Fazzone a Veltroni: “Non strumentalizzi la lotta ai clan”

05/05/2011 di
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«L’esigenza di un rafforzamento in termini di organico delle forze dell’ordine in provincia di Latina è senz’altro condivisibile, e anche l’istituzione di una sede della Dia è una proposta che qualsiasi territorio dovrebbe accogliere con favore come presidio contro il pericolo di presenze malavitose che in ogni parte d’Italia cercano di attecchire». Lo dichiara il senatore del PdL Claudio Fazzone.

«Peccato però – aggiunge – che ancora una volta, e come sempre puntualmente in campagna elettorale, dalle parole di Veltroni traspaia una rappresentazione lontana dalla realtà e una chiara strumentalizzazione politica, dimostrata dal fatto che egli ha menzionato la città di Fondi a proposito di un grave episodio che condanniamo con forza ma che ha avuto luogo in un altro comune. Non bisogna mai abbassare la guardia di fronte al rischio di infiltrazioni criminali sul territorio, ma è difficile leggere la buona fede nelle parole di un esponente politico che parla di ‘mancato impegno dello Statò di fronte a una stagione di successi nella lotta alla mafia e alla camorra che non ha precedenti nella storia della Repubblica».

«Se è di intrecci – prosegue Fazzone – fra crimine e politica che Veltroni va in cerca, dovrebbe guardare altrove e non certo in provincia di Latina. Altrimenti, riferisca fatti e circostanze. Per il resto, nessuna zona del Paese è immune dal tentativo della criminalità organizzata di mettere radici, ma basta leggere le stesse relazioni dell’Antimafia e i dati reali sui reati commessi per rendersi conto di quanto sia strumentale e fuorviante l’immagine che l’ex segretario del Pd dà della provincia pontina».

  1. ma alla fine le ha prese le “famose” raccomandate?
    Se non sbaglio doveva ritirare delle citazioni in giudizio o simili ma non si faceva trovare.( servizio in tv)

    com’è andata a finire?

  2. A protestare sono sempre quelli che hanno la coda di paglia. Evidentemente Veltroni non ha tutti i torti nel dire che nella città di Fondi o se volete “Fazzonia” ci sono infiltrazioni camorristtiche. Fazzoni dovrebbe leggere di più i giornali, o li legge e fa finta di non capire.

  3. Speriamo che Di Giorgi non diventi sindaco di Latina. Ma se lo divendasse, credo che la fine politica di questo ex poliziotto si avvia alla fine. Dal momento che non è stato capace, come coordinatore provinciale di sciegliere il candidato giusto, ma si è dovuto scomodare B. sarà messo da parte

  4. Ma insomma questo Comune di Fondi doveva essere sciolto per infiltrazioni mafiose sì o no????

  5. @ Fernando Bossoli. C’erano tutti i carismi per chiudere “Fazzonia” per infiltrazioni camorristiche. Sono stati chiusi dal ministro leghista Maroni, comuni con meno gravi infiltrazioni e sai perchè: erano di sinistra.

  6. A suo tempo si disse che Maroni è stato influenzato da alcuni ministri che gravitano o hanno interessi nella provincia di Latina. Tra questi Giorgia Meloni, Brunetta, Matteoli.

  7. Fazzoni ha perso ancora una volta l’occasione di stare zitto. Più passa il tempo e più diventa una nullità politica. Ormai è uno zombi: non sa più quello che dice. Il timore di essere estromesso da coordinatore provinciale gli fa dire cose insensate.

  8. che uomo (si fa per dire) vergognoso. con tutte i procedimenti aperti a suo carico, e le bestialita’ dette negli anni non capisco come possa stare al suo posto..e’ proprio vero che la politica e’ posto per gente del genere…

  9. Più che la politica….è il suo partito un posto per gente del genere….

  10. Magari ballista magari. Temo infatti che l’ignorante popolazione di Latina rivoti quelli del pdl…

  11. andate a sentire cosa dice il candidato sindaco del pdl (burattino in mano del fondano…) su youtube…cliccate un uomo che si è fatto da solo e vi verranno i capelli dritti…ci fa vergognare di essere cittadini di Latina

  12. Il bello che ancora parliamo di ideologie, come se esistessero ancora.
    Chi non vota il Nano è comunista………
    Chi vota il Nano è fascista……….
    Ma quelle due ideologie, seppur lontane tra loro e per certi aspetti terribili, (dittature, olocausto, foibe etc) avevano l’arroganza di dichiarare le soluzioni ai problemi sociali percorrendo strade molto diverse tra loro.
    Oggi si tratta di “battaglie” di potere ad uso e consumo esclusivo di chi viene eletto.
    E la cosa piu’ imbarazzante, è che invece di essere incaxxati con lor signori onorevoli, ci scanniamo l’uno contro l’altro per servire al meglio il padrone.

    Come si puo’ difendere una compagine che ha governato allegramente per molti anni con i risultati oggettivamente disastrosi sotto gli occhi di tutti.

    E come si possono difendere i signori dell’opposizione che negli anni di governo allegro sono stati ben attenti a tenere gli occhi chiusi d’avanti agli scempi.

    Non sarà forse il caso di provare a dare fiducia (almeno il beneficio del dubbio) a chi non ha mai messo piede in comune e non ha mai avuto nulla a che fare con i furboni del quartiere?