Droga a Roma e Latina, 16 arresti

21/06/2011 di

Maxi operazione antiodroga tra Campania e Lazio: questa mattina i carabinieri della Compagnia di Pontecorvo (Fr) hanno eseguito 16 ordinanze di custodia cautelare in carcere e decine di perquisizioni nell’ambito dell’operazione denominata «spartaco», nei confronti di esponenti di tre gruppi criminali dell’area romana, casertana e napoletana, fra loro collegati nello spaccio di ingenti quantità di cocaina ed eroina nella Capitale, nel basso Lazio e in Campania.

Gli investigatori sostengono di aver smantellato una consolidata e fitta rete criminale fondata sull’approvvigionamento dello stupefacente dai sodalizi campani che trasferivano con regolarità importanti carichi di sostanza tramite corrieri, italiani e stranieri, al «gruppo romano» che pagava le forniture attraverso circuiti di money transfer internazionali, per poi piazzarle nei punti di spaccio della Capitale e del Basso Lazio. I dettagli saranno resi noti nel corso della conferenza stampa indetta per questa mattina presso il Comando Provinciale di Frosinone.

L’attività d’indagine (convenzionalmente denominata Spartaco per l’indicazione dell’intestatario fittizio di una sim card usata da uno dei principali indagati), coordinata dal sostituto procuratore Bottino della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, rappresenta un ulteriore segmento di una più ampia attività investigativa avviata dai carabinieri nel marzo 2008 a seguito della morte di un tossicodipendente, a Colle San Magno (Frosinone), per overdose da sostanze stupefacenti. Le fasi iniziali dell’indagine consentirono di fatto la scoperta di un gruppo di persone che deteneva e spacciava cocaina ed eroina, con basi logistiche e operative in Provincia di Frosinone (comuni di Pontecorvo, Roccasecca ed Arce) e nell’area a nord di Napoli (comuni di Giugliano in Campania e Castelvolturno). In questa prima fase l’attività si era conclusa con l’arresto di 29 persone nel corso delle operazioni Black & White e Black & White 2, condotte dal Nucleo Operativo di Pontecorvo. Gli ulteriori sviluppi investigativi, alla base dell’operazione Spartaco, hanno dimostrato l’esistenza di un livello superiore nell’attività di spaccio ricollegabile all’esistenza e alla operatività di tre gruppi criminali distinti, caratterizzati dal forte radicamento territoriale e dalla capacità di rifornire spacciatori della Capitale, del basso Lazio e della Campania.

Nel corso dell’indagine, che si è basata sull’esame dei tabulati telefonici, servizio di ocp diurni e notturni e attività tecniche, è stato ritenuto necessario procedere ad alcuni interventi repressivi (arresti in flagranza e sequestri di sostanze stupefacenti), per fornire un riscontro alle ipotesi investigative e determinare le rotte utilizzate per i traffici illeciti in questione. I membri dell’organizzazione utilizzavano infatti un linguaggio criptico sia nelle trattative relative ad acquisti e cessioni di stupefacente che nei loro spostamenti. L’indagine ha così dimostrato che i tre gruppi (della zona romana, napoletana e casertana) possedevano fra loro fortissimi collegamenti e intervenivano l’uno a sostegno dell’altro, anche proponendo contributi economici nei momenti di difficoltà del gruppo partner. Gli indagati, particolarmente attenti nelle comunicazioni, dimostravano straordinaria cautela nel trasferimento della sostanza stupefacente (cocaina ed eroina in ingenti quantità) che avveniva, al fine di evitare controlli delle forze dell’ordine, nelle parti intime di corrieri, italiani e stranieri, che prediligevano, per le consegne, i mezzi di trasporto pubblico, in particolare treni e autobus di linea.

Le forniture di sostanza stupefacente, perlopiù provenienti dal gruppo casertano formato da soggetti extracomunitari, venivano pagate tramite circuiti internazionali di money transfer. Tale metodo di pagamento consentiva all’acquirente di presentarsi, alla fase di scambio, senza denaro contante, il cui possesso avrebbe sicuramente generato sospetti in caso di controllo delle Forze di Polizia. Tali espedienti consentivano ai tre gruppi criminali di controllare un fortissimo settore dello spaccio di sostanza stupefacente divenendo di fatto i grossisti di riferimento di numerosissimi pusher delle province di Frosinone , Latina e Roma. L’attività di Polizia Giudiziaria ha, di fatto, smantellato le tre compagini criminali, tra cui un intero nucleo familiare, i cui componenti costituivano i referenti napoletani dell’organizzazione svolgendo anche la funzione di mediazione negli acquisti di importanti forniture di sostanza stupefacente. I sedici sono stati portati in carcere tra Regina Coeli, Frosinone, Latina, Napoli-Poggioreale, Pozzuoli (Napoli), Santa Maria Capua Vetere (Caserta), Avellino, Arienzo (Caserta) e Paola (Cosenza).

  1. …voi smettetela di chiedercela e noi finiamo con esportarla ……queste le parole di uno dei piu grossi produttori di droga in Colombia