Bimba picchiata, Forte: “Aiuteremo la piccola”

26/01/2011 di
aldo_forte

«La situazione clinica della bambina è molto delicata, per questa ragione, anche con l’aiuto dei medici del Policlinico Gemelli, stiamo cercando di individuare una struttura sanitaria che le garantisca le cure di cui ha bisogno». A dichiararlo in una nota è l’assessore alle Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio, Aldo Forte, dopo aver visitato la bambina di dieci mesi di San Felice Circeo vittima di maltrattamenti, che si trova ancora ricoverata al Policlinico Gemelli di Roma.

«Sto seguendo con grande attenzione la questione e considerata l’emergenza della situazione, – ha poi aggiunto – il mio assessorato ha già previsto un contributo eccezionale per sostenere le spese della struttura che ospiterà la bambina, anche perché il Comune di San Felice Circeo al quale è stata affidata dal Tribunale per i Minori potrebbe non disporre nell’immediato delle risorse necessarie». «Al più presto andranno accertate le responsabilità, – continua – ma su questo punto ho piena fiducia nelle autorità giudiziarie. Ora l’importante è che la bambina superi i traumi subiti e non rischi di perdere la vista». Sulla questione degli abusi sull’infanzia ha poi spiegato che «la Regione sta cercando di far partire al più presto su tutto il territorio i progetti di contrasto ai fenomeni di maltrattamento sui minori già previsti per quest’anno. È necessario, infatti, intervenire per tempo su quelle situazioni familiari ritenute a rischio, creando una rete efficace di prevenzione tra ospedali, scuole e servizi sociali. Perché, come dimostrato dal caso di San Felice Circeo, quella che al pronto soccorso viene denunciata come una semplice caduta, a volte nasconde dietro di sé un abuso».

LA BIMBA MIGLIORA – Intanto le condizioni della bimba continuano a migliorare, tanto che i medici hanno stimato in 60 giorni la prognosi. La piccola,nonostante emorragie retiniche non ha subito il distacco della retina e non rischia di perdere la vista. Nel pomeriggio di ieri Manuela, la madre, è andata in ospedale a trovarla: non la vedeva da sabato sera. Sempre nel pomeriggio di ieri il medico legale Giovanni Arcudi, incaricato dalla Procura di Latina di esaminare le cartelle cliniche della piccola e verificare la compatibilità dei traumi con una eventuale caduta, ha cominciato gli esami che andranno avanti anche nei prossimi giorni. «Non è facile dare un giudizio dopo una prima visita – ha detto Arcudi – e c’è bisogno di ulteriori accertamenti sulla bambina. Si tratta solo di una prima fase. Oggi sono stati raccolti i primi elementi».

CONVIVENTE INTERROGATO – «Ha sbattuto la testa mentre giocavamo insieme ma non sembrava niente di grave, soltanto dopo alcune ore la bambina ha cominciato a stare male». Settimo Pizzimenti, dopo aver appreso di essere stato accusato del tentato omicidio della bimba di 10 mesi ricoverata da sabato scorso al Policlinico Gemelli,
ieri ha deciso di presentarsi spontaneamente alla Procura di Latina per raccontare la sua nuova versione dei fatti.
Nei giorni precedenti ed anche ieri ai giornalisti, il convivente di Manuela, la madre della piccola, non aveva mai parlato di «botta» in testa. Ma stamani, accompagnato dal suo avvocato Amleto Coronella, davanti al Pm Raffaella Falcione ha ricostruito nel dettaglio la giornata di sabato scorso trascorsa da solo con la piccola nella casa di via Roma a San Felice Circeo (Lt), mentre la madre della bimba, Manuela, era al lavoro. La piccola era in quella abitazione da martedì, mentre prima aveva trascorso alcuni giorni con il padre. L’indagato di 31 anni ha raccontato che la bambina aveva sbattuto la testa mentre giocavano insieme ma che non aveva manifestato subito segni di sofferenza, tanto da non destare nessuna preoccupazione. Solo dopo alcune ore l’uomo si sarebbe reso conto che la piccola stava male e ha chiamato il 118.  Con le lacrime agli occhi, il 31enne, uscito dalla Procura, si è intrattenuto qualche minuto con i giornalisti. «Non le avrei mai fatto del male – ha ribadito proclamando la sua innocenza – L’ho sempre trattata bene, giocavamo insieme».

  1. avete mai sentito parlare degli incidenti domestici, o di gioco? stanno tutti adosso a questa povera famiglia come degli sciacalli, accusati di orchismo, a voi sono mai caduti i figli mentre giocavate con loro o hano battuto la testa, tutto è rimasto tra le mura domestiche, poi i centri che ospitano questi poveri sfortunati, chiedetevi quanto costano alle comunità ogni anno, informatevi cosa gira attorno agli affidi ed adozioni sono soldi….. e non pochi.
    Auguri bambina devi farcela.

  2. Aiutala davvero la bimba e non fare solo bla bla per avere un quarto d’ora di pubblicità sui media. Sarebbe opportuno comunicare in che modo vorresti aiutarla e quanto. Spero e mi auguro che le tue parole vengono eseguite dai fatti subito e che non rimangono soltanto frasi polichese che cadono nel vuoto. In ogni modo è una iniziativa lodevolo ed è quello che dovrebbero fare tutti i politici simile a questa situazione. Stare vicino ai cittadini. Al suo posto mi decurterei una parte dello stipendio regionale, già da domani, e darlo per esempio ai genitori.