Frutta nelle scuole, coinvolti oltre centomila alunni

02/02/2011 di
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Fino a giugno è campagna ‘Frutta nelle scuolè nel Lazio. Seconda annualità dell’iniziativa nata da un progetto europeo triennale gestito dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e cofinanziato con 36 milioni di euro, che coinvolgerà oltre 107 mila alunni di 5.557 classi delle scuole primarie. Il programma, presentato dall’assessore all’Agricoltura della Regione Lazio Angela
Birindelli presso l’enoteca regionale Palatium, prevede la distribuzione gratuita di frutta e verdure, secondo un calendario pubblicato sul sito www.fruttanellescuole.gov.it, con l’obiettivo di promuovere il consumo di prodotti ortofrutticoli fra i giovani allievi.
«Per questi importanti obiettivi – ha detto l’assessore Birindelli – ‘Frutta nelle scuolè ha trovato la piena collaborazione da parte della Regione Lazio. L’assessorato si sta impegnando molto nella valorizzazione dei prodotti locali qui a Roma che ha il
più grande Polo agroalimentare d’Europa. Crediamo molto nell’educazione al mangiare sano e fresco delle nuove generazioni, e forte è stata l’adesione degli istituti scolastici primari del Lazio. Un programma peraltro in linea con l’iniziativa regionale ‘Sapere i Saporì che, attraverso visite a diverse fattorie didattiche e momenti didattici in classe, punta a far conoscere il valore della biodiversità, del corretto uso dell’acqua, e quest’anno del commercio equo e solidale. Queste iniziative – ha sottolineato Birindelli – sono una doppia risposta al consumatore e ai produttori: accorciando la filiera portiamo qualità a costi contenuti, e creiamo nuovi punti vendita e farmer’s market, come quello che a breve apriremo a Corviale, nel 15/mo Municipio. Una politica, quella dei farmer’s market, che non va contro il biologico – ha precisato – ma anzi si integra con le misure di sostegno al bio. E dopo le norme create in tema di tracciabilità, e promozione dei prodotti a Km0, promuoviamo l’export della frutta del Lazio partecipando, insieme al Car e al Mof, la settimana prossima a Fruit Logistica a Berlino».

L’obesità infantile in Italia, con oltre 1 bambino su 3 in sovrappeso, è un problema di sempre maggiore rilevanza sociale; «ha una incidenza tra le più elevate d’Europa – ha detto la nutrizionista dell’università di Roma La Sapienza
Silvia Migliaccio – e la fascia d’età più colpita è tra i 6 ei 9 anni. Si mangia anche in famiglia in maniera scorretta, e ci si è discostati dalla dieta mediterranea. Alle abitudini alimentari inadeguate o eccessive che inseguono stili di vita anglosassoni, si aggiunge la troppa sedentarietà. Il programma ‘Frutta nelle scuolè avviato nel Lazio è un buon passo – secondo Migliaccio – e per una volta si fa prevenzione di patologie gravi come il diabete e l’ipertensione, che pesano sulla spesa sanitaria, invece di inseguire l’emergenza».
Il programma per la Regione Lazio è affidato a un raggruppamento tra imprese composto da Aop UnoLombardia, Aop Veneto Ortofrutta, Brio e Kiwi sole, prende il nome di ‘Benessere a colorì, ispirato alla campagna lanciata nel 2005 da Unaproa. E contro un mondo ingrigito e senza più i colori della natura, verrà presentato in classe un cartone animato e gadget didattici sulla stagionalità della frutta, con ricette-web per gli usi alimentari e il riciclo in campo artistico, oltre ad avviare orti scolastici. I produttori, dal presidente UnoLombardia e Unaproa Ambrogio De Ponti al delegato Op Kiwi Sole Antonio Sartor, hanno detto che «è un privilegio essere compartecipi di questo progetto di educazione alimentare, che coinvolge anche le Pmi e valorizza produzioni laziali tipiche, come kiwi, susine e pere, ad altà capacità
nutritiva e educativa». Andrea Bertoldi, amministratore delegato di Brio, ha sottolineato anche «l’importanza dell’esperienza del Comune di Roma dove ogni giorno 100mila bambini accedono a prodotti biologici», e ha annunciato che a settembre, grazie a misure del Prs (Programma di sviluppo rurale), «verrà inaugurato a Pomezia
un magazzino di 1500 metri per supportare la logistica di una filiera bio ad alta potenzialità, ma finora troppo polverizzata». Plauso all’iniziativa dal vice direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea Emilio Dalmonte: «questa campagna è stata lanciata in tutta Europa, riconoscendo che il problema dell’obesità infantile è a livello comunitario. Nel Lazio – ha detto – l’attuazione è feconda, dà sostanze alla nostra idea di crescita sociale intelligente che ci siamo dati da qui al 2020».