Nasce l’agenzia per i beni confiscati alla criminalità organizzata

07/07/2011 di
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Via libera all’attività dell’Abecol, l’Agenzia regionale per i beni confiscati alla criminalità organizzata. A presentare la fase operativa dell’ente, «istituito nel 2009 ma che fino alla nomina del suo direttore Michele Lauriola, ad aprile, non era mai stata operativa» la presidente della Regione Lazio Renata Polverini con l’assessore alla Sicurezza Giuseppe Cangemi. All’iniziativa di oggi hanno partecipato il responsabile beni confiscati dell’Agenzia governativa dei Marshall di Washington Eben Morales e il capo della Polizia Federale di New York Joseph Guccione, con cui la Regione avviò una collaborazione in occasione di una visita, nei mesi passati, nella metropoli statunitense. Entrambi hanno portato il loro contributo sul modello americano della confisca dei beni: il marshall Guccione, infatti, è stato il responsabile della vendita all’asta dei beni sequestrati a Bernard Madoff.

«L’Abecol ha avuto, sotto la nostra guida, finalmente i componenti designati – ha commentato Polverini – persone con grandi qualità professionali. Da questo momento in poi è a disposizione con l’obiettivo non solo di riqualificare i beni confiscati alla mafia, per cui abbiamo già stanziato 2,3 milioni di euro, ma anche di renderli operativi per il tessuto sociale, privilegiando azioni finalizzate al servizio dei cittadini. Oggi l’agenzia – ha concluso Polverini – parte con tutte le carte in regola per dare un contributo al territorio, che i dati ci dicono avere, purtroppo, problemi con la criminalità e le mafie».

«Oggi – ha detto invece Cangemi – la Regione ha finalmente uno strumento operativo. Oggi verifichiamo che i soldi della Regione siano impegnati bene e che tornino alla comunità. Domani i nostri ospiti americani incontreranno l’Osservatorio regionale per la sicurezza e la legalità». «Siamo ansiosi di collaborare con il presidente Polverini, l’assessore Cangemi e il direttore Lauriola per scambiarci le buone pratiche, condividendo conoscenze, opportunità e intelligence – ha affermato Guccione – Con l’occasione invitiamo Polverini alla scuola di formazione che si trova a Houston in Texas. Domani faremo incontri con i tecnici e gli operatori – ha concluso il dirigente di polizia americano – per poter scoprire quali sono le differenze e dove noi possiamo dare una mano».

I SEQUESTRI – Sono 348 i beni sequestrati e confiscati nel Lazio alle associazioni malavitose dal 2008 al 31 maggio 2011: si tratta di unità immobiliari, e di queste 247 sono state già assegnate dall’Agenzia del Demanio a Comuni, associazioni e imprese.  I dati sono stati diffusi nel corso della presentazione delle attività dell’Abecol, l’agenzia regionale per i beni confiscati alla criminalità organizzata, alla presenza della presidente Renata Polverini. Gli altri 101 beni, su cui gravano problemi come ipoteche e occupazioni abusive, sono in attesa di essere destinati ai soggetti interessati direttamente dall’Abecol. Nel Lazio, sempre stando ai dati diffusi oggi, si stima si concentrino il 4% circa dei beni confiscati a livello nazionale, in particolare a Roma e nel Pontino. Beni confiscati alle mafie sono presenti in tutte le Regioni italiane, tranne la Valle d’Aosta. La maggior concentrazione è in Sicilia (4.918 beni confiscati, 47% a livello nazionale). Seguono la Calabria e la Campania (15%), la Puglia e la Lombardia (7%). L’Abecol, è stato spiegato nel corso della presentazione in Regione, ha il compito di indirizzare il riutilizzo dei beni sottratti alle organizzazioni malavitose garantendo pubblicità e trasparenza nelle assegnazioni, di sostenere gli enti locali, le associazioni e le cooperative sociali nella presentazione di progetti sostenibili e nella ricerca delle risorse finanziarie. La Regione ha destinato ai Comuni 2,3 milioni di euro per realizzare i progetti di ristrutturazione e riqualificazione dei beni immobili confiscati.