Omicidio Buonamano, ergastolo per Costantino Di Silvio

22/02/2011 di
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Condannato all’ergastolo Costantino Di Silvio per l’omicidio di Fabio Buonamano. La sentenza è stata letta alle 9 dal giudice Nicola Iansiti. Ieri “Patatone” in aula ha chiesto «perdono alla famiglia Buonamano e a Dio». Ma secondo l’accusa non fu lui a premere il grilletto, ma lo zio Romolo, il quale sarà processato davanti alla Corte d’Assise.

L’OMICIDIO – «Buonamano è stato ucciso perché Costantino Di Silvio lo considerava l’autore dell’omicidio del padre, Ferdinando, saltato in aria nella sua auto a Capoportiere nel 2003». Il pubblico ministero Marco Giancristofaro ha chiesto l’ergastolo, ieri pomeriggio, al termine di una lunga requisitoria con la quale ha ricostruito il delitto Buonamano. Secondo la Procura l’omicidio è maturato in un contrasto tra due gruppi criminali: da una parte i Rom (Di Silvio e Ciarelli) e dall’altra i “non Rom” ovvero un gruppo che faceva capo a Moro, Buonamano, Nardone e Santucci. «Visto? Ti abbiamo fatto due morti, botta e risposta», diceva un Ciarelli a Nardone in una delle intercettazioni citate dal pm che racchiudono il senso della guerra criminale: al tentato omicidio di Carmine Ciarelli ci fu la dura risposta del clan con due delitti, quello di Moro e quello di Buonamano. Secondo l’accusa Buonamano fu ucciso in un agguato organizzato da Costantino e Romolo Di Silvio. Il movente è da individuare nel fatto che “Bistecca”, come lo chiamavano gli amici, «aveva osato sfidare il clan dei Di Silvio e dei Ciarelli, alleati in una sorta di gruppo Rom». Non solo: Costantino Di Silvio, detto “Patatone”, era convinto che il responsabile della morte del padre, Ferdinando, fosse proprio Buonamano. Da qui la condanna a morte e la decisione di organizzare l’agguato in via Monte Lupone, una zona conosciutissima sia da Costantino che da Romolo. Ma c’è un elemento nuovo che è emerso ieri durante il processo a “Patatone”, svoltosi a porte aperte su richiesta dell’imputato. Secondo la Procura Costantino Di Silvio avrebbe chiesto a Buonamano di sparare alle gambe di un avvocato di Latina, colpevole di aver denunciato Costantino Di Silvio per una estorsione per la quale Di Silvio fu poi condannato. Buonamano si rifiutò di fare questo “favore” a Costantino Di Silvio e ciò potrebbe aver contribuito alla decisione di eliminarlo. Ma secondo la Procura non fu “Patatone” a premere il grilletto, ma lo zio Romolo. «Costantino Di Silvio – ha detto il pm – era ormai incastrato dalla ferita alla mano e così il clan decise che lui doveva autoaccusarsi del delitto. Fu proprio lo zio Romolo, intercettato in carcere, a fornire la versione che il nipote doveva raccontare alla polizia una volta arrestato. E così andò. Ma la verità è che fu Romolo a sparare mentre Costantino teneva da dietro Buonamano».

GLI AVVOCATI: FU LEGITTIMA DIFESA – La difesa, rappresentata dagli avvocati Carlo Alberto Melegari e Giuseppe Poscia, ha invece ribadito la versione fornita sin dal primo momento da Costantino. Alla base del delitto un debito di 5.000 euro, ma soprattutto una dinamica molto diversa. «Buonamano – ha detto Melegari – era armato e ubriaco. Durante la discussione ha sparato a Patatone il quale, nonostante la ferita alla mano, è riuscito a strappargli la pistola sparando i tre colpi mortali». La difesa ha invocato la legittima difesa e, in subordine, l’attenuante della provocazione. L’accusa invece ha contestato le aggravanti della premeditazione del delitto, delle sevizie (l’auto degli assassini trascinò il cadavere di Buonamano) e dei futili motivi. La parte civile (avvocato Pescuma) ha chiesto un risarcimento di un milione e 750mila euro per la famiglia Buonamano.

LE FOTO DEL PROCESSO:

  1. ottima la richiesta, speriamo che glielo diano,e che presto molti altri possano essere condannati per i loro reati…abbiamo sopportato le follie di questa gente per anni e nessuno ci ha difesi, è ora che paghino per i loro crimini nefandi!!!

  2. Simpatiche le foto, in una c’è il pubblico ROM che assiste all’udienza!

  3. non glie lo daranno mai visto che il rito scelto è quello abbreviato quindi con uno sconto della pena…al massimo gli daranno tra i 24 ai 30 anni…

  4. Tanto se rivince le elezioni il Raccomanda Figlie, come accadrà, questi torneranno a fare quello che vogliono!!!!

  5. per me gli danno dai 15 ai 20 anni… non di più.
    Poi tra buona condotta, rito abbreviato trallallero, trallala se fa 10- 12 anni.

  6. forse 18 anni, meno un terzo 12, ogni anno gli levano 1 mese , se ne fa 11 o 10 dentro e poi putroppo ce lo ritroviamo per strada piu incaxxato de prima

  7. allora la giustizia c’è in italia! speriamo che questo sia un inizio per eseguirela legge e condannare questi delinquenti che hanno rovinato questa citta’

  8. A maracanà ci siamo sbagliati!
    Sembra esserci stà parolina in italia.
    “Giustizia”
    Speriamo bene.
    buona giornata a tutti

  9. ….Faranno anche il lavoro loro… ma gli avvocati della difesa hanno il coraggio di guardarsi allo specchio senza sputarsi in faccia?

  10. Vedo con piacere che c’e pressoche l’unanimita’ nei giudizi verso questi galantuomini. Ma in passato, alle prime avvisaglie di questa escalation malavitosa, non ricordo la stessa convergenza di pensiero verso i personaggi politici di Latina che con il loro comportamento, a dir poco connivente, sono i VERI RESPONSABILI ed hanno consentito a questi ladri di Polli di crescere e diventare delinquenti veri!. Non facciamo gli struzzi e diamo una dimostrazione di civilta’ alle prossime elezioni.

  11. hahahahahahaashaha ergastolone vero……bèèè lui si sente un boss un duro spietato …..adesso vatte a fa sto galerone …

  12. e adesso che puniscano pure gli altri colpevoli,e che si faccia luce su chi ci sta dietro a una certa societa’ sportiva calcistica……

  13. che schifo di città,ora speriamo che si faccia piazza pulita anche a livello politico

  14. …dai fai la faccia da bravo ragazzo…mettiti un paio di occhiali da liceale…così convinciamo il giudice che in fondo in fondo sei un bravo ragazzo…

  15. si infatti, mi ha sorpreso pur l articolo uscito su latina oggi dove panigutti fa tutta una analisi sulla nuova immagine del condannato, sembrerebbe in alcuni passaggi che realmente si voglia pensare che il tipo si sia ravveduto…. mah

  16. si stà iniziando a respirare un pò di aria pulita speriamo che chi di competenza non abbassano mai la guardia e che continuano a far pulizia