Federalberghi esce da Confcommercio: “Non rispettano le regole”

10/08/2011 di
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Federalberghi-Latina esce da Confcommercio. Lo ha deciso il Consiglio Direttivo a seguito di un lungo periodo di incomprensioni tra i due Organismi. “La Confcommercio – spiega il presidente  di Federalberghi Enzo Grossi – paga un prezzo altissimo per il mancato ingresso di Federalberghi – Latina dal sistema Confederale. Le cause sono tante ma quella che ha determinato la scissione è stata la non accettazione da parte di Confcommercio delle regole statutarie delle Federazioni.

Nonostante gli sforzi compiuti, culminati nella redazione di un protocollo d’Intesa fra le nostre Organizzazioni , sia in sede politica che in quella tecnica per chiarire e coordinare bene lo svolgimento delle rispettive rappresentatività sul Territorio, siamo stati costretti a registrare con rammarico l’impossibilità di fatto di sottoscrivere tale protocollo per la dichiarata impraticabilità delle norme che regolano l’autonomia giuridica, economica,finanziaria, patrimoniale e associativa del sistema Federalberghi. Si rende opportuno ribadire che la bozza di Protocollo di Intesa recepiva sia il quadro di riferimento che disciplina i rapporti fra il sistema Confcommercio ed il sistema Federalberghi, sia gli “specifici accordi locali” previsti dallo stesso quadro normativo (Protocollo d’Intesa Confcommercio/ Federalberghi 4 Ottobre 1989 e verbale di Accordo Confcommercio/Federalberghi 21 Luglio 2010).

In pratica – continua Grossi –  la Confcommercio della Provincia di Latina ignorava questi principi regolamentari e si legittimava quale rappresentante di ogni Federazione che aderiva al cartello Confcommercio, con la conseguenza per noi, che pur rappresentando la quasi totalità delle attività ricettive della Provincia, non venivamo mai invitati ne a riunioni ne a confronti su problemi del Turismo, da nessun Ente e Istituzione della Provincia. La Camera di Commercio dopo innumerevoli segnalazioni ha continuato piuttosto arrogantemente a mantenere questo sistema selettivo e continuare incomprensibilmente a decidere a proprio piacimento chi invitare e su che settori e località porre la propria attenzione politica ed economica. La Confcommercio, specialmente in questo momento,forte della Presidenza della Camera di Commercio, gestisce a suo piacimento senza guardarsi attorno e ignorando le priorità di questo territorio e la rappresentatività di molte organizzazioni economiche.

Noi siamo sinceramente dispiaciuti di questo “divorzio” che sembra non isolato, altre Federazioni del Sistema Confcommercio hanno le valige pronte perché anche loro subiscono questa espropriazione dei propri ruoli. Viviamo una crisi di grosse dimensioni e non possiamo consentire ad altri di rappresentarci non essendo della categoria, è lesivo e quantomeno anomalo. Non è possibile rappresentare quasi tutto il settore economico della Provincia senza averne né la titolarità né la specificità del settore, ignorando
oltretutto le chiare normative che disciplinano il principio della autonomia e della rappresentanza che voi non volete rispettare”.

  1. chiacchiere, scontri di palazzo, poltroncine in ballo ma il turismo non decolla e gli alberghi pontini sono sempre meno concorrenziali rispetto ad altre zone e sempre più fatiscenti

  2. La Confcommercio e’ il Palazzo di Ali Baba’ e i quaranta Ladroni SITUATO NELLA FIABA a Bagdad, Ma di fatto ora e’ un po dappertutto in Italia con Lo Psyco Ladro in testa. E Federalberghi, sua pari, si lamenta perche’ non rispettano le Regole? Ma quando mai Ali Baba’ ha rispettato le regole?