Gial, manifestazione dei lavoratori sotto alla Regione

15/03/2011 di
gial-latina-san-michele

«Il perdurare della crisi, che sembra non volere passare, sta creando difficoltà soprattutto a quelle migliaia di lavoratori che sono stati costretti a ricorrere agli ammortizzatori sociali in deroga. Oltre al ritardo di diversi mesi e ormai non più sostenibile nella riscossione dell’assegno di cassa integrazione – con enorme disagio per i lavoratori – emerge il problema dell’estensione di tali ammortizzatori sociali anche ai lavoratori precari (part-time, contratti a termine, interinali). Lo spirito della deroga dovrebbe infatti essere quello di estendere »erga omnes« questo sostegno a tutti i lavoratori soprattutto i più deboli e non coperti da alcun ammortizzatore.

Un problema questo al quale la Regione Lazio sembra non volere dare risposte. Per questo motivo nel corso di alcune assemblee i lavoratori della Gial, la nota fabbrica di marron glacè, hanno sottolineato la necessità che la Regione Lazio intervenga in tal senso. Per far sentire le loro ragioni i lavoratori, nella maggior parte donne, manifesteranno domani, 16 marzo, sotto la sede della Regione. Oltre a loro sono attese anche molte donne del comparto tessile che vivono la stessa situazione». Lo comunica, in una nota, la Flai Cgil.

«È una richiesta legittima che arriva dal basso – dichiara Eugenio Siracusa, segretario della Flai Cgil di Latina – e sulla quale le parti sociali e istituzionali debbono porre rimedio, garantendo ai lavoratori più deboli adeguati sostegni al reddito. Vogliamo chiedere al tavolo regionale di farsi carico di questo problema che riguarda soprattutto le donne. »Il problema – precisa – è politico e sociale allo stesso tempo: politico perché è evidente che la Regione su queste questioni non può far finta di niente; sociale in quanto queste persone si trovano in cassa integrazione per chiusura della Gial mentre parallelamente è aperto un tavolo con la Provincia di Latina e un nuovo imprenditore che potrebbe rilevare lo stabilimento«. »È necessario – conclude Siracusa – che tutti i lavoratori restino agganciati all’impresa attraverso gli ammortizzatori sociali«.»Regione e organizzazioni sindacali e datoriali – dichiara Luca Battistini, segretario generale della Flai di Roma e del Lazio – debbono trovare, nell’ambito di un accordo, una modalità di sostegno al reddito che salvaguardi le donne e i lavoratori precari in generale«. »Non riusciamo a comprendere – continua – con quale criterio la regione Lazio per alcune aziende (che potevano ricorrere anche ad altri tipi di ammortizzatori sociali) abbia riconosciuto nella deroga l’estensione delle tutele ai precari, mentre per altre no. È necessario quindi stabilire dei criteri certi e identificabili per evitare forzature o storture nell’applicazione della deroga agli ammortizzatori sociali«. »Sono questi – continua – i motivi della mobilitazione di domani che auspichiamo sia recepita dalla Regione e dall’assessore al lavoro Zezza. Una mobilitazione che vede per la maggior parte coinvolte lavoratrici donne verso le quali, siamo certi, l’assessore dimostrerà tutta la sua sensibilità«. »Dopodiché – conclude – c’è da sciogliere un nodo politico. Negli anni passati la Regione ha sempre inteso estendere gli ammortizzatori sociali anche ai lavoratori a tempo determinato: non capiamo perché questa amministrazione non intenda proseguire in tal senso. Non ci risulta ci siano problemi di risorse: manca invece la volontà politica di riconoscere un paracadute sociale a tutti i lavoratori, necessario in una situazione di forte crisi occupazionale indipendentemente dal tipo di contratto di lavoro«.