non trapanate!!! Non vi verrebbe mai in mente di fare un buco su una tela pregiata..