CRISI PETTINICCHIO, SCIOPERO IL 3 APRILE

17/03/2008 di
I sindacati hanno proclamato 8 ore di sciopero, per il 3 aprile, nell’intero Gruppo Granarolo che verrà accompagnato da assemblee in tutti i siti produttivi.

"Dopo la riunione del 4 marzo – spiega la Cisl – presso l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio relativa alla vertenza Granarolo – Pettinicchio a cui hanno partecipato il Prefetto di Latina Dr. Bruno Frattasi, l’Assessore all’Agricoltura Daniela Valentini, il Direttore generale dell’Assessorato all’Agricoltura Dr. Gino Settimi, il Presidente della Provincia Armando Cusani, il Dr. Antonio D’Incertopadre della Confindustria Latina, nessuna inversione di marcia vi è stata da parte della Granarolo che ha ribadito il non esserci le condizioni per il proseguio dell’attività produttiva nel Sito di Sermoneta a Marchio Pettinicchio in quanto tutte le strategie e le notevoli risorse impiegate nel tentativo di rilanciare il marchio Pettinicchio non hanno prodotto risultati soddisfacenti. Le istituzioni e le organizzazioni sindacali hanno nuovamente contestato al Gruppo Granarolo il non aver tentato tutte le possibili soluzioni utili a salvare il Sito ed hanno, inoltre, ricordando all’Azienda che esiste anche una responsabilità sociale e che la decisione di chiudere lo stabilimento comporterà un danno gravissimo non solo per l’occupazione ma anche per l’intero settore agro-alimentare, la perdita di quote latte e l’industria dello smaltimento del siero".


Il Segretario generale della Fai Cisl Ermanno Bonaldo ha espresso delusione e preoccupazione per l’andamento della vertenza, che ha ricordato, non è quella degli ammortizzatori sociali ma quella che deve individuare soluzioni e non sancire la fine di un sito produttivo, della sua storia.


Nell’incontro del 28 Febbraio, tra le Segreterie Nazionali di Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil, unitamente al Coordinamento Nazionale delle R.S.U ed il Gruppo Granarolo era stato analizzato il piano industriale presentato al c.d.a. Il Piano, ricordiamo, prevede per il 2008 investimenti sul sistema produttivo pari a 21 milioni di euro e nel contempo la chiusura dei siti produttivi di Sermoneta (Pettinicchio), Acqui Terme (Merlo), il non riassorbimento degli attuali 94 lavoratori ancora in Cigs dopo l’operazione Yomo ed un taglio occupazionale della rete vendita pari a circa 60 unità.

Con questo piano Granarolo pensa di uscire da una crisi causata da un mercato del latte che condiziona pesantemente il costo della materia prima, da un ruolo della Gdo che comprime la marginalità della trasformazione industriale, da una tensione finanziaria prodotta dall’operazione Yomo e da una debolezza strutturale presente non solo nelle attività no core del gruppo.


Esprime un un giudizio nettamente negativo Ermanno Bonaldo – Segretario generale della Fai Cisl di Latina relativamente al piano industriale presentato dalla Granarolo ed in particolare la scelta del Gruppo di posizionarsi in difesa sulle produzioni core in un momento in cui sarebbe necessario aggredire il mercato investendo in qualità, innovazione, marketing e rilancio pubblicitario del marchio Pettinicchio valorizzandone il rapporto qualità/prezzo, inoltre, Granarolo, aggiunge Bonaldo, non può pensare di costruire marginalità chiudendo, tra gli altri, uno stabilimento con un marchio prestigioso e storico come Pettinicchio.


In un comparto lattiero caseario stressato da una competizione senza esclusione di colpi, condizionato dall’incapacità di fare sistema, saturo nel consumo, decidere di difendersi e basta, facendo pagare un prezzo insostenibile a livello sociale con il taglio di 350 posti di lavoro di cui ben 156 colpiscono la la provincia di Latina, per il sindacato è inaccettabile.


Queste le motivazioni che hanno indotto le Segreterie Nazionali, unitamente al coordinamento delle R.S.U., a proclamare lo Sciopero di 8 ore per il giorno 3 aprile p.v in tutto il Gruppo e che verrà accompagnato da assemblee in tutti i siti produttivi. La mobilitazione è finalizzata ad ottenere da Granarolo un piano di sviluppo e non un piano di adeguamento al mercato.


In occasione dello Sciopero e l’Assemblea del 3 aprile le OO.SS. hanno sensibilizzato con una nota le Istituzioni con l’obbiettivo di creare quella coesione necessaria ad individuare soluzioni in grado di garantire la continuità produttiva ed occupazionale della Pettinicchio. La trattativa riprenderà il prossimo 18 Aprile.