MARINI A LATINA: “MIGLIORARE SALARI E PENSIONI”
La necessità di «ridare
ossigeno» all’economia del paese per evitare il declino
aumentando i salari più bassi e le pensioni e puntare alla
sicurezza e alle infrastrutture per rendere il paese più
competitivo.
ossigeno» all’economia del paese per evitare il declino
aumentando i salari più bassi e le pensioni e puntare alla
sicurezza e alle infrastrutture per rendere il paese più
competitivo.
Questa la ricetta del presidente del Senato, Franco
Marini, per uscire dalla crisi economica e sociale illustrata al
Palazzo della Cultura a Latina in una gremita sala delle
conferenze dove ha iniziato la sua campagna elettorale come
capolista per il Senato nel Lazio.
Un Marini combattivo che ricorda i tempi dei suoi comizi come
segretario della Cisl che ha parlato a braccio per un’ora,
accalorandosi, in una sala gremita. Fatto non scontato in una
zona dove An ha un consenso quasi plebiscitario.
Marini, per uscire dalla crisi economica e sociale illustrata al
Palazzo della Cultura a Latina in una gremita sala delle
conferenze dove ha iniziato la sua campagna elettorale come
capolista per il Senato nel Lazio.
Un Marini combattivo che ricorda i tempi dei suoi comizi come
segretario della Cisl che ha parlato a braccio per un’ora,
accalorandosi, in una sala gremita. Fatto non scontato in una
zona dove An ha un consenso quasi plebiscitario.
«Finora – esordisce Marini – non mi sono impegnato nella
campagna elettorale rispettando la mia carica. Ho mantenuto
l’aplomb di chi sta sopra le parti ma oggi sono il candidato
Marini». La platea applaude e Marini annuncia già il prossimo
impegno in un cantiere edile della metropolitana di Roma a Conca
d’Oro «tra gli operai a parlare di sicurezza, salari e posto di
lavoro».
«Non siamo condannati – dice Marini – al declino. Non è un
segno del destino anche se l’Italia cresce meno degli altri
paesi da diversi anni. Sotto il governo Berlusconi i problemi
c’erano, si sono aggravati e la situazione è migliorata solo
nel 2006-2007 dove siamo cresciuti di più rispetto agli anni
passati ma solo grazie all’aumento delle esportazioni».
campagna elettorale rispettando la mia carica. Ho mantenuto
l’aplomb di chi sta sopra le parti ma oggi sono il candidato
Marini». La platea applaude e Marini annuncia già il prossimo
impegno in un cantiere edile della metropolitana di Roma a Conca
d’Oro «tra gli operai a parlare di sicurezza, salari e posto di
lavoro».
«Non siamo condannati – dice Marini – al declino. Non è un
segno del destino anche se l’Italia cresce meno degli altri
paesi da diversi anni. Sotto il governo Berlusconi i problemi
c’erano, si sono aggravati e la situazione è migliorata solo
nel 2006-2007 dove siamo cresciuti di più rispetto agli anni
passati ma solo grazie all’aumento delle esportazioni».
«Non siamo condannati al declino – insiste Marini – perché
l’Italia è capace di primeggiare con le imprese che da sole
sono riuscite a modificarsi ed hanno favorito le esportazioni».
Marini sottolinea anche un merito del governo di Prodi «di
aver tagliato di 2 punti la montagna del debito ridando la
possibilità di una ripresa anche se la sua opera si è
bruscamente interrotta ad appena due anni dall’inizio del
mandato». Marini, però, sostiene che non basta il risanamento
e il buon risultato esportazioni e occorre «ridare spazio ai
consumi interni, migliorare i salari più bassi e le pensioni
perchè solo così si ridà ossigeno al paese».
Ma per Marini la ripresa passa oltre che per l’aumento dei
salari e delle pensioni anche per la «sicurezza nelle città
per favorire gli investimenti», per la ricerca e per un
programma di infrastrutture.
l’Italia è capace di primeggiare con le imprese che da sole
sono riuscite a modificarsi ed hanno favorito le esportazioni».
Marini sottolinea anche un merito del governo di Prodi «di
aver tagliato di 2 punti la montagna del debito ridando la
possibilità di una ripresa anche se la sua opera si è
bruscamente interrotta ad appena due anni dall’inizio del
mandato». Marini, però, sostiene che non basta il risanamento
e il buon risultato esportazioni e occorre «ridare spazio ai
consumi interni, migliorare i salari più bassi e le pensioni
perchè solo così si ridà ossigeno al paese».
Ma per Marini la ripresa passa oltre che per l’aumento dei
salari e delle pensioni anche per la «sicurezza nelle città
per favorire gli investimenti», per la ricerca e per un
programma di infrastrutture.
se ne potevano pure ricordare prima.
sono anni che in questo paese (?) ci sono salari e pensioni DA FAME!!
Fer buongiorno…..tutto bene?
credo che sia anche corretto comunicare che oggi alle ore 16 in piazza del Popolo di Latina ci sar