Regione Lazio, il rebus di Del Balzo

21/02/2011 di
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Che il puzzle sia di quelli complessi non lo nega nessuno. Giovedì si insedieranno in Consiglio regionale del Lazio quattro nuove commissioni speciali. Chi le presiederà? Chi ne farà parte? I nodi da sciogliere sono molti, dall’affaire Del Balzò alle aspirazioni dell’Udc, dagli equilibri con le opposizioni ai rapporti di forza in aula dopo il taglio, disposto dal Tar, di tre consiglieri.

E tempo per decidere ce n’è poco: mercoledì si torna a votare sulla riforma Brunetta, dopo la sospensione di qualche giorno fa, e per quella data il quadro dovrà essere chiarito. Molto probabilmente in aula ci sarà anche la governatrice Renata Polverini – lo ha preannunciato lei stessa – che giorni fa, a ridosso della seduta, ha voluto incontrare faccia a faccia e a porte chiuse la sua maggioranza. E in una nota il presidente dell’assemblea Mario Abbruzzese ha affermato che »lunedì firmerà i decreti di nomina«. Una comunicazione che a molte orecchie è suonata perentoria: o vi mettete d’accordo voi o decido io. Il bilancio prevede che alla Pisana debbano nascere quattro commissioni speciali: ‘Federalismo fiscale e Roma capitalè, ‘Sicurezza e integrazione sociale, lotta alla criminalita», ‘Giochi Olimpici 2020 e Grandi eventì e ‘Sicurezza e prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavorò. Almeno l’ultima dovrebbe andare all’opposizione, ma non è escluso che il centrosinistra ottenga anche quella su Roma Capitale, a cui però guarda con attenzione il Pdl. Per le presidenze i nomi del centrosinistra che circolano con più insistenza sono due: in testa il Pd Marco Di Stefano, seguito dal collega Claudio Mancini, ma giorni fa alla Pisana c’era chi citava Filiberto Zaratti di Sinistra ecologia e libertà (Sel). Più complicata la situazione nel campo del centrodestra. Bisogna fare un passo indietro: il Tar mesi fa ha escluso tre consiglieri di maggioranza, portando i seggi da 73 a 70. Dato che la composizione delle 16 commissioni è proporzionale al peso dei partiti in aula, c’è chi chiede di ricalcolare tutto o di compensare con le nuove commissioni.

Che fare, ad esempio, di Romolo Del Balzo (Pdl), il presidente della commissione Lavori pubblici coinvolto in un’inchiesta giudiziaria? Il Pd ha tirato fuori un decreto del governo che lo vorrebbe sospeso, lui replica che esso non va applicato. È stato chiesto un parere al ministero dell’Interno, ma intanto Del Balzo non sembra intenzionato a dimettersi. Nel caso lo facesse, al suo posto andrebbe quasi certamente Rodolfo Gigli dell’Udc. Ma i centristi punterebbero anche alla nuova commissione Grandi eventi, magari con un nome forte come quello del capogruppo Francesco Carducci. Se ottenessero la Lavori pubblici, però, potrebbero lasciare un posto libero a Luigi Abate della Lista Polverini, che con la sua esperienza nei vigili del fuoco sarebbe adatto alla Grandi eventi, ma anche alla Sicurezza. E sarebbe in vantaggio sui colleghi Angelo Miele e Mario Brozzi.

E il Pdl? A ottenere una commissione potrebbe essere Pier Ernesto Irmici, molto vicino al capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, e ancora senza incarichi. C’è poi chi fa il nome ‘rosà di Lidia Nobili, ma anche quello di Antonio Cicchetti, ex assessore escluso dal rimpasto. Il quale però non è neanche membro di una commissione e sarebbe più interessato alla cura politica della sua Rieti.

  1. Come vedete per poter partecipare ad un cncorso per bidelli di scuole elementari, bisogna produrre un certificato giudiziario dei carichi pendenti immacolato, mentre per fare l’amministratore pubblico, piu’ sei truffaldino e condannato anche per reati gravi, piu’ acquisisci punteggio. E questi personaggi hanno la faccia di gomma (per non parlare di altra parte anatomica) non si vergognano di nulla ecol cavolo che danno le dimissioni, mica sono matti, tanto li paghiamo noi cari cittadini, oltre ai danni e alle ruberie che fanno sempre a ns danno. Meditate, peones, e ogni tanto incazzatevi, si sta parlando del condominio del quale Voi siete i proprietari, e non gli amministratori, sveglia.