Omicidio Buonamano, doppio processo per i Di Silvio

08/02/2011 di
costantino_di_silvio

Rinviato al 21 febbraio il processo per l’omicidio di Fabio Buonamano. Si delinea la strategia difensiva dei due accusati, Costantino e Romolo Di Silvio. Per il primo, detto “Patatone”, si procederà con rito abbreviato secco che garantisce lo sconto di un terzo della pena. Mentre per Romolo è stato chiesto il processo con rito ordinario, dunque si va verso la Corte d’Assise.

Secondo l’ultima ricostruzione dell’accusa sarebbe stato Romolo ad aver sparato a Buonamano e non Costantino come ipotizzato in un primo momento.

L’indagine è stata effettuata con rilevazioni tecniche molto sofisticate e anche con l’utilizzo di sistemi elettronici che, tramite segnale Gps, hanno permesso di tracciare su una mappa gli spostamenti degli indagati e, forse, anche di altre persone coinvolte negli accertamenti. L’inchiesta è molto corposa: undici faldoni che contengono complessivamente circa 6.000 pagine. Dentro ci sono almeno sette consulenze tecniche che spaziano dal settore medico-legale a quello balistico, passando per verifiche sulla polvere da sparo e sul Dna lasciato sulla scena del delitto e repertato dagli agenti della Scientifica.

Nel capo d’imputazione la Procura scrive che i due Di Silvio «hanno agito con crudeltà adoperando sevizie, colpendo Buonamano con tre colpi di pistola e poi trascinandolo per terra con l’autovettura».

Il delitto avvenne nell’ambito della cosiddetta “guerra criminale” esplosa il 25 gennaio 2010 con il tentato omicidio di Carmine Ciarelli, proseguita poi con l’uccisione di Moro e di Buonamano.