ESPLOSIONE AL QUARTIERE NICOLOSI: CROLLA UNA PALAZZINA, QUATTRO FERITI

27/10/2008 di

Il palazzo dopo l'esplosione

È un ragazzo di 18 anni, Gabriel Tana, il romeno rimasto ferito più gravemente in seguito all’esplosione avvenuta a Latina nel quartiere Nicolosi. Il ragazzo, che rischia la vita, abitava con altri tre connazionali ed è stato portato d’urgenza al Centro grandi ustionati di Pisa, con bruciature di terzo grado sul 100% del corpo. A Pisa è stato portato, in gravi condizioni, anche il connazionale Giorgio Manes, di 39 anni, mentre al Cardarelli di Napoli è ricoverato Costantin Arenio, di 39, con ustioni di secondo e terzo grado su tutto il corpo. Si trova nell’ospedale Santa Maria Goretti a Latina Fiorina Limbosso, di 19 anni, in condizioni non gravi ma sotto osservazione perché incinta.


Indagati i feriti e il padrone di casa. Sono indagati per disastro colposo e lesioni colpose in concorso i quattro rumeni, tre uomini e una donna, rimasti feriti nell’esplosione di questa mattina. Indagato, per gli stessi reati, anche il locatario dell’appartamento, un connazionale di 44 anni, rintracciato dalla polizia a Piacenza. La palazzina è stata completamente evacuata e tutti gli appartamenti, come ha precisato la Questura di Latina, sono stati giudicati al momento inagibili. Per evitare episodi di sciacallaggio e per garantire la sicurezza, è stato disposto un servizio di vigilanza fissa da parte di equipaggi della polizia, coadiuvati da pattuglie dei carabinieri, della polizia provinciale e della polizia municipale. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Raffaella De Pasquale e condotte dalla Squadra mobile, guidata dal vice questore Fausto Lamparelli, hanno accertato che il proprietario dell’appartamento, un cittadino di Latina di 86 anni, aveva regolarmente registrato il contratto d’affitto. 

Il crollo. Nel crollo della palazzina sono andati completamente distrutti due appartamenti, al secondo e terzo piano ma l’intero edificio, che costituiva il primo lotto del quartiere storico Nicolosi costruito nel 1935, è stato profondamente danneggiato: anche le finestre di alcune abitazioni vicine sono rimaste danneggiate. Vigili del fuoco e protezione civile stanno lavorando da ore per rimuovere i calcinacci mentre personale della Croce rossa sta portando assistenza alle 21 famiglie coinvolte, tra i quali ci sono 12 stranieri e due bambini.

Ospiti del centro anziani. Tredici persone, tra anziani e componenti dei nuclei familiari che abitavano l’edificio sono state ospitate nel centro anziani Vittorio Veneto a Latina dove gli operatori della Croce Rossa e della Protezione civile hanno offerto viveri per il pranzo. Le famiglie che si sono ritrovate senza casa e che non potranno essere ospitate da parenti saranno alloggiate questa notte in alcune strutture alberghiere del capoluogo.

L’edificio. L’intero edificio è stato chiuso e nelle prossime ore si dovrà procedere alla verifica della stabilità. La polizia ha rintracciato la proprietaria dell’appartamento dove è avvenuta l’esplosione, abitato da quattro cittadini romeni rimasti feriti nella deflagrazione. La proprietaria ha mostrato un regolare contratto d’affitto ma la polizia sta tuttora verificando se la casa fosse stata subaffittata. La forte esplosione ha distrutto un’ala della palazzina al civico 32 in via Emanuele Filiberto ed ha divelto anche le finestre dell’edificio di fronte e di quello attiguo. Continuano ad operare diverse squadre dei vigili del fuoco, insieme con la polizia, coordinata dal capo della squadra mobile Fausto Lamparelli e con il sostituto procuratore Raffaella De Pasquale.

La causa. Una fuga di gas da una bombola è con ogni probabilità la causa dell’esplosione che ha fatto crollare parte della palazzina. Secondo una prima ricostruzione fatta dai vigili del fuoco, l’ambiente era saturo di gas e quando, intorno alle 5,30, è stata accesa la luce lo deflagrazione è stata inevitabile.

Il Prefetto. «La situazione è sotto controllo e la fronteggeremo cercando alloggi e sistemazione di emergenza per le famiglie che si sono ritrovare senza casa». È la dichiarazione del prefetto di Latina, Bruno Frattasi, dopo il suo arrivo nel quartiere Nicolosi. «Il dato positivo è che non c’è stata nessuna vittima al momento e nessun disperso – ha proseguito il prefetto – i soccorsi sono stati celeri».

Il sindaco. «Subito una task force per trovare immediatamente una sistemazione d’emergenza alle famiglie che abitavano l’edificio. Stiamo già lavorando con i servizi sociali e la Croce rossa». Lo ha assicurato il sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo, che si è recato sul luogo dell’ esplosione, nel quartiere Nicolosi. «Latina ha dimostrato anche in altre occasioni un gran cuore – ha continuato Zaccheo – lo farà anche questa volta». Secondo un primo censimento dello stabile, effettuato dalla polizia municipale, sono complessivamente 21 le persone residenti nell’edificio, di cui 12 cittadini stranieri, fra i quali ci sono i 4 feriti che vivevano nell’appartamento dove si è verificata l’esplosione.

Croce Rossa. «Stiamo fronteggiando l’emergenza con 25 uomini tra pionieri ed infermiere volontarie». A dirlo è il presidente del comitato provinciale della Croce Rossa Remigio Recchiuti che sta dirigendo i lavori delle squadre di soccorso nel cortile dietro la palazzina distrutta dall’esplosione. «I volontari – aggiunge – stanno prestando assistenza infermieristica agli anziani e psicologica e ludica a due bambinii». Sono stati allestiti due gazebo con bottiglie di acqua e somministrazione di medicinali per gli anziani ed alcune persone non deambulanti presenti nella palazzina.

Salvo grazie all’immondizia. Si è salvato per miracolo perché quando è esplosa la palazzina era sceso per buttare la spazzatura. Il 60enne Franco Viola, un edicolante di Latina, abitava a terzo piano, quello distrutto dall’esplosione e adiacente a quello dove abitavano i rumeni feriti gravemente: è sceso per buttare la spazzatura e mentre riattraversava la strada ha vista la sua casa esplodere. «Non capisco come sia successo, ero sceso come faccio tutte le mattine per buttare l’immondizia prima di andare ad aprire l’edicola». Poche battute prima di chiudersi nel silenzio: l’uomo è sotto choc.

Farmaci e psicologi. Operatori della Croce Rossa Italiana e della Protezione civile, psicologi e assistenti sociali garantiranno farmaci alle persone anziane, assistenza psicologica a due bambine e sostegno alle famiglie che abitavano lo stabile di via Emanuele Filiberto. Nel cortile dell’edificio del quartiere Nicolosi, gli operatori hanno allestito un gazebo e hanno portato beni di prima necessità e viveri alle famiglie che sono state evacuate e che saranno alloggiate nelle strutture alberghiere del capoluogo.

I testimoni. «Ho sentito un rumore molto forte – racconta Patrizia, una ragazza che abita l’appartamento attiguo a quello in cui si è verificata eplosione – e quando ho provato a uscire la porta di casa non si apriva più». «Ho sentito un boato fortissimo – racconta un’altra donna, straniera, che abita nell’edificio accanto – tutto il palazzo ha tremato, poi ho sentito delle urla e sono uscita. Tutto distrutto».

L’intervento di Assoedilizia. Gli apparecchi domestici come cucine e forni andrebbero «blindati» per evitare manomissioni da parte «di chi vuol far un uso improprio del gas». Lo afferma Assoedilizia dopo l’esplosione e il crollo di una palazzina a Latina. «C’è molta ipocrisia nelle norme di sicurezza che regolano le modalità di uso domestico del gas. – sottolinea l’associazione in una nota – Si dispone che i fornelli delle cucine non possano essere venduti, se non sono dotati del dispositivo della valvola termostatica, che impedisce la fuoriuscita del gas in caso di spegnimento della fiamma; e poi si permette che in milioni di case continuino ad usarsi vecchi fornelli che ne sono privi». Inoltre «non viene disposta l’installazione obbligatoria nelle abitazioni di apparecchiature che allertino i residenti in caso di pericolo per saturazione di gas e che interrompano automaticamente l’erogazione se ci sono perdite dell’impianto». 

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Il video

 

 
 
 
 
 
 

 

  1. Ragazzi stamattina sono andato a vederlo, sembrava una zona di guerra, macerie dappertutto, finestre sfondate nelle palazzine vicine, auto parcheggiate l

  2. cribbio, fino a via del Lido? io abito molto piu vicino e non ho sentito nulla.

  3. Mi spiace, ma io non piango!!!Ancora una volta stiamo lavorando sugli “effetti” e non sulle “cause”!!!
    Belli, ma proprio belli tutti quanti dal primo cittadino alle istituzioni a provvedere, solidarizzare,pietire,….ma su cosa??Sembra che vivano tutti in un’altra citt

  4. Eh no ora siamo curiosi di sapere il proprietario di 20 appartamenti popolari, hai detto che lo sai quindi per farti credere devi fare il nome altrimenti noi tutti pensiamo che te lo sei inventato

  5. Chi ci vive conosce bene il signore di cui parla il bastian-fascista-contrario. E’ un famoso commerciante che, oltre a svariati appartamenti nel “nicolosi” possiede anche diversi locali commerciali (anche quelli un tempo popolari).

    (Quelli di Casa Pound non hanno mai fatto nulla per me, ed io ci vivo da sempre alle case popolari.)

  6. Bellissima nel video anche la telefonata del tipo accanto: “Eh s

  7. In attesa di una variante al PRG e di una “Torre Nicolosi”, perch

  8. Io sono stato per 10 anni consigliere della circoscrizione Latina Centro e non potete immaginare quante volte abbiamo scritto al sindaco, protestato, fatto articoli sui giornali per segnalare lo stato di abbndono di quel quartiere.
    Ho scritto anche una lettera al Prefetto e ai comandanti di Carabinieri, e Guardia di Finanza oltre che al Questore per sollecitare interventi.

    Cominciamo dal personaggio nominato prima che da anni affitta spesso in nero e a numerosi stranieri i suoi appartamenti.
    Le forze dell’ordine interpellate sapete cosa hanno risposto?
    ” Li dove sono noi sappiamo dove trovarli, se li cacciamo non sappiamo dove possano andare, meglio che stiano li almeno sono sotto controllo.”
    Per non parlare dell’amicizia che lega il Sindaco con il personaggio sopra citato.

    Poi pi

  9. Ho letto con grande attenzione quello che avete scritto ed avete fatto bene ma continuate a girare intorno a questo fantomatico nome che ha molti appartamenti l

  10. non credo sia lecito fare pubblicamente il nome di una persona che semplicemente possiede delle case, sarebbe come addossargli delle responsabilit

  11. prima scrivi “Cominciamo dal personaggio nominato prima che da anni affitta spesso in nero e a numerosi stranieri i suoi appartamenti” e poi: “Non penso sia importante il nome della persona,…,il problema

  12. DJMelonarpo hai centrato la questione, sono d’accordo con te.

  13. Io ancora il nome di questa persona non l’ho letto, invece di girarci intorno, di chiedere di qui e di l

  14. Scusate ma quale nome volete sapere?! Avete capito che la casa era affittata con regolare contratto. E’ stato un incidente, punto. Basta con questa dietrologia!