Discariche del Lazio chiuse ai morosi

23/06/2011 di

Dal 28 giugno le discariche del Lazio non accoglieranno la spazzatura dei comuni morosi. La decisione comunicata oggi da Federlazio riguarderebbe anche il comune di Roma, ma il sindaco Gianni Alemanno per ora tranquillizza: «Presto non saremo più morosi». L’annuncio della parziale serrata arriva a surriscaldare un tema già caldo in questi giorni: la gestione dei rifiuti nel Lazio e il sito che dovrebbe sostituire Malagrotta. Il 29 giugno, data in cui scade la proroga della mega discarica di Manlio Cerroni, si avvicina e le ipotesi per la localizzazione della ‘sostitutà continuano a rincorrersi e a scavalcarsi. Dopo Allumiere e Riano, dopo Monti dell’Ortaccio, Testa di Cane e Fiumicino l’ultima riguarda un terreno a nord di Roma, ai confini con Riano: Pian dell’Orto. «Dal 28 giugno non verranno accolti in discarica i rifiuti solidi urbani provenienti dai comuni morosi del Lazio – spiega Federlazio che tra gli associati ha anche Malagrotta -. Non essendosi verificatosi l’incontro richiesto alla presidente della Regione Lazio sui temi del ritardo dei pagamenti, della certificazione dei crediti e delle imprese e della revisione delle tariffe.il servizio di smaltimento proseguirà solo per i comuni in regola con i pagamenti, mentre per i comuni morosi il servizio riprenderà contestualmente al pagamento oppure a presentazione di un piano di rientro concordato». Se da un lato i gestori delle discariche si preparano alla ‘battaglià, dall’altro si addensa di polemiche l’attesa per la cosiddetta Malagrotta bis. La decisione sul sito è in capo alla Regione Lazio che però ufficialmente non ha annunciato ancora nulla. «Non lo hanno comunicato neanche a me – afferma il sindaco Alemanno -. Appena saranno pronti, ed è questione di giorni, lo comunicheranno a noi e a tutta la città. Allora si aprirà un dibattito». Ma c’è chi preferisce ‘mettere le mani avantì. Come i cento manifestanti che raggiungono il Consiglio regionale contro l’ipotesi di discarica a Monti dell’Ortaccio. O come il sindaco di Riano Marinella Ricceri che prende carta e penna e scrive una lettera aperta alla governatrice Renata Polverini. «Le chiediamo di chiarire la situazione e di scongiurare che Riano diventi la discarica di Roma. Se così non fosse – avverte – il Comune di Riano è disposto a schierarsi al fianco dei propri cittadini, pronti ad intraprendere azioni clamorose a difesa della propria qualità di vita». «Stiamo arrivando al collasso – commenta il segretario della Fp Cgil del Lazio Lorenzo Mazzoli -. Il 29 giugno scade la proroga per Malagrotta e a quel punto ci troveremo di fronte a due strade, altrettanto sbagliate: se non viene prorogata sarà Napoli; una nuova proroga sarà l’ennesima dimostrazione del fallimento delle politiche sui rifiuti. L’unica soluzione è cambiare immediatamente rotta e puntare sulla raccolta porta a porta in tutto il territorio». Le uniche parole rassicuranti della giornata sono quelle del presidente della Provincia Nicola Zingaretti che dice: «Credo che non ci sarà mai una nuova Malagrotta, mai più una discarica con quelle caratteristiche. Vedremo se con un ciclo integrato dei rifiuti ci sarà bisogno di piccoli luoghi provvisori».