Latina Basket, addio al sogno della Coppa Italia

19/03/2011 di

A Montecatini, sconfitta della Benacquista Assicurazioni Latina Basket contro la Bitumcalor Trento: si è infranto, così, il sogno di portare a casa la Coppa Italia per formazioni di serie A Dilettanti.

Il team pontino si è trovato a giocare contro una squadra brava a rimettere in piedi prontamente una gara che, a metà del secondo quarto di gioco, sembrava favorevole ai ragazzi di Salzano, avanti di dodici punti. Trento ha finito per vincere di sei punti, 70-64 il finale, frutto di un inizio di ultimo quarto di gioco nel quale l’ex Zivic ha dato alla sua squadra la spinta per la vittoria.

PRIMO QUARTO

Coach Salzano partiva con Ferrarese, l’ex di turno, playmaker, Ruini guardia, Rossetti ala piccola, Amoroso ala grande e Soloperto pivot. L’inizio, però, era della formazione di Buscaglia che metteva subito in cascina un parziale di 4-0 con i canestri di Natali e Gandini. Dopo un avvio pirotecnico, la partita subiva una fase di involuzione negativa, sino a quando la “manina” delicata di Ruini non trovava, al quinto tentativo, la prima “bomba” della giornata: il tutto a 5’ dalla conclusione del primo quarto di gioco. Al di là di questo, complice anche la tensione per un semifinale molto attesa da ambo le parti, si continuava a segnare poco. Panzini, comunque, provava a smuovere le acque, trovando anche lui il canestro dalla lunga distanza, ma il vantaggio di Latina (4-6) durava poco: immediato, infatti, quello di Conte a ridosso dell’ottavo minuto. A 2’ dalla conclusione, Ruini trovava un solo canestro dalla lunetta, ma il primo acuto di Amoroso, bravo a farsi spazio sotto canestro, portava la Benacquista sul +3 (6-9) ad un minuto e mezzo dalla conclusione del primo quarto di gioco. Vantaggio che durava poco: Conte, dalla lunga distanza, trovava solo retina, ma proprio in chiusura di tempo era ancora Amoroso a render “pan per focaccia” al collega di Trento: 9-12.

SECONDO QUARTO

Salzano ripartiva con Rossetti al posto di Villani. Era l’ex Zivic a colpire subito, ma dall’altra parte Ruini non si faceva certo pregare, riuscendo a concretizzare al meglio un’ottima entrata. Ma il bello doveva ancora arrivare, perché dopo il canestro di Benevelli, Panzini saliva prepotentemente in cattedra: due “bombe”, una dietro l’altra, per il 13-20 al 13esimo minuto. Spanghero provava a far rientrare la Bitumcalor, ma Rossetti la ricacciava subito indietro: il tutto a 5’ e 35” dall’intervallo. Poi quando Ruini trovava la seconda “bomba” personale, Latina si portava prima sul +10 e successivamente sul +12 grazie a Mattia Soloperto. La partita saliva di tono ed il canestro, questo sconosciuto nel primo quarto di gioco, cominciava a riempirsi di palloni, con Panzini abile a trovare la quarta “bomba” (100% per lui in quel momento) per il 18-30 a 4’ e 22” dal riposo lungo. Con Benevelli e Natali, Trento provava a rientrare in partita. Il 9-0 di parziale portava la firma ancora di Conte e ad un minuto e mezzo dal riposo, ecco la Bitumcalor era di nuovo nel match: 27-30. Una rimonta che, poco dopo, veniva completata dallo stesso giocatore, abile a trovare un canestro dalla lunga distanza. Villani, fortunatamente, interrompeva l’emorragia. Forray rimetteva le cose a posto, ma così com’era accaduto alla fine del primo quarto, era ancora Amoroso, con una “bomba”, a riportare avanti Latina. La chiusura, però, era di Benevelli: 34-35 e tutti negli spogliatoi.

TERZO QUARTO

Dagli spogliatoi usciva meglio Trento. Salzano riproponeva il quintetto iniziale, eccezion fatta per l’ottimo Panzini al posto dell’altro ex del match, Ferrarese. Ruini, a 3’ e 27” dall’inizio del terzo quarto, riportava avanti la Benacquista dopo l’avvio prorompente di Forray e compagni. Lo stesso capitano biancazzurro rimetteva un gap tra Latina e Trento, ma Conte e Natali soffocavano sul nascere questa idea con due “bombe” che rispedivano avanti il quintetto di Buscaglia: 44-42 a 5’ e 22” dalla conclusione del terzo quarto. Ora, con il pieno dalla “linea della carità” da parte di Conte, era Trento a provare a fuggire, ma uno strepitoso Panzini riusciva ancora una volta a muovere la retina dalla lunga distanza (5/6 sino a questo momento: incredibile). A 2’ e 30” dalla conclusione, ecco la risposta di Giroli. Fortuna che Amoroso riusciva a fare il pieno dalla lunetta. A lui si agganciava Villani, meno brillante rispetto all’ottima prestazione di Ruvo di Puglia, ma pronto a far restare la Benacquista incollata al match. Si giocava punto a punto e, in particolare, sulla precisione ai liberi. Rotondo, ad un minuto dalla fine, riportava la Benacquista avanti, ma Conte, dalla lunga distanza, soffocava il tutto per il 55-53.

ULTIMO QUARTO

A questo punto la tensione saliva e il solo gioco da tre punti (canestro più libero aggiuntivo) di Benevelli, dopo due minuti e mezzo, era la riprova di tutto questo. Salzano, a questo punto, riproponeva il quintetto iniziale, con Ferrarese in cabina di regia. Il playmaker, un po’ in ombra, trovava un canestro importante, ma dall’altra parte l’ex Zivic provava, di nuovo, a far volare la propria squadra: 63-57 a 5’ e 22” dalla conclusione. Dopo una palla persa da Soloperto (anche per il pivot una prestazione in agrodolce), Salzano provava a parlarci sopra, ma dal timeout usciva fuori la “bomba” dello stesso Zivic per il 66-57 a 4’ e 25 dalla fine. Ed era proprio l’ex in casa Bitumcalor a mettere il sigillo sulla vittoria. Perché il canestro del +11 (68-57), segnava di fatto la fine delle ostilità. Di lì a poco arrivava anche il finale, con la tardiva reazione della Benacquista, complice i canestri di Soloperto, Ruini e Rossetti a contenere il gap: 70-64 e Trento in finale.

Giornata amara, quindi, in casa nerazzurra per una finale di Coppa Italia sfumata. Ancora una volta a fare la differenza, purtroppo in negativo, sono stati i momenti di black-out che nella metà bassa del secondo quarto di gioco (da 18-30 a 28-30) hanno rimesso in partita Trento e all’inizio dell’ultimo quarto, l’hanno spinta verso il successo. “Ce la siamo giocata, e anche bene, per trequarti, poi siamo crollati – ha detto coach Salzano -. Un crollo dovuto, anche, alla mancanza di cambi nei lunghi. Emejuru aveva provato la mattina, ma il pollice, che gli era stato ‘steccato’, gli dava fastidio e lo stesso Rotondo non ho potuto utilizzarlo più del dovuto (soltanto 10’) per un problema all’adduttore. Peccato, perché avremmo dovuto amministrare meglio il vantaggio accumulato nel secondo quarto di gioco ed invece, come spesso è capitato in questa stagione, ci siamo spenti subendo il ritorno di Trento. Se avessimo chiuso il secondo quarto di gioco con un vantaggio più cospicuo, e ci poteva stare, la partita poteva girare in un altro verso”. Una vittoria su Trento, del resto, non solo avrebbe proiettato la Benacquista Assicurazioni Latina Basket verso la finale e, quindi, con la speranza di poter portare a casa il trofeo tricolore, ma sarebbe stata un buon viatico anche in chiave campionato. “Purtroppo, invece, siamo costretti a tornare a casa (la squadra farà rientro in serata) con tanta amarezza addosso. Abbiamo sofferto molto la loro zona, ma la partita siamo riusciti a giocarcela sino all’ultimo. A fare la differenza – ha concluso coach Salzano – i minuti iniziali dell’ultimo quarto di gioco, nei quali loro sono riusciti a scappare e a quel punto la partita si è decisa”.

BITUMCALOR TRENTO-BENACQUISTA ASSICURAZIONI LATINA BASKET 70-64 (Parziali: 9-12; 25-23; 21-18; 15-11)

Bitumcalor: Giroli 3, Conte 21, Natali 7, Benevelli 16, Spanghero 5, Fiorito ne, Zivic 12, Tobaldi, Grandini 2, Forray 4. Coach: Buscaglia.

Benacquista Assicurazioni Latina Basket: Panzini 15, Ruini 19, Gregori ne, Villani 4, Soloperto 4, Ferrarese 2, Rotondo 2, Amoroso 12, Emejuru ne, Rossetti 6. Coach: Salzano.

Arbitri: Rossi di Sansepolcro e Pecorella di Trani.

Note: Bitumcalor Trento: t2 17/40 (43%), t3 8/23 (35%), tl 12/13 (92%), rimb.off. 15, rimb.dif. 26. Benacquista Assicurazioni Latina Basket: t2 13/31 (42%), t3 10/25 (40%), tl 8/12 (67%), rimb.off. 5, rimb. dif. 21.

  1. ANDATE A ZAPPARE LA TERRA CON LE ZAPPE CON IL MANICO DA 30 CM. CHE VI SI PIEGA BENE LA SCHIENA. Caro Presidente Benacquista…non ci sono più alibì….è inutile che Corpaci prima e Salzano poi gli danno gli schemi, Sist la preparazione tecnica e atletica…se poi la notte sono buttati nei pub di Via Cesare Battisti a fare gli splendidi..o fate finta di non saperlo?? Fortuna vuole che giocano su una piazza tranquilla come Latina…pensate se lo facevano a Roma, Patti, Brindisi o Barcellona Pozzo di Gotto…altro che applausi…..